CAPITOLO 11.

2.4K 110 59
                                    

⚠ attenzione! il capitolo seguente contiene scene non adatte ai minori o ai "deboli di cuore" perció se siete troppo piccoli o vi danno fastidio le scene smut saltate questo capitolo. ⚠









Anche quella sera mi avvicinai al letto di Newt. Lui stava lì seduto a guardarmi sorridente, capendo le mie intenzioni mi fece subito spazio facendomi sedere affianco a lui.

Era lì fermo immobile e non parlava, sorrideva e basta. Prima che me ne potessi accorgere le sue labbra erano sulle mie, di nuovo, ed era la sensazione più bella che potessi mai provare.

Dopo un po' chiesi l'accesso con la lingua, che lui mi acconsentì rendendo il bacio sempre meno casto. Newt era sopra di me e con le mani mi reggeva i fianchi mentre le mie erano posizionate intorno al suo collo, mi guardó come per chiedermi il permesso, io come per acconsentire gli tolsi la maglietta.

i nostri vestiti giacevano ai piedi del letto, eravamo nella stessa posizione di prima ma con solo l'intimo addosso.
Sentivo la sua erezione sempre più grande strusciarmi addosso, non reggevo più e se avesse continuato così sarei impazzita. Mi staccai lentamente dal bacio, solo un mio sguardo gli fece capire cosa stessi pensando così lui si tolse anche i boxer e sfiló i miei slip, che vennero buttati sul pavimento a far compagnia a tutti gli altri vestiti.

Capí di essere vergine quando appena entró in me sentì un forte dolore.

"Ah! fai piano Newt!" urlai io

"Oh, scusa Y/N, scusami. Faró piano ma se ti fa male dimmelo così mi fermo, d'accordo?" non potei far altro che sorridere nel sentire le dolci parole del ragazzo di cui ero follemente innamorata. Uh, l'avevo pensato davvero.

Sta volta Newt entró più delicamente in me, inizialmente strinsi forte le coperte a causa del dolore, che piano piano cominciava a diventare piacere.

Newt dava spinte dolci ma decise sempre più dentro di me, adesso avevo cambiato idea. probabilmente era questa la sensazione più bella che potessi mai provare, fare l'amore con la persona che amo. Sinceramente non saprei neanche come descrivere Newt, non è il mio ragazzo ma non è neanche un mio amico. So solo di amarlo e spero che anche lui senta quello che sento io ogni singola volta che mi bacia... le farfalle nello stomaco.

Ogni tanto mi baciava per soffocare i miei gemiti, altre volte lo baciavo io per soffocare i suoi. Non volevamo che Chuck ci guardasse storto il giorno dopo a causa di "rumori non identificati provenienti dalla nostra stanza".

"Newt.. sto per"

"shh" mi rispose lui per poi ricominciare a baciarmi. probabilmente aveva capito cosa stessi per dire perché diede delle ultime stoccate portando al culmine il mio piacere. Avevamo avuto l'orgasmo nello stesso momento e non so per quale motivo questa cosa provocò un grande sorriso su entrambi i nostri volti.
Dopo un ultimo bacio sentì un liquido caldo scorrere dentro di me che mi fece venire i brividi, subito dopo Newt uscì da me e si lasció scivolare esausto al mio fianco. Mentre mi guardava con sguardo illuminato non potei far altro che ammirare delle goccioline di sudore scendere da alcuni ciuffetti dei suoi capelli biondi. Mi accocolai bene accanto a lui, che mi cinse il fianco con una mano, era semplicemente bellissimo.

"Ti amo" me lo tenevo dentro dal primo giorno in cui l'avevo visto, ma lui non mi rispose. Capí il motivo solo quando vidi i suoi occhi chiusi e il respiro pesante, si era addormentato e sembrava un angelo.


Il mio labirintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora