Capitolo 34: "Tutto si trasforma" pt.2
La debole luce di una lampada da tavolo si propagò nella stanza, Olivia biascicò qualcosa, che sembrava un invito a spegnerla subito. Eleonora socchiuse un occhio, mentre Gabriele si mise subito all'erta, pronto ad afferrare la propria arma.
Ma Fiamma si alzò in piedi e richiamò l'attenzione di tutti.
"Sono stata io ad accendere la luce, non preoccupatevi! Ho avuto un'illuminazione o meglio l'ho avuta ripensando alla conversazione di stasera: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Questo quadro non può venire dal nulla; io l'ho avuto personalmente tra le mie mani anni fa, e quelle stesse mani l'hanno squarciato e gettato in acqua. Ma il dubbio che mi è appena balenato in mente è...e se quella che Noemi mi dette al tempo non fosse che una copia, eseguita sempre da lei, e l'originale lo avesse tenuto per sé?! Io ad oggi non riesco a ricordare ogni minimo dettaglio del dipinto, una cosa però la ricordo: ovvero che lei aveva apposto il suo nome da qualche parte; e su questo dipinto il nome di Noemi non c'è. Però, adesso che l'ho messo alla luce della lampada, ho trovato qualcosa, qualcosa che prima non avevo visto. Sul retro del quadro, in un angolo del telaio, c'è una specie di timbro circolare dorato, molto leggero, lo si vede appena, ma sembra che ci sia scritto qualcosa all'interno, con una lente d'ingrandimento dovrei riuscire a leggerlo!" disse la Parini tutto d'un fiato.
"Tieni!" rispose prontamente Eleonora. Aveva sempre adorato quei kit tascabili con mille accessori da poter utilizzare in situazioni di emergenza, nel suo fortunatamente si trovava anche una lente d'ingrandimento.
Fiamma prese lo strumento e lo avvicinò al timbro, poi sbatté le palpebre più volte, come a voler assicurarsi che quello che aveva appena letto fosse esatto.
"Qui c'è scritto: proprietà della Bibliotecha Alexandrina. Ne ho sentito parlare durante i miei studi: si tratta di una biblioteca che si trova ad Alessandria d'Egitto, è un tributo all'antica Biblioteca d'Alessandria."
I quattro si guardarono spaesati: che cosa poteva avere a che fare tale biblioteca con quel quadro? Non ne avevano idea, ma una cosa pareva sicura, ovvero che l'indizio mancante fosse proprio quello.
La struttura a quanto pareva si trovava in Egitto e, con tutta probabilità, più precisamente ad Alessandria d'Egitto, adesso non restava che cercare una strana struttura visibile solo a loro; più facile a dirsi che a farsi, ma era già qualcosa.
Gabriele assicurò che, con un po' di calma, avrebbe effettuato delle ricerche su quella Noemi, la quale, a detta di Fiamma, negli ultimi anni risultava introvabile, infatti aveva cambiato numero di telefono e non aveva social.
Prima però c'era una cosa ancora più urgente: cercare di andarsene da Praga, senza imbattersi di nuovo nei loschi figuri di quella mattina, e l'impresa si preannunciava non troppo facile.
Il mattino seguente si svegliarono di buona lena e Alexander li accompagnò al bed and breakfast. Una volta giunti sul posto però, prima di scendere, controllarono bene la situazione dall'abitacolo della vettura: Alexander, infatti, fece un giro attorno alla pensione, per vedere che non ci fosse nessuno in agguato. E in effetti, purtroppo per loro, videro che a pochi passi dal bed and breakfast, in un parcheggio abbastanza defilato, si trovava proprio un SUV grigio cenere.
I vetri erano oscurati, quindi non era semplice capire se ci fosse qualcuno lì dentro e se si trattasse del mezzo del giorno prima, nel dubbio però il gruppo iniziò a riflettere se fosse il caso rischiare di essere intercettati per prendere alla fine solamente dei trolley con qualche vestito dentro.
Chiesero ad Alexander di allontanarsi momentaneamente da lì, avevano bisogno di parlare in privato per decidere che cosa fare, così lui li accompagnò ad un parchetto ad un paio di chilometri dal bed and breakfast e li aspettò in macchina, mentre loro, una volta scesi, andarono a parlare dietro un grosso albero lì vicino.
Pensarono se dentro quei trolley potesse esserci qualcosa per loro imprescindibile, ma tutti loro avevano portato le cose importanti con sé, dentro alle tasche dei giacchetti o negli zainetti. L'unica però che fece un gran sospiro fu Fiamma.
Gli altri tre si voltarono verso di lei, la quale confessò di aver lasciato il proprio tablet nel trolley.
"Eh per un tablet, che sarà mai! Ci faremo spedire i trolley da qualche parte e nel caso in cui non dovessimo riuscire a recuperarlo, te lo ricompro io piuttosto! Io dico di andarcene direttamente in aeroporto e prendere il primo aereo per l'Egitto! Abbiamo solamente pochi mesi di tempo per completare la missione, mi sembra inutile rischiare la vita con questi tizi che potrebbero aspettarci al varco, sia qui che in Italia, chissà quant'è che ci stanno dietro!" disse Olivia.
"Non sono i soldi il problema, il guaio è che per non portarmi dietro il Libro delle Origini o i quadri che avevo realizzato, ho fatto delle foto e le ho messe sul tablet, tra cui anche diversi appunti. E se quegli uomini riuscissero ad entrarne in possesso? O se addirittura lo avessero già fatto?!" rispose la Parini mortificata.
"Ma allora dillo che sei completamente fuori di testa!" ringhiò Olivia.
"Adesso non è il momento di farsi prendere dal panico o di urlarsi contro!" sentenziò Gabriele, "ormai quello che è fatto è fatto, anche laddove riuscissero ad entrare in possesso delle informazioni del Libro delle Origini, delle foto dei quadri o quello che volete, non avranno comunque gli indizi per la prossima struttura e soprattutto loro non possono vedere, né entrare nelle strutture, quindi gli unici "portatori di informazioni" al momento siamo noi e l'unica cosa che può interessare loro è mettere le mani su di noi e forse sugli oggetti che abbiamo recuperato all'interno delle prime strutture, siamo noi quelli da preservare! Per le foto dei quadri comunque abbiamo delle copie anche io e Olivia, quindi non serve nemmeno fare ritorno in Italia per recuperarli."
"E quindi come pensi di fare?!" domandò Eleonora dubbiosa.
"Penso che a questo punto non sia saggio nemmeno andare all' aeroporto di Praga, potrebbe esserci qualcuno ad aspettarci pure lì. Io dico di chiedere in prestito la jeep ad Alexander, con quella raggiungeremo il primo aeroporto fuori Praga e da lì prenderemo il primo aereo per l'Egitto."
Le donne trovarono che il piano di Gabriele fosse il più congeniale possibile, al momento, per tutti loro e quindi assecondarono le sue idee.
Una volta raggiunto Alexander a bordo della jeep, Gabriele chiese lui di poter prendere in prestito la vettura, per poter raggiungere un aeroporto fuori Praga, dopo di che avrebbe fatto in modo di fargliela riavere, in qualunque maniera. Fiamma insistette inoltre, per potergli dare i recapiti di Walter e nel firmargli un documento da recapitare al nipote, nel caso qualcosa fosse andato storto, in modo che lui potesse risarcirlo di ogni cosa. L' uomo accettò quel gesto e prestò loro volentieri la vettura, anzi disse che se non avesse avuto la remora di lasciare Delila da sola per troppo tempo nel bosco, li avrebbe accompagnati lui stesso.
Eleonora, nel frattempo, si era premurata di chiamare un taxi che potesse riportare Alexander nei pressi nella sua abitazione.
Una volta salutato l'uomo, ed averlo ringraziato ripetutamente, i quattro fecero rifornimento e si misero in viaggio per l'aeroporto.
Dopo un'ora e mezzo di viaggio, o giù di lì, arrivarono a destinazione: si trovavano all'aeroporto di Pardubice; Olivia aveva già controllato i siti delle compagnie aeree e aveva visto che di lì a breve, da quell'aeroporto sarebbe partito un volo proprio per Alessandria, così prenotò all'ultimo un biglietto per tutti e quattro e una volta giunta l'ora della partenza, salirono a bordo dell'aereo, sfiniti, ma finalmente con la sensazione di essere al sicuro.
Adesso non restava che scoprire quali nuove avventure quel luogo avesse in serbo per loro. Con un pizzico di timore, ma anche con una grande curiosità, i quattro si preparono a quel nuovo viaggio.
Nota autrice: Ciao a tutti, come vi avevo preannunciato, con questo capitolo si conclude questo secondo romanzo breve. Nei prossimi giorni, una volta trascorse le festività pasquali, pubblicherò un capitolo con i ringraziamenti per aver letto questa storia e con tutte le informazioni su "Hellionor III", il terzo ed ultimo romanzo breve di questa trilogia. Nel frattempo vi auguro di passare serenamente questi giorni di Pasqua e vi abbraccio con affetto, a presto! Eleonorahope93 💙🌸🕊🌿🐇

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Hellionor II
FantasySequel di Hellionor : (Nell'introduzione troverete un riassunto oppure potete trovare Hellionor sul mio profilo) Duemilaventitre, sono passati poco più di due anni dal primo incontro tra Fiamma ed Eleonora. In un giorno d'autunno, l'agente sotto cop...