5. una notte indimenticabile

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-Louis's pov-

Nel momento stesso in cui unii le nostre labbra mi sembrò di stare in paradiso. Bastò un secondo e subito anche Harry ricambiò il bacio. Allungai le mie mani e le affondai nei suoi morbidi capelli, intrecciando le mie dita nei ricci e avvicinandolo ancora più a me; lui fece lo stesso e ancora così intrecciati iniziammo a camminare verso il letto.

Mi girai e lo feci sedere sul materasso, staccando le nostre labbra con un sonoro "pop" e mi mi misi a sedere a cavalcioni su di lui. Ripresi a baciarlo con passione, facendo vagare una mia mano tra i suoi capelli umidi mentre l'altra si avventava vogliosa sotto la maglietta a esplorare ogni parte di quel corpo che tanto era stato desiderato. Gli afferrai l'orlo della maglia e la gettai con voga sul pavimento, dove fu raggiunta poco dopo dalla mia.

Continuammo a baciarci, esplorando l'uno il corpo dell'altro, desiderandoci come non mai.

Mi afferrò il sedere stringendolo, facendomi emettere un mugolio di piacere; dopodichè mi sollevò e mi fece sdraiare sotto di lui, senza staccare un attimo le sue labbra carnose dalle mie. Interruppe quel contatto ma solo per riprendere a succhiare un punto di pelle sotto l'orecchio, mentre con la mano percorreva le scritte del tatuaggio sul mio petto lettera per lettera. Chiusi gli occhi e mi godetti appieno quella sensazione magnifica di avere Harry che mi marchiava. Senza che me ne resi quasi conto arrivò a baciarmi lungo la linea che dall'ombelico scendeva nell'inguine e nel giro di qualche secondo mi levò i pantaloni e i boxer con un gesto brusco. Rimase qualche secondo fermo a fissare il mio corpo nudo e mordersi un labbro finché non si chinò lasciandomi una scia di baci bagnati tutt'intorno al mio membro per poi inglobarlo tutto in una volta. A quel gesto così improvviso non potei trattenere un gemito che lo fece sorridere leggermente; iniziò a muovere la bocca su e giù definendo con la lingua ogni vena che incontrava. Strinsi con una mano le coperte del letto e l'altra la allungai nei suoi capelli per definire il ritmo di quel gesto così bello. Sentivo che ero quasi al limite ma non volevo che finisse tutto così in fretta e in quel modo: così con la mano ancora tra i suoi ricci lo allontanai da me, sentendo un brivido quando la sua bocca fu lontana da me. In quel momento notai che aveva ancora i pantaloni addosso, così in un gesto fulmineo ribaltai le nostre posizioni e lo liberai dagli ultimi indumenti rimasti.

Rimasi per qualche istante fermo a contemplare il suo corpo perfetto, nella speranza di memorizzarne perfettamente ogni parte, ogni dettaglio: mi persi ad osservare la pelle muscolosa e marchiata dall'inchiostro. Non appena mi ripresi iniziai ad accarezzargli dolcemente i fianchi e a baciargli i contorni della farfalla che aveva tatuata sul ventre.

Era stato tutto troppo veloce, troppo passionale; non che mi dispiacesse ovvio, però volevo che fosse speciale, che fosse l'incarnazione di tutti i sentimenti che provavo per lui.

Iniziai a masturbarlo con la mano mentre continuavo a baciargli il petto. Sfiorai con delicatezza e allo stesso tempo avarizia ogni centimetro di pelle, lasciandogli marchi violacei ad adornare i tatuaggi; lo sentivo ansimare, mugolare per me, per il piacere che gli stavo provocando. Non ero sicuro di cosa sarebbe successo adesso, di quello che voleva lui, così lo guardai. Per la prima volta da quando era iniziato tutto lo guardai negli occhi, e quando il verde e il blu si mescolarono e lessi nei suoi occhi la stessa voglia che era riflessa nei miei non persi altro tempo e, dopo essermi bagnato le dita, ne infilai una nell'apertura di Harry. Questo inizialmente si irrigidì ma poco dopo si rilassò così infilai un secondo e un terzo dito; iniziai a muovere lentamente le dita finché non lo sentii pronto. Tolsi la mano e mi posizionai tra le sue gambe e lo guardai un ultima volta per essere sicuro di non essere l'unico a volerlo. Le sue pupille erano dilatate dal piacere e attorno vi era un sottilissimo anello verde. Mi guardò con desiderio e non riuscii più a resistergli.

