Marta pov's
Che cogliona che sono stata!
Ci penso dopo.
Ora la matematica mi chiama.
Entra la prof in classe e ci consegna i fogli.
Dopo, suggerimenti vari, A, B, C, qualche 3 e qualche 4 consegno il foglio.
Mi risiedo al mio banco e prendo il libro della materia successiva: francese.
Ho un rapporto strano con questa materia, ok, sarò sincera. Lo odio.
Non che non riesca a ricordarlo, anzi è molto semplice da quel punto di vista, ma non so... non è per me...
Meglio mettere da parte i miei problemi col francese ed ascoltare la prof che lo spiega.
Le ore passano ed è ricreazione.
Mi alzo dalla mia sedia e vado al solito posto.
Giu: sembri uscita da un horror!
Dice ridendo, rido anch'io.
M: lo so, lasciamo stare la sveglia mi è saltata, ha suonato alle 7;30!
Ga: alle 7;30! Io sarei entrata a seconda
M: non posso entrare a seconda senza i miei che mi accompagnano
Giu: non erano a casa?
M: no, effettivamente non so dove siano
Ga: chiamali, no?
M: come li chiamo?
Ga: vai in bagno
M: così se mi beccano mi prendono anche il telefono, non ci tengo, grazie!
Ga: fa come vuoi
Finisco di mangiare i biscotti, vado al cestino e butto l'involucro.
Torno dagli altri.
Ga: ma Valerio ancora non si fa sentire? Ricordi che oggi c'è la partita?
M: sì che lo ricordo... e no, Valerio ancora non si fa sentire, oggi magari ci parlo e chiarisco la situazione con lui
Giu: vai così a parlarci?
Annuisco.
Ga: no no! Sei vestita bene, il problema sono i capelli e la faccia
Le guardo cercando di trattenere una risata.
M: ragazze, vi prego! Devo parlarci, mica sposarlo!
Ga: almeno la piastra!
Giu: un po' di mascara?
Effettivamente oggi il mio lato esteriore è curato quasi zero.
M: anche se fosse, ma quando?
Giu: oggi la partita inizia più tardi, c'è la navetta delle 15;30
M: e a che ora inizia la partita?
Ga: alle 16;00
M: ok
Non sono molto aggiornata sulla partita perchè l'altro ieri ho litigato con Simone, già, non ci parliamo da 2 giorni.
È la prima volta che non ci parliamo per così tanto tempo.
Non è a scuola, credo andrà direttamente alla partita di oggi pomeriggio...
Sono comunque preoccupata, anche se l'orgoglio è più forte a volte... tipo ora...
Soprattutto quando non sono io quella che ha sbagliato!
Vi spiego meglio.
Gli ho parlato di Valerio, di tutta la situazione e del "piano" con Tommaso.
Invece di aiutarmi a risolvere ha iniziato a fare il matto, ad urlare quanto avessi fatto una cavolata e a giudicarmi, lì mi sono arrabbiata, ora è compito suo sistemare la situazione, di certo non il mio!
Giu: appena usciamo venite da me?
M: no, venite da me così vedo i miei che fine hanno fatto
Ga: ma vai a chiamarli in bagno!
M: se mi beccano è un casino!
Ga: non ti beccano! Io lo faccio praticamente ogni giorno!
Sospiro pensierosa.
M: uff... ok, vado
Mi accuccio dietro alla sedia per prendere il telefono.
Lo nascondo nella manica e mi dirigo verso la prof per chiederle di andare in bagno, lei annuisce distratta ed io vado.
Mi nascondo e lo prendo.
Invio dei messaggi, prima a mamma e poi a papà.
"Dove siete?"
"Tutto ok?"
"Siete da nonna?"
"A casa?"
"Perchè non c'eravate stamattina?"
"Dove eravate?"
"Oggi dovrebbero venire Giulia e Gaia a casa! Voi ci siete?"
"È successo qualcosa?"
"Mi devo preoccupare?"
"Già lo sono, non poco..."
"Mi potreste almeno rispondere??"
Mi infastidisce il fatto che i messaggi non arrivano nemmeno a destinazione!
Basta, li chiamo!
Prima mamma.
Squilla!
Mm: Marta?
M: ma quindi sei viva!
Mm: tutto ok? Non sei a scuola?
M: sì, sono a scuola! Tu e papà piuttosto! Si può sapere dove siete!?
Mm: siamo a casa
M: a casa? Ma se stamattina non c'eravate!
Mm: stamattina
M: no, ma sei seria?
Sbuffo e sento suonare la campanella.
Devo tornare in classe.
M: ok mamma, devo andare, dopo vengono a casa Giulia e Gaia, poi andremo alla partita
Mm: ehm... va bene, a dopo
M: a dopo
Finita la grande lista di "ciao" per chiudere la chiamata riattacco.
Nascondo il telefono nella manica e torno di corsa in classe.
Hanno chiuso la porta! Fuck!
Sbuffo ed apro consapevole e pronta a subirmi la predica della prof.
Entro e noto di non aver mai visto la persona seduto alla cattedra.
M: buongiorno
Dico andando al mio banco camminando velocemente.
E lei chi è?
É giovane, sembra abbia massimo 35 anni.
Ma dov'è la prof di matematica?
Inizia a parlare e scopro che la nostra solita prof di matematica è in maternità.
Sorrido inconsapevolmente, odiavo la vecchia prof, in più lei sembra molto simpatica!
Grazie Dio!
----
Le ore da passare in questo inferno passano in fretta e la campanella suona.
Giu: quindi veniamo da te?
M: sì, così usiamo anche la mia piastra
Giu-Giu: ok, andiamo
Ci dirigiamo verso casa mia.
Giu: ma alla fine con Simone ci hai parlato?
M: no, è lui che deve parlare con me! La colpa è la sua!
Ga: non ha tutti i torti
Mi giro verso di lei e la guardo perplessa.
M: non ha tutti i torti?
Ga: ma non Simone! Parlo di te
M: ah ok...
Continuiamo a camminare e qualcuno passa correndo dando una botta a Gaia facendola quasi cadere.
Ga: COGLIONE!
Gli urla dopo aver ripreso equilibro.
Ga: ma guarda te questo!
Giu: è stato divertente
Ridacchia, Gaia le tira un'occhiataccia e lei torna seria.
Dopo poco arriviamo a casa mia, entriamo, salutiamo i miei, mangiamo e poi dritte nella mia camera!
Ga: ma cosa dirai a Valerio dopo averlo preso in disparte?
OH DIO! Non ci avevo pensato...
Cosa gli dirò?
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Eii❤
Questo capitolo lo avevo pronto da ieri sera, ma era troppo tardi per postare, quindi ve li metto oggi.❤
Marta, Marta!
Che gli dirà?
Prossimo capitolo!❤
STAI LEGGENDO
Scusa
FanfictionDue ragazzi, tra loro sconosciuti. Caratteri uguali ma diversi, si amano ma si odiano. Si incontreranno un giorno o forse più di uno, ma già dalla prima volta qualcosa scoccherà... forse una scintilla? Fraintendimenti, litigi, discorsi, sguardi, bac...