Proprio in quel momento di pace e tranquillità arrivò Gally con il suo solito viso imbronciato e le sopracciglia corrugate.
"Sei fortunata ad essere una ragazza, o ti avrei già picchiata" disse Gally. Chuck subito si alzò da dove era seduto per difendermi. Poco dopo arrivò anche Newt.
"Cosa ho fatto di male, eh Gally? Ho salvato delle vite, ho infranto una regola ma ho salvato Alby e Minho. Pensi che minacciandomi risolverai le cose? Quel che è successo è successo basta attaccarmi!" non sarei riuscita a tenermi tutto due secondi di più, sì, Gally mi spaventava ma mi ero stufata che mi trattasse come se fossi sbagliata.
Gally, imbronciato mi prese per le spalle, e con una spinta di buttò per terra, stava per darmi il resto quando lo interruppe Newt. La violenza non era consentita nella Radura, perciò chiese direttamente ai Medicali di buttarlo in cella, per la notte e il resto del giorno dopo senza il bisogno di indurre un'altra Adunanza. Mentre Jeff, uno dei Medicali lo portava in gattabuia, lui urlò "Dovevate farle raggiungere Ben!" Ma io non diedi peso alle sue parole.
Dopo che il pericolo era in cella, Newt si mise affianco a me e sentì i brividi percorrermi tutto il corpo quando mi appoggiò una mano sulla schiena. Mi guardò preoccupato notando un graffio sul mio viso, provocato dalla mia caduta. "Tutto apposto?" mi chiese il biondino.
"A parte la guancia che brucia un po' e il sedere dolorante? Sì tutto apposto" probabilmente il solito sarcasmo di Minho mi stava contagiando. Newt mi sorrise e mi accompagnò in Infermeria per disinfettare la ferita.
Continuavo a guardare lo sguardo concentrato di Newt mentre mi disinfettava la guancia, come per fare un buon lavoro ma senza provocarmi dolore. Era così carino quando gli si formava quella piccola ruga d'espressione sulla fronte. Probabilmente si accorse che lo stavo guardando. "Che c'è?"
"Che c'è cosa? Ho detto o fatto qualcosa?" sono antisgamo, come sempre. "Mi sembri pensierosa" mi disse allora lui, evidentemente non si era accorto che lo stessi guardando. "Finché ci sono io non devi preoccuparti di Gally, d'accordo?" mi disse lui con voce dolce. "D'accordo" gli risposi io. Subito dopo arrivò Chuck, aveva l'aria di uno che si era fatto tutta la Radura di corsa. "Alby" disse Chuck. Solo quel nome fece alzare di botto Newt, che era evidentemente preoccupato. Mi guardò e mi prese per il polso per farmi segno di seguirlo, cominciò a correre dietro a Chuck, così lo feci anche io. Non importava dove stessero andando, li seguirei in capo al mondo, mi fido di quei ragazzi.
La porta del Casolare si aprì, all'interno c'era un Minho preoccupato ad aspettarci, entrammo velocemente e Newt si diresse direttamente al piano di sopra, mi fece segno di seguirlo ed entrambi entrammo in una stanza. Alby era inerme nel letto che ci guardava con pietà. Era pallido nonostante il colore scuro della sua pelle, aveva delle grandi borse sotto agli occhi e diverse vene, soprattutto sul collo e sul viso erano più sporgenti e nere del normale. Aveva le coperte fino al collo ma si potevano vedere il piedi sporgere, erano legati da delle catene alle gambe del letto.
"Ti ho sognata" mi disse Alby, io non potei fare a meno che ricordarmi cosa mi avesse detto Thomas pochi giorni prima. "Non sei il primo che mi viene a dire questo" gli risposi io.
"Sta succedendo qualcosa, ragazzi. E non è niente di buono. Come ho detto ti ho sognata, stavi con dei medici e con te c'era il ragazzo nuovo, Thomas. Voi stavate dall'altra parte, stavate con quelli che ci hanno rinchiuso qui, state dalla parte dei cattivi"
"E' per questo che Gally ti odia, ha affrontato anche lui la Mutazione tempo fa, probabilmente ti ha vista in uno dei ricordi." precisò Newt.
A causa dell'esperienza avuta con Ben so che quando vieni punto impazzisci, a volte si diventa arroganti e intollerabili anche con le persone a te care, spero solo non sia la Mutazione il motivo del temperamento di Gally, o Alby sarebbe diventato insopportabile come lui.
Proprio in quel momento di riflessione, Alby peggiorò tutto d'un tratto. Non riusciva a respirare e le convulsioni cominciarono a farsi sentire, a quel punto Newt mi fece uscire dalla camera per non farmi impressionare, anche se era troppo tardi. Rimasi tutto il tempo alla porta per aspettare Newt, la sua presenza mi faceva sentire protetta e felice anche nei momenti peggiori. Appena lo vidi uscire mi alzai preoccupata andandogli in contro. Lui mi abbracciò, non me lo aspettavo. Non potei fare altro che ricambiare e godermi quegli attimi tra le sue braccia. "Sta meglio" mi disse mentre ancora mi stringeva, io tirai un sospiro di sollievo. Si capiva dal suo sguardo che fosse ancora sotto shock.
A cena mangiò poco dicendo di non avere fame, io non lo davo troppo a vedere ma mi preoccupavo per lui, quella notte fu speciale. Andai a dormire con lui. Fu sorpreso di vedermi davanti al suo letto, e giurerei di averlo visto arrossire nel vedermi con solo una maglietta e un paio di mutande addosso, mentre lui aveva solo i pantaloni. Lo guardai come per chiedergli il permesso di mettermi vicino a lui, ci volle solo un nostro sguardo per capirci. Lui mi sorrise e si spostò leggermente per farmi spazio. Mi sdraiai affianco a lui e ci guardammo per alcuni secondi poi parlò. "Anche tu non riesci a dormire?" io aspettai alcuni secondi prima di rispondergli. "Veramente no, volevo aiutare te a dormire." Lui mi sorrise accarezzandomi una guancia. Mi mise il braccio intorno alle spalle fino a toccarmi la schiena con la mano avvicinandomi di più a lui, io non ci pensai un'altra volta e appoggiai la testa sul suo petto. Adesso con l'altra mano mi accarezzava i capelli. Era da tanto che entrambi non dormivamo così bene, a quanto pare il senso di protezione quando ero con lui era reciproco...
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Il mio labirinto
Fanfiction[COMPLETATA] Y/N è una ragazza di 16 anni, si sveglia nella Scatola che la porta nella Radura. La prima persona che si trova davanti è Newt, dopo vede anche gli altri radurai che la guardano perplessi. Ma Gally...