Lentamente affondai completamente in lui e rimasi fermo per qualche istante, finché non sentii i suoi muscoli rilassarsi e solo allora iniziai a muovermi. Le sue mani vagavano sulla mia schiena e le sue unghie la graffiavano, riempiendola di segni rossi; andavo avanti e indietro, a ritmo coi nostri respiri, al ritmo dei nostri battiti sincronizzati. Essere dentro di lui, unire i nostri corpi nel modo più intimo possibile, era la sensazione più bella del mondo, mi sembrava di toccare letteralmente il cielo con un dito. Aprii gli occhi e per poco non venni allo spettacolo che mi si presentò davanti: ogni muscolo della faccia di Harry era contratto in un espressione di piacere; il labbro inferiore era intrappolato saldamente tra i denti e i ricci erano appiccicati alla faccia sudata. Incantato da quella vista iniziai a spingere più forte, per dargli più piacere, e a ogni spinta l'espressione di piacere sul suo viso si allargava; iniziò ad ansimare sempre più forte, e i gemiti divennero sempre più forti per entrambi, sentivo l'adrenalina scorrermi in ogni vena del corpo, ero stremato e le palpebre sfarfallavano ma non avrei chiuso gli occhi per nessun motivo al mondo, lo spettacolo di Harry avvolto dalla passione e completamente in balia delle emozioni era troppo bello per essere perso.

"Lou i-io, sento che sto... sto p-per"- non fece in tempo a finire la frase che un potete orgasmo si liberò dalla sua gola e venne copiosamente sul suo e il mio petto. Quella scena fu troppo anche per me, e dopo pochi secondi lo seguii a ruota, svuotandomi dentro di lui.

Rimanemmo così, io dentro il suo corpo e abbracciati, per qualche minuto finché non mi decisi a muovermi. Uscii lentamente da lui e tutti e due fummo percossi da un brivido, la sensazione di vuoto che entrambi provavamo non ci piaceva affatto, così in pochi istanti presi le lenzuola e dopo averci coperto mi sistemai al fianco di Harry. Ci girammo di lato, uno difronte all'altro, e ci guardammo negli occhi. Non avevamo bisogno di dire niente perché loro parlavano per noi; era sempre stato così tra noi, i nostri occhi avevano sempre parlato al posto nostro quando le parole non erano abbastanza, e non smisero di farlo nemmeno in quel momento. 

Ovviamente entrambi sapevamo che avremmo dovuto parlare di quello che era appena successo, ma non in quel momento. Harry si girò dandomi la schiena e dopo un primo momento di confusione da parte mia, si avvicinò a me in modo da farsi avvolgere. Non esitai un istante e me lo strinsi al petto, nonostante fosse letteralmente il doppio di me. Affondai la faccia nei suoi capelli ricci e mi persi nel profumo di vaniglia che questi emanavano. Lentamente iniziai a prendere sonno.

Quella notte avrei rivissuto più e più volte ciò che era accaduto con Harry; ma non il sesso, l'amore. Perché io lo avevo sentito, e sapevo anche lui; perché quella notte io e Harry non avevamo fatto sesso. Noi avevamo fatto l'amore.

Angolo autrice

Eiii, scusate, so che questo capitolo è pessimo ma non sono capace a scrivere queste cose lol :)

Non credo che vedrete molti altri capitoli smut nella fan fiction, ma spero che possa piacervi comunque.

Detto questo vi lascio al prossimo capitolo lovsss

All the love xx

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