CAPITOLO 14.

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dei raggi solari entrarono all'interno dell'infermeria dalla finestra aperta, lentamente mi svegliai e la testa non mi faceva male come il giorno prima. il mio primo pensiero fu Newt, mi girai sperando di trovarlo al mio fianco ed era proprio lì che dormiva come un angelo.
Non potei far altro che sorridere accarezzando i suoi morbidi capelli biondi.
Si sveglió anche lui, aveva uno sguardo assonnato ma anche lui sorrise nel vedermi al suo fianco, mi diede un leggero bacio a stampo del buongiorno e si alzó, ci aggiustammo i capelli e mi aiutò a vestirmi visto che la mia testa faceva ancora male poi, restando sempre al mio fianco, andammo insieme da Frypan per la colazione. Oggi era abbastanza presto rispetto agli altri giorni visto che di solito ci alzavamo verso le 10, oggi il sole aveva da poco superato le mura ciò significa che erano più o meno le 8 di mattina.

"Hey Fry! Buongiorno!" salutò Newt

"Buongiorno ragazzi! Y/N va meglio oggi?"

"Si Frypan, grazie sto molto meglio"

io e Newt ci sedemmo ad una panchina per gustarci meglio i nostri pancake con i frutti di bosco selvatici che di solito andavo a raccogliere il pomeriggio, poco dopo si aggiunse Chuck così ne approfittai per parlare un po' con lui visto che era da un paio di giorni che non ne avevo avuto la possibilità.

"Y/N! ho saputo di quel che è successo ieri, tutto bene? Gliela faremo pagare a quella faccia da sploff"

"Ciao Chuckie, non preoccuparti io sto bene. Te invece? Continui a fare quegli incubi?"

"Si... sopratutto dopo l'arrivo del nuovo Pive e le sceneggiate di Gally sull'argomento, però tutto bene."

Quando Chuck nominò il nuovo pivello mi tornó alla mente Thomas, dovevo assolutamente parlare con lui ma non se ci fosse stato Newt insieme a me.
In quel momento si avvicinò al tavolo Fry

"Hey Newt, tu dispiacerebbe portare la colazione a Gally? Alby è impegnato al momento e mi dispiace chiederlo proprio a te dopo quello che è successo ma... sei l'unico"

"Va bene non ti preoccupare"

"Posso venire anche io?" chiesi a Newt con gli occhioni dolci

"Dopo quello che ti ha fatto?"

"Sí, voglio fargli capire che non ho paura di lui, non lo temo e quello che mi ha fatto e che potrebbe farmi o dirmi non cambierà le cose"

"Allora d'accordo"

Così facendo avevo perso una opportunità di parlare da sola con Thomas, ma volevo che Newt si fidasse di me. Non ci sarebbe voluto molto per dare la colazione a quel pivello e se ne avessi approfittato proprio adesso per andare da Tommy probabilmente Newt ci avrebbe riscoperti a parlare insieme, l'avrebbe trovato sospetto e di sicuro avrebbe fatto 2+2. Meglio evitare. Avrei incontrato Thomas quando Newt avrebbe avuto da fare per molto tempo, come durante una riunione che avrebbe fatto con Alby e altri Radurai durante il pomeriggio, sempre riguardante Gally. Quello era il momento perfetto perché avrei avuto almeno 30 minuti per parlarci come si deve. Mi sono giocata bene le mie carte.

Con una mano teneva la mia, con l'altra il piatto con un pezzo di pane e marmellata e un bicchiere di latte da portare a Gally. Si vedeva dalla sua espressione che gli scocciava di fare questo lavoro ma non c'era un'altra opzione. Pensava anche fosse ingiusto che avesse una colazione così "lussuosa" era comunque in Gattabuia ma si sa, la colazione è il pasto più importante del giorno.
Con pochi minuti arrivammo e Gally si accorse subito della mia presenza, lanciandomi un'occhiataccia.

"Che ci fa lei qui?"

"Mi ha solo accompagnato, qualche problema pive?"

"No"

Newt aprí leggermente la cella passandogli il piatto ed il bicchiere.

"Tieni coglione mangia e non ti lamentare"

Per lo meno non gli aveva lanciato il latte in faccia.

Lui lo guardò male ma prese la colazione senza aprire bocca.

"Ieri abbiamo fatto un assemblea, starai qui dentro una settimana perciò altri 6 giorni, oggi pomeriggio discuteremo di ciò che ti aspetta dopo questa settimana di prigionia. Non pensiamo sia sicuro lasciarti a piede libero quindi penso che alcuni pive ti staranno dietro. Questo si vedrà ma guai a te se provi a toccarla un'altra volta.

"Che c'è, sei geloso?"

"Newt è meglio andare"

"Che c'è dolcezza, pensi che possa uscire di qui e picchiare il tuo ragazzo?"

"non è il mio ragazzo.." sussurrai, sperando che non mi avessero sentita.

"Chiudi quella boccaccia Gally" gli rispose Newt puntandogli il dito contro.

"Vorrei dire tante di quelle cose Newt, ma penso starò zitto. Vai a divertirti con quella ragazza, su."

Newt tirò uno sbuffo di rabbia e mi prese la mano tornando da Fry per riportargli il piatto.

Dopo un paio di ore Newt avrebbe avuto la riunione ed io ne avrei potuto approfittare per parlare con Thomas.

Il mio labirintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora