Save Me

22. casa

-Louis's pov-
*drinnn, drinnn*
Il telefono di casa iniziò a squillare, riempiendo tutto l'appartamento con ronzii metallici.
"Sto sistemando questo scaffale, rispondi tu per favore!"- urlai dallo studio, senza però ricevere nessuna risposta in cambio.

*drinnn, drinnn*
"Harry! Puoi rispondere al telefono??"- e anche questa volta fui seguito solamente dal silenzio.
"Oddiosanto"- borbottai tra me e me mentre scendevo dalla scala e mi dirigevo in fretta verso il soggiorno.
Alzai il telefono: "Si, pronto?"
"Louis ciao, come va il trasloco? Harry è in casa?"
"Ciao Anne! Tutto bene: c'è ancora parecchio lavoro da fare ma tutto sommato ce la caviamo. Harry teoricamente è in casa ma non mi risponde, non appena lo trovo gli dico di richiamarti."
"Oh ok, buon lavoro allora!"
"Grazie, ciao!"- riattaccai e mi diressi a passi svelti verso la camera da letto.

Harry era seduto sul letto a gambe incrociate : la musica sparata al massimo nelle cuffiette e un esercito di libri sparsi su tutto il materasso, che venivano scrupolosamente analizzati e selezionati dal suo occhio attento.
"Harry...?"- alzai leggermente il tono di voce nel tentativo di farmi sentire; tentativo che portò ad un esito positivo, in quanto lo vidi alzare la testa e, nel vedermi, togliersi gli auricolari dalle orecchie.
"Si Lou?"
"C'era tua mamma al telefono, ti stava cercando: le ho detto che l'avresti richiamata."
"Oh, grazie di avermelo detto."
"Figurati. Come va? A che punto è la selezione per la biblioteca?"
"Non lo so, è davvero difficile! Insomma, ci sono tanti di quei libri bellissimi, come posso decidere quali tenere e quali condannare alla reclusione in uno scatolone polveroso?"- disse lui in tono lamentoso.
"Bene, vedo che sei nel mezzo di una crisi: ti lascio meditare in pace"- e detto questo mi sporsi per dargli un leggero bacio a stampo sulle labbra, per poi avviarmi fuori dalla stanza e tornare al mio lavoro.

Erano passati circa sette mesi da quando avevo, in preda alla gioia, chiesto ufficialmente ad Harry di vivere con me; lo avevo detto trasportato dal momento e non mi sarei mai aspettato di ricevere la riposta che lui mi diede...

******

"Harry, vuoi venire a vivere con me?"- mi accorsi di quello che avevo appena detto solo dopo che le parole ebbero lasciato la mia bocca. Un improvvisa ansia s'impossessò del mio corpo: sentii la mascella irrigidirsi e lo stomaco attorcigliarsi; le mani iniziarono a tremare lievemente e potei percepire il cuore accellerare nel petto. Quando ero ormai sull'orlo di un infarto tutto si fermò.

I miei muscoli si sciolsero, le mani e il cuore si stabilizzarono, e il mondo smise di girare quando, guardandomi negli occhi, Harry disse:
"Ommioddio si! Si, si e ancora si!"

******

Così, dal quel fatidico giorno, iniziarono le ricerche e le successive manovre di trasloco; e adesso eccoci qua: impegnati a finire di arredare quella che era la NOSTRA casa, il nostro posticino felice; solo lui ed io.

In quei mesi erano successe tante, tantissime cose, e non solo riguardanti  me ed Harry: io, Liam, Zayn, Niall ed Harry avevamo finalmente finito il college! Ricordo perfettamente l'emozione provata durante la cerimonia dei diplomi e la sensazione di orgoglio e di libertà una volta finito, la consapevolezza di esserci riuscito nonostante tutto quello che mi era successo. Quell'estate la passammo insieme, tutti e cinque: non  dimenticherò le giornate trascorse in spiaggia, tra partite di calcio, bagni e risate fragorose; le serate in giro fino all'alba, tra discoteche e festini; la sensazione di libertà assoluta, e la gioia immensa e pura che circolava dentro di me, potente come non mai. 

L'arrivo di settembre aveva segnato una svolta in tutti noi; ognuno, nei propri interessi, era infatti riuscito a raggiungere gli obbiettivi tanto desiderati: Zayn aveva finalmente aperto il suo studio di tatuaggi, un progetto che sognava di realizzare da anni ma che non era mai stato messo in pratica.