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La sveglia suona e io ormai come ogni giorno mi alzo e compio la mia solita routine, colazione, lavo i denti e poi mi vesto con un pantalone della tuta largo nero con la stampa di un drago rosso e una felpa corta, anch'essa nera con delle stampe sulle maniche; afferro lo zaino ed esco, cammino con le cuffiette nelle orecchie, non mi sono svegliata tanto bene oggi e non so perché ma ho una strana sensazione addosso, cerco di distrarmi da questi pensieri ed entro nell'edificio, vado verso l'armadietto con ancora le cuffie nelle orecchie, la stessa sensazione si ripresenta solo più amplificata e mentre sistemo i libri sento un tocco sulla spalla, subito mi giro impaurita

-Buongiorno Peter-lo saluto sorridendogli, quando mi rendo conto che è il mio migliore amico

-Buongiorno-dice a bassa voce anche lui sorridendomi e avvicinandomisi, mi rigiro di spalle per finire di mettere i libri nell'armadietto, sento due braccia avvolgermi la vita, sussulto appena ma poi mi stringo a lui rilassandomi e scacciando, per un attimo, i pensieri negativi

-Come siamo affettuosi oggi, che c'è sei di buon umore?-chiedo stringendogli le mani e girandomi verso di lui trovando il suo viso molto, anzi, troppo, vicino al mio, tanto da sentire il suo respiro infrangersi sul mio viso

-Ma guardate, pecora Parker ha trovato la fidanzatina- sghignazza Flash alle nostre spalle, Peter alza gli occhi al cielo e insieme ci allontaniamo da lui, quella sensazione è tornata ed ora è più forte che mai

-Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua Smith, ora una troia come te si fa anche gli sfigati?-mi fermo di botto facendo stoppare anche Peter, che aveva stranamente la mano nella mia -Quanto ti ha dovuto pagare uno come Parker per avere una sgualdrina come te?- non ci vedo più dalla rabbia e vado verso Flash

-Cos'hai detto?- chiedo a pochi centimetri dal suo volto nera dalla rabbia

-Oh adesso siamo anche sorde? Va bene dolcezza lo ripeterò in modo che tu lo capisca, ti scopi anche gli sfigati come pecora Park..- ma non fa in tempo a finire la frase che gli sferro uno schiaffo in piena faccia

-Tu brutta troia come hai osato!- e dicendo così mi sbatte verso gli armadietti con una mano sul collo stringendo sempre più forte, vedo Peter correre verso di me rabbioso e atterra Flesh con un pugno ben assestato, il suo braccio mi stringe la vita tirandomi su ed usciamo di fuori.

Ci fermiamo sotto un albero dove Peter mi rimette con i piedi per terra, inizio a tossire leggermente, appoggio la schiena al tronco e scivolo fino a raggiungere terra, Peter si china davanti a me e tira fuori una bottiglietta d'acqua porgendomela

-Bevi...mi dispiace molto è solo colpa mia- dice abbassando la testa e passando una mano tra i capelli scompigliandoli, io appoggio una mano sul suo bicipite stringendolo appena e lui alza gli occhi

-Non è colpa tua, è solo colpa di Flesh che è un coglione colossale- dico guardandolo negli occhi, mi fermo a pensare e vorrei solo che io e Peter ci trovassimo in un luogo tranquillo, solo io e lui senza nessuno che faccia il cretino e ci prenda in giro, tiro un sospiro e chiudo gli occhi per un secondo ma quando li riapro trovo tutto un altro scenario davanti a me, vedo una piccola spiaggia deserta e ci siamo solo io e Peter

-Peter...-dico alzandomi e lui insieme a me, ci guardiamo in torno

-C-come si siamo f-finiti qui?- mi guarda con gli occhi sgranati

-I-io non lo so ho solo pensato a.. a un posto tranquillo lontano da tutti..-

-Cioè ferma, quindi noi siamo qui perché tu volevi essere qui?-mi chiede guardandomi ancora più stupito

-Io io io non lo so, non so come sia potuto succedere, o mio Dio..- dico iniziando ad andare nel panico più totale, mi accascio a terra e cerco di fare respiri regolari ma non ci riesco, mi porto le mani tra i capelli e li tiro

Peter Parker|| Il mare nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora