25

1.1K 40 6
                                    

Pov Peter

Mi sveglio di soprassalto in una cella con tre uomini truccati in modo strambo

-Dove sono?- chiedo stordito

-Struttura di detenzione municipale- mi risponde quello con il petto colorato

-Ti hanno trovato svenuto al deposito dei treni- sta volta parla quello con il capello con sopra un fiore

-E noi ti abbiamo dato la maglietta perché sembravi infreddolito- ed infine quello con il capello con le corna

-Grazie siete gentili, parlate bene la mia lingua- chiedo stupito

-Benvenuto in Olanda- mi alzo di fretta anche se rischio di cadere per la gamba ferita

-Vi saluto, guardia!- urlo mentre i tre parlano, allungo la mano e spezzo il lucchetto non posso perdere tempo, esco di fretta correndo, infilo la maglia datami e mi ritrovo in una piazzetta con diverse bancarelle

-Mi scusi signore potrebbe prestarmi il telefono?- me lo porge, penso e chiamo immediatamente il primo numero che mi viene in mente

-Ho combinato un casino mi serve un passaggio...dove sono?- mi giro verso l'uomo -Dove siamo?- chiedo ma non capisco ciò che dice quindi gli chiedo di dirlo nel telefono, attacco e restituisco il telefono andandomene, arrivo ad un campo di tulipani e vedo un jet della Stark Industries atterrare davanti a me, esce Happy preoccupato

-Peter stai bene?- chiede Happy avvicinandosi

-Happy sei tu?- chiedo avvicinandomi anche io zoppicante

-Certo chi vuoi che sia-

-Fermo! Dimmi una cosa che sai solo tu- dico facendo un passo indietro

-Quando siamo andati in Germania ricordi quel film in camera? Non c'era il titolo ma dal prezzo ho capito che era un film per adulti...-

-Va bene va bene sei tu sei tu- dico avvicinandomi zoppicando ed abbracciandolo forte

-Devi dirmi cosa sta succedendo- dice con tono preoccupato, saliamo le poche scale ed entriamo, mi siedo mentre Happy va a prendere ago e filo per ricucirmi, fa male e molto ma penso che la cosa che mi faccia più male è sapere di aver fallito e aver messo in pericolo le persone a cui tengo

-Ai-

-Non sei super forte?-

-Fa male lo stesso, Happy fai piano, o mio Dio!- urlo alzandomi in piedi e sbattendo un pugno

-Calmo-

-Non dirmi di stare calmo come faccio quando ho fatto un mega casino, mi sono fidato di Beck così gli ho dato l'unica cosa che il Sig. Stark mi aveva affidato ed ora ucciderà i miei amici e mezza Europa, quindi ti prego non dirmi di stare calmo- dico urlando -S-scusa Happy se ho alzato la voce-

-Peter, non penso che Tony ti abbia affidato due delle cose più importanti per lui, gli occhiali e sua figlia, senza la certezza che tu le avresti protette, non l'avrebbe mai fatto, Tony cambia idea su molte cose, ma non ha mai cambiato idea su di te, ora i tuoi amici sono in pericolo, la tua tecnologia è sparita, che pensi di fare?- non ho mai visto Happy così serio

-Gli farò il culo-

-No intendo ora concretamente-

-Dobbiamo trovarli, sicuramente tiene sotto controllo il mio telefono dammi il tuo- me lo passa ed inserisco la password che è "password" solo Happy può mettere una password del genere -Sono a Londra mi serve un costume- pigia un tasto e la porta dietro di me si apre rivelando una cabina tecnologica in grado di riprodurre i costumi, mi metto subito a lavoro e poco dopo partiamo, Back sto arrivando.

Peter Parker|| Il mare nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora