21. da Simone

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Marta pov's
Continuiamo a camminare e qualcuno passa correndo dando una botta a Gaia facendola quasi cadere.
Ga: COGLIONE!
Gli urla dopo aver ripreso equilibro.
Ga: ma guarda te questo!
Giu: è stato divertente
Ride Giulia, Gaia le tira un'occhiataccia e lei torna seria.
Dopo poco arriviamo a casa mia, entriamo, salutiamo i miei, mangiamo e poi dritte nella mia camera!
Ga: ma cosa dirai a Valerio dopo averlo preso in disparte?
OH DIO! Non ci avevo pensato...
Cosa gli dirò?
M: non ne ho la minima idea, cosa gli dovrei dire per voi?
Giu: beh, giustificarsi non avrebbe senso, quindi chiedigli di uscire
M: chiedergli di uscire?
Le domando con gli occhi sbarrati.
Giu: cosa capirà che ti interessa, no? è una brutta idea?
Dice girandosi verso Gaia, per sapere la sua opinione.
Ga: no, anzi, ci sta un sacco, d'altronde lui te lo ha dimostrato che gli interessi, in molti modi, te hai fatto l'effetto contrario!
M: ci pensiero, che ore sono?
Ga: le 14;45
Giu: oh cazzo! È tardissimo!
Ga: in bagno!
Ordinano e ci spostiamo in bagno.
Chiudo la tavoletta e mi siedo sopra il water.
Giulia prende la piastra dal cassetto e la attacca alla presa.
Gaia prende la pochette con i trucchi.
Ormai sanno ogni cosa della mia casa.
Ga: mentre si scalda metti il mascara
Annuisco e mi avvicino allo specchio.
Metto il mascara.
M: non ho intenzione di mettere altro, sapete come la penso!
Ga: si si, solo il lucidalabbra
Dice impedendomi di ribattere.
Apre il lucidalabbra e lo mette sulle mie labbra.
Giu: la piastra è calda!
Annuncia.
M: bene, fate voi o io?
Giu: faccio io
Si mette dietro di me e inizia a spazzolarmi i capelli.
Dopo circa 25 minuti abbiamo finito.
Alla fine anche loro si sono fatte la piastra.
Giu: che ore sono?
Prendo in telefono e controllo.
M: le 15;15
Ga: dobbiamo correre
M: andiamo!
Prendono le loro borse, salutiamo al volo i miei ed usciamo di casa.
Iniziamo a correre ridendo a crepa pelle.
Arriviamo in fermata e la navetta è già lì ad aspettare di partire.
Entriamo e ci sediamo negli ultimi posti.
La navetta parte dopo pochi minuti e, passata un'altra decina di minuti, arriviamo al campetto.
Entriamo e ci sediamo sui soliti spalti.
Gaia scende e saluta Lele che è venuto ad accoglierci visto che siamo in anticipo.
Sono le 15;50.
Manca poco.
M: Lele, ma la squadra avversaria sta tutta nello spogliatoio?
Mi guarda confuso per un'attimo e poi sembra capire.
L: lui è lì sopra a parlare con una ragazza bionda
Dice indicando gli spalti dell'altra volta.
Alzo gli occhi.
Eccolo, sta parlando con la bionda dell'altra volta: Aurora.
Che urto.
Stringo i pugni cercando di contenere la rabbia ed il nervoso.
M: cos'ha lei che io non ho?
Chiedo quasi piangendo alle mie amiche.
Giu: oh mio Dio! No, dai! Niente, anzi! Sei bellissima!
Ga: infatti, ne troverai uno migliore
M: ma io non voglio uno migliore
Lele mi guarda come se avessi detto una frase da un milione di dollari.
L: ma quante volte ci hai parlato?
Sbuffo e lo guardo male.
M: c'è una storia dietro che tu nemmeno immagini, quindi taci!
Dico vado verso lo spogliatoio della sua squadra.
L: ma dove va?
Lo sento dire.
Giu-Ga: da Simone
Mi conosco così bene quelle due!
Entro spalancando la porta e mi guardano tutti come pietrificati.
Poi riattivano il cervello e si vestono in imbarazzo, ma non parlano.
Sanno chi sono.
T: Marta? Che ci fai qui?
M: cerco Simone
T: Simone? Non avete litigato?
M: sì, abbiamo litigato, ma ho bisogno del mio migliore amico, ok!?
T: ehm... ok, è in bagno, ti conviene aspettarlo fuori
M: no, lo aspetterò proprio qui
Dico sedendomi sulla sua panchina.
Accenna una risata scuotendo la testa e si mette la maglia che fin'ora aveva tenuto in mano.
X: ma rimani qui?
M: problemi?
X: in realtà sì
M: mi interessa? In realtà no!
Dico con strafottenza.
X: ok, ma sta calma!
T: non-
M: zitto te!
Dico a Tommy.
Calma?
Calma?
Calma?
Mi ha detto di stare calma!?
Mi sto innervosendo!
M: non provare più a dirmi cosa faro o-
S: Marta?
Mi giro e vedo Simone.
In un attimo la rabbia svanisce.
Ho bisogno di parlare con lui ed ho meno di 5 minuti.
M: ti devo parlare
T: devo giocare
Prendo il telefono e controllo l'ora.
M: 3 minuti?
Lo prego.
S: va bene, ma andiamo fuori
Sorrido ed esco lanciando uno sguardaccio al tipo di prima.
S: allora? Cosa vuoi dirmi?
M:
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Eiii
Sto cercando di riattivarmi.
Sto scrivendo il più possibile, per favore, capitemi... È complicato!❤
Ma insomma, cosa vorrà dire Marta al nostro Simoncino? ❤

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