(Nota: Foto trovata sul sito "ILOVEVALDINON". https://www.ilovevaldinon.it/foliage-al-lago-di-tovel )
Capitolo 20:"Il libro delle Origini"
Il giorno della partenza era giunto; i quattro erano in auto già da un bel pezzo e finalmente arrivarono in Trentino. La casa della nonna di Olivia si trovava in Val di Non, vicino al Lago di Tovel.
Durante il viaggio, Olivia aveva raccontato diverse leggende su quel lago, le cui acque fino agli anni Sessanta solevano colorarsi di rosso e i compagni d'avventura stranamente l'avevano ascoltata abbastanza volentieri.
Una volta raggiunto il lago, la Saintclair indicò a Gabriele dove lasciare l'auto; la casa della nonna era una piccola baita vicino allo specchio d'acqua, il quale attualmente sembrava un bellissimo occhio turchese, incastonato da lunghe ciglia verdi, gialle e rosse, rappresentate dai rami degli abeti, dei faggi e delle sequoie lì intorno.
Il quartetto si incamminò lungo un sentiero composto da minuscoli sassolini bianchi, illuminati dalla luce del sole, il quale campeggiava alto nel cielo.
Dopo poco, scorsero in lontananza il tetto in legno di una piccola baita. Un tempo dovevano esserci stati anche degli animali da allevamento lì intorno, perché era circondata da vari recinti e da una stalla dismessa.
Una volta raggiunta la porticina traballante, Olivia, ormai priva di manette, essendosi comportata egregiamente durante il pernottamento al Convitto degli Artisti, almeno a detta di Gabriele; estrasse da una tasca dello zaino un mazzo di chiavi e aprì la porta di fronte a loro.
Poi fece segno agli altri di precederla, ma Fiamma la contraddisse:" No, no, cara, grazie per la gentilezza, ma vai pure avanti tu a fare gli onori di casa!"
Eleonora rise sommessamente tra sé, notando le profonde riserve che ancora la Parini nutriva, giustamente, nei confronti della Saintclair.
Olivia le fece una mezza smorfia, poi si impettì ed entrò con passo sicuro in quell'ingresso buio e con un deciso sentore di polvere e umidità.
La donna corvina accese la torcia del telefono e si avvicinò ad un mobile in legno, sopra il quale trovò una vecchia candela e chiese a Fiamma di prestarle un accendino.
La rossa le porse l'arnese e dopo poco una modesta luce illuminò la zona circostante. Si trattava di un ambiente accogliente, ma necessitava di una pulizia profonda e di una rinfrescata. A quel punto la pittrice domandò:" Scusa, Olivia, ma qua non arriva la corrente elettrica?!"
"Certo che ci arriva, dove pensi di essere?! Semplicemente non abitandoci nessuno, io e mio zio per il momento abbiamo pensato di non pagare le utenze!"
"Sempre la solita tirchia!" esclamò Fiamma ridendo e prendendosi una gomitata da Eleonora che non riusciva più a trattenersi dal ridere.
Ma la corvina fece spallucce e si limitò a rispondere che non aveva denaro da sperperare, a differenza sua.
"Eh hai ragione, è un duro mestiere quello della truffatrice, richiede molti sacrifici!" la zittì Fiamma in poche battute.
"Forza, non perdiamoci in chiacchere!" disse Eleonora," andiamo a vedere questo libro!"
"Va bene, seguitemi!" disse Olivia e li fece salire su una scricchiolante scala a chiocciola che portava al piano superiore, composto semplicemente da una stanzetta costruita nel soppalco e adibita a studiolo.
La struttura era così bassa che dovettero chinarsi per raggiungere un angolo di quella strana stanza, dove si trovava una vecchia cassettiera in legno con vari intarsi arzigogolati.

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Hellionor II
FantasySequel di Hellionor : (Nell'introduzione troverete un riassunto oppure potete trovare Hellionor sul mio profilo) Duemilaventitre, sono passati poco più di due anni dal primo incontro tra Fiamma ed Eleonora. In un giorno d'autunno, l'agente sotto cop...