Era stata la notte più bella da quando ero nel labirinto, probabilmente anche la più bella della mia vita, anche se non ricordo niente di chi ero prima di arrivare qui. Ci penso spesso, perché sicuramente avevo una famiglia. Avevo una sorellina o un fratellino? Avevo un animale domestico? Avevo tanti amici e magari anche un ragazzo? Ma soprattutto... mancavo alle persone che mi conoscevano? Non lo so e probabilmente non lo sapró mai, questo mi rattrista.
Il risveglio fu altrettanto bello e magico.
Aprì leggermente gli occhi assonnati e mi ritrovai dei grandi occhi color nocciola a guardarmi. Subito dopo gli occhi si assottigliarono un pochino e comparve un sorriso sul viso di Newt."buongiorno, dormigliona" non mi aveva mai parlato in quel modo. Aveva la voce impastata, probabilmente si era svegliato da poco anche lui, il suo tono aveva un che di dolce e... romantico?
"Buongiorno Newtie" dissi accentuando il 'Newtie' in tono di sfida, sorridendogli.
lui mi guardò ancora in attimo, spostó la sua mano sul mio fianco sinistro mentre quelli destro era a contatto con il materasso. Mi tiró leggermente con la mano, spostandomi di più vicino a lui mentre lui piano piano di avvicinava. Non pensavo sarebbe mai successo. Ero talmente persa nei suoi occhi e nei miei pensieri che non mi accorsi, poco dopo le sue labbra erano appoggiate sulle mie ed era una sensazione così bella. Era un bacio delicato e dolce, degno di essere chiamato 'primo bacio' e stavo assaporando ogni momento, poi cominció a diventare meno casto; io ero sopra di lui che mi teneva una mano sulla schiena e l'altra tra i capelli, accarezzandoli. Mi chiese l'accesso con la lingua che non gli negai, i nostri respiri stavano cominciando a diventare affannosi quando si allontanó lentamente.
"scusa, non avrei dovuto" mi disse. Io lo guardavo con sguardo confuso ed interrogativo. Per me non aveva affatto sbagliato, anzi, ero felicissima per quello che aveva appena fatto.
"perchè? non ti è piaciuto?"
"oh, sì che mi è piaciuto ma sono stato troppo invadente, scusami. poi non so.. a te è piaciuto? "
io gli sorrisi annuendo. lentamente mi avvicinai di nuovo a lui come per dargli il tempo di scansarsi, ma lui non lo fece. le nostre labbra si riunirono di nuovo e stavolta il bacio restó dolce per tutta la sua durata.
dopo alcuni sguardi e sorrisi io mi alzai per prendere le mie cose e mi vestì, stessa cosa fece Newt e ci preparammo per la giornata. Erano probabilmente le 9 di mattina, così raggiungemmo tutti gli altri radurai che facevano colazione. Mangiamo pane con la marmellata di ciliegie, avevano alcuni alberi di ciliegie selvatiche e cespugli di more nel bosco, era probabilmente la parte che preferivo della Radura. Spesso quando avevo delle piccole crisi esistenziali, ero pensierosa o semplicemente avevo fame, mi addentravo nel bosco e raggiungevo gli alberelli più bassi facendo una bella merenda. Quando mi sentivo sola ci andavo con Chuck. Io ero l'ultima arrivata in una radura piena di ragazzi mentre Chuck era un ragazzino paffuto e impacciato e per qualche strano motivo nessuno stava con noi perciò noi stavamo insieme tra di noi, ci facevamo compagnia e ci volevamo bene.
assaporai ogni boccone del panino e tornai alla realtà quando sentì la mano di Newt sulla mia gamba. mi irrigidì, perché non ero abituata a questo tipo di attenzioni, se così si possono chiamare ma subito dopo mi rilassai e guardai Newt. "sì?" gli chiesi, sperando che con quel gesto lui volesse chiedermi qualcosa e non solo avere del contatto fisico, se così fosse stato beh avrei fatto una figura di sploff.
"vado a vedere come sta Alby" mi rispose sorridendo. era un sorriso più finto rispetto a quelli di poco prima mentre eravamo sdraiati nel letto. sicuramente soffriva per quella situazione, in fondo Alby era suo amico e stava davvero male, io stessa mi ero impressionata vedendo le suo condizioni il giorno prima.
"posso venire con te?" gli chiesi gentilmente, sperando in una risposta positiva.
"se vuoi, mi farebbe piacere" mi rispose. questo era un sorriso vero.
***
Dopo colazione andammo verso il casolare, al piano di sotto c'era Gally, che parlava con i suoi amici. subito mi tiró un'occhiataccia, ma la presenza del biondino che avevo affianco mi dava sicurezza. ebbe come l'effetto di uno specchio riflesso perché subito dopo Newt mi afferró la mano e lo guardó altrettanto male. salimmo le scale e lasció la mia mano solo quando aprì la porta della stanza di Alby, ma la spostó per un attimo sulla mia schiena spingendomi ad entrare.
Alby sorrise notando la mia presenza e la nostra vicinanza e ci fece un cenno di saluto, che ricambiammo.
Stava molto meglio rispetto al giorno prima parlava meglio ed era più tranquillo, infatti non ebbe attacchi di panico come nelle giornate precedenti.
Dopo aver parlato con Alby andammo a lavoro, poi verso l'1:32 andammo a pranzare insieme agli altri, e Chuck che era seduto affianco a me raccontando i di cosa aveva fatto durante la mattinata.
Il resto della giornata passò velocemente ed arrivó subito la sera, quando dopo cena andammo a dormire o almeno ci provammo...*SPAZIO AUTRICE*
zau ragy! wow quasi 500 visualizzazioni non pensavo arrivassi a tanto (si per me questo è tanto hihi) e niente volevo ringraziarvi! se vi piace la storia votate e commentate per darmi critiche, positive o costruttive, non siate timid*!
alla prossima ^^
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Il mio labirinto
Fanfiction[COMPLETATA] Y/N è una ragazza di 16 anni, si sveglia nella Scatola che la porta nella Radura. La prima persona che si trova davanti è Newt, dopo vede anche gli altri radurai che la guardano perplessi. Ma Gally...