3 Fucking basket

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<<Allora Tommo emozionato per gli allenamenti?>>
<<Dio santo Niall, sono le quattro del pomeriggio come fai ad avere tutta questa energia? É il mio primo allenamento e non sono tanto emozionato quanto te>>
Davvero Louis non si spiega come faccia il biondo ad avere tanta energia, lui si sta divorando dall'ansia. Senza contare  che la sera prima non aveva pensato che effettivamente la maggior parte dei ragazzi della squadra di calcio ha un bel fisico e anche un bel viso, e che ci sarebbe stato in spogliatoio insieme, ci si sarebbe fatto le docce insieme, e che c'é Luke Hemming sua cotta storica da quando è entrato in quella scuola. É pur sempre un adolescente con gli ormoni a palla non si sa mai cosa può succedere, e se dovesse accadere quello che prevede non riuscirebbe più a scollarselo di dosso l'epiteto di frocetto, nascondere la propria omosessualità a sedici anni non è così facile.
E così il ragazzo viene presentato alla squadra e l'allenamento non va per nulla male, anzi è davvero bravo.
<<Ragazzo, sei davvero portato per questo sport, se continui così potresti fare carriera>>
James il coach si è davvero congratulato con lui e il liscio non poteva esserne che felice. Decide così di concedersi cinque minuti di pausa per bere.
<<Lou Lou? Credi di venire qua fare due tiri in porta e poterti già accaparrare la fiducia del coach? Bene ti sbagli te la devi vedere prima con tutta la squadra>>
<<Cazzo Malik davvero a volte mi chiedo se la troppa erba che fumi non te lo abbia fottuto il cervello, ma mi spieghi che cazzo ti cambia se il coach mi ha detto che me la cavo? >> Lou alza gli occhi al cielo, ormai come abitudine è continua a correre senza avere una risposta, fortunatamente.
Così le 18 arrivano in fretta e lui entra nello spogliatoio, quel posto puzza di sudore e gli armadietti sono luridi, ma il ragazzo fa finta di nulla e inizia a togliere la maglia. Dopo circa dieci minuti é sotto il getto caldo a godersi una bella doccia, non vede l'ora di tornare a casa per raccontare alla madre come è andata oggi e per accompagnare Lottie a scuola di ballo, almeno si fa un giretto. Ma quando esce i suoi vestiti sono scomparsi. <<Wow ragazzi che iniziativa, davvero siete molto originali, non me lo sarei mai aspettao>> la nota di sarcasmo nella sua voce é ben evidente.
<<Tommo é normale é il "rito di iniziazione>> Dice Niall facendo le virgolette con le dita, e poi continua ad allacciarsi le scarpe.
<<Tranquillo gli appendono sempre sul canestro del campo da basket qui dietro valli a prendere che poi torniamo a casa. E così Lou si rimette la divisa disgustato e scocciato perché dovrà fare un'altra doccia e sbuffando, si direge al campo da basket.
<<Ma vedi te questi idiot del cazzo, a dodici anni facevo queste cose io... >>
<<Tomlinson vuoi una mano? Dai lo so che non ci arrivi al canestro, fatti aiutare>>
Ecco ti pareva se non é Nick che rompe i coglioni, ma Lou non gli risponde nemmeno; cerca di arrampicarsi per prendere quei fottuti vestiti ed andare a casa, ha solo voglia di buttarsi sul letto ora. Ma all'improvviso delle braccia lo alzano e lo infilano nel canestro.
<<Ciao ciao Lou Lou ci vediamo quando ti liberi>> esclamano i tre e vanno via.
<<Ragazzi! Dai ragazzi che cazzo!>> Lou cerca di scendere, ma come minimo si romperebbe un polso, <<Ragazzi vi prego dai non è divertente>> urla dimena dosi, ma l'unica cosa che sente sono delle risate in lontananza <Ragazzi cazzo vi prego mi faccio male, ragazzi ragazzi!>> urla ed urla ed urla ma niente. Ed eccolo il panico che sale, gli manca l'aria e quel dolore all'altezza del petto é insopportabile, si snete morire. Non aveva un attacco di panico da quando a 8 anni suo padre non aveva lasciato sua madre e se n'era andato senza farsi più sentire. I mesi dopo per il piccolo Louis furono un inferno.
Ed ora ha le lacrime agli occhi ed urla a perdifiato, fino a quando Niall non lo aiuta a scendere.
<<Cazzo, lo sapevo che c'era qualcosa che non andava, sono dei bastardi! Domani se la vedono con me>> Niall lo abbraccia e Louis non si capacità di come quel ragazzo sia PASSATO, dall'ignirarlo ad essergli così vicino. Mentre torna a casa inizia anche a piovere e quando è arrivato è ormai fradicio. Non può però far preoccupare sua madre così mette su uno dei suoi sorrisi migliori ed entra in casa.
<<Ma! Sono arrivato>>
<<Tesoro, hai fatto tardi come mai?>>
<<Niente ma, dato che era il mio primo giorno il coach mi ha un po' parlato>>
La madre lo abraccia e Lou va a farsi una doccia e dopo va in camera di sua sorella.
<<Dove è la mia biondina preferita?>> Lottie gli sorride e gli fa segno di sedersi sul letto, ma Lou le fa notare che è tardi così I due si incamminano a scuola di ballo di lei. Nella strada di ritorno Louis ne approfitta per fumarsi una sigaretta, non lo fa spesso ma quando è stressato ne sente il bisogno. "Ed io che pensavo di potercela fare quest'anno"
<<Louis, oddio ho saputo di quello che hanno fatto quei tre coglioni. Come stai?>>
E Louis davvero non può crederci, quello è davvero Luke, Luke Hemmings? che gli sta parlando? "Cazzo lou non arrossire, okay non arrossire e dì qualcosa di intelligente ti prego"
<<Lou, tutto apposto?>> il ragazzo più alto gli sventola una mano difronte al viso <<Ti sei incantato>>
<<Emh... Scusa I-io sono solo un po' I-in s-s-sovrappensiero>>
"e cazzo sto balbettando, che coglione che sono"
<<ci credo, dopo quello che è successo. Senti comunque se ti va ogni tanto potremmo tornare e insieme da calcio, tanto abitiamo vicini>>
E direi una grande cazzata se dicessi che Lou non avesse accettao.
Così quella sera il ragazzo si stende sul suo letto con un gran sorriso sul volto perché quasi ci crede che alla fine le cose si sistemano.

Gotta Be You (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora