42. Marta!

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Marta pov's
Siamo appena uscite da scuola.
Sono le 13;30.
M: com'è andata a voi?
Ga: non mi lamento
Giu: sì, dai
M: le tracce di italiano facevano cagare
Giu: verissimo
Continuiamo a parlare degli esami fin quando, arrivate davanti casa mia, ci arriva una notifica tutte e tre.
M: addirittura!
Giu: sono gli orari degli scritti di domani
M: ah vabbè, io vado
Ga: ma ci sono i tuoi?
M: credo di sì, ma spero di no
Ga: facci sapere
M: si
Giu: a domani
M: a domani
Ga: ciaoo!
Prendo le chiavi ed apro casa.
Appena spalanco la porta mi sento abbracciare.
Mia mamma.
Rimango fredda per qualche secondo, poi mi sblocco ed avvolgo le mie braccia attorno al suo busto.
Mm: quanto mi sei mancata, bambina mia
Ci lasciamo ed io le accenno un sorriso forzato.
Non risolverà tutto così, come sempre.
M: papà?
Pm: eccomi
Esce dalla cucina, viene da me e mi abbraccia anche lui.
Ci stacchiamo dopo pochi secondi.
M: dove siete andati?
Mm: fuori città, volevamo un po' riflettere
Accenno una risata divertita.
M: siete scappati come dei bambini
Mm: Marta!
Mi rimprovera.
M: ricominciamo
Sbuffo e vado nella mia camera.
Prendo il libro di francese ed inizio a ripassare.
Meglio studiare che parlare con quelli, e ho detto tutto.
Sento bussare.
Sbuffo.
M: avanti
Dico come se non sapessi chi è.
Mia madre apre la porta ed entra.
M: cosa c'è? Sto studiando!
Mm: Marta, capisco la tua rabbia, sono sempr-
M: ed è qui che sbagli! Tu non capisci proprio niente!
Mm: Marta, sì che capisco, sei un'adolesc-
M: non ci posso credere, sempre le stesse cose, ma non ti annoi a dire sempre le stesse cose!? "Marta sei un'adolescente, capisco la tua ribellione, sono tua madre" ma basta!
La imito.
Mm: Marta!
Dice con tono stupito.
M: fai così perché tu conosci solo la brava e dolce Marta che non farebbe male ad una mosca, che è sempre gentile e che non è capace a fare nulla sempre chiuse nella sua camera
Urlo.
Mm: io... io...
M: non riesci a parlare? Ti aiuto io! Ora non ve ne andate di nuovo, come due giorni fa perché avete 50 anni a testa e sembrate dei bambini a scappare! Piuttosto affronta la realtà! Né tu, né papà mi conoscete realmente ed è normale, ma io non ce la faccio più a sembrare un'altra persona. Ora io stavo cercando di studiare perché domani ho gli scritti di francese, potresti uscire?
Dico indicandole la porta con la mano ancora seduta sul mio letto.
Mi guarda un' ultima volta prima di girarsi ed uscire.
Non mi piace trattarla male, ma io non ce la faccio più.
Provo a continuare a studiare, ma i miei tentativi falliscono.
Chiudo il libro sbuffando con le lacrime agli occhi.
Mi fa male litigare in questo modo con mia madre, ma appena provo a dire la mia mi uccide praticamente.
Le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso, le guance si bagnano ed iniziano ad arrossarsi, la vista si inizia ad appannare ed il trucco che avevo fatto questa mattina con tanto impegna va via tanto facilmente.
Un po' come le emozioni.
Tanto facile far piangere, quanto difficile far ridere.
Sospiro e cerco di calmare i miei singhiozzi per non fare troppo rumore, inutile dire che fallisco.
Come un po' tutto in questo periodo.
Non l'ho detto alle altre, ma il compito di matematica non so quanto possa essere andato bene e quello di italiano sono abbastanza sicura di aver sbagliato qualche congiuntivo.
Non ero e non sono in me.
A volte vorrei davvero essere la bambina che i miei credono che sia, sarebbe davvero bello essere perfetta come mi immaginano, ma non lo sono.
Sono totalmente differente.
Mi arriva un messaggio, prendo il telefono e nel mentre stropiccio gli occhi cercando di vedere qualcosa.
Valerio.
"Ei, che fai?"
Gli rispondo subito o tra un po'?
Gli rispondo subito.
"Studio francese, domani ho lo scritto"
Poso il telefono e prendo una salvietta struccante dal pacchetto che ho nel cassetto della scrivania per momenti simili.
Lo schermo del mio telefono si illumina nuovamente, mi ha risposto.
Sono tre messaggi:
"Dai, so che sei brava e farai il culo a tutti"
"Quindi non ti serve studiare"
"Facetime?"
Sorrido all'ultimo messaggio e poi mi arriva la chiamata.
Oh cazzo.
Vado davanti allo specchio.
Si vede palesemente che ho pianto.
Sbuffo finendo di struccarmi e riprendo il telefono.
Dai, cosa si vedrà dalla telecamera del telefono.
Rispondo.
M: eii
V: eii
Lo guardo e sorrido.
è seduto sul letto anche lui.
V: che hai?
Mi allarmo a quella domanda.
In che senso?
V: hai pianto?
Si nota?
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Che mi invento?
Sospiro.
V: Marta? Mi senti?
Gli dico la verità.
M: ho litigato con i miei, nulla di che
Gli faccio un sorriso sforzato.
V: ne vuoi parlare?
M: in realtà... no...
V: capisco, parliamo di altro, come sono andati gli scritti di oggi?
Appunto.
M: prossima domanda?
Accenna una risata.
V: tipo?
In realtà io una domanda da fargli ce l'avrei.
Cosa siamo noi due?
Ma non so...
Ho paura di risultare stressante.
Ci siamo baciati solo due volte.
Quante volte bisogna baciarsi per capire se si è fidanzati?
M: ...
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Eiii!❤
Che fate di bello?
Avete ricominciato scuola?
DaD o presenza?
Io sono ancora in DaD...🤯
Quale sarà la domanda di Marta da 1 milione di euro?
Lo scopriremo nella prossima puntata!🤩

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