Peter Parker|| Il mare nei tuoi occhi

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La sveglia suona come ormai ogni giorno e io svogliatamente mi alzo dal letto, fortuna che oggi è sabato e domani non c'è scuola; mi infilo un leggins grigio, una felpa blu con lo stemma della scuola rubata a Peter qualche giorno fa e un paio di scarpe della Nike, afferro lo zaino e scendo di sotto facendo attenzione a non inciampare sugli scalini, finalmente, facendo attenzione a non cadere, arrivo in cucina mi siedo al tavolo appoggiando la testa sulle braccia

-Buongiorno bella addormentata ti ho preparato la colazione- mi dice mio padre appoggiandomi un piatto stracolmo di bacon e uova davanti alla faccia, afferro la forchetta ed inizio a mangiare

-Sei il miglior papà del mondo- dico mandando giù l'ultimo boccone, gli lascio un bacio sulla guancia e mi incammino verso la scuola con le cuffiette nelle orecchie che emettono la canzone di Rihanna, Umbrella, amo questa canzone riesce sempre a mettermi di buon umore e farmi sorridere.

Lentamente arrivo a scuola ed apro il mio armadietto poggiandoci i libri e lo zaino, sfilo le cuffiette, poggio il telefono nella tasca dello zaino portando poi le maniche della felpa fino alle dita, per riscaldarle un pò, vado verso la classe anche se è ancora presto e mancano dieci minuti, quando entro vedo Peter intento a ripassare delle formule matematiche, mi avvicino a lui, mi siedo sulle sue gambe e appoggio la testa nell'incavo del suo collo lasciandoci un tenero bacio 

-Buongiorno- dico con un filo di voce

-Buongiorno anche a te piccola, dormito bene?- mi chiede accarezzandomi un fianco, io annuisco sulla sua spalla ancora mezza addormentata, allungo le mani verso il suo braccio e una volta afferrato lo tiro a me stringendolo appena con le mani ancora coperte dalla felpa, Peter mi lascia un bacio sulla fronte e sorride mentre mi accarezza i capelli

-Oh, oh ma chi abbiamo qui, pecora Parker e la sua troietta? Cosa siete ora la coppietta dell'anno? Lo sfigato e la puttana?- dice entrando Flash con quella sua solita arroganza, io già non lo sopporto normalmente, figuriamoci di prima mattina, mentre sono ancora mezza addormentata, tra le braccia del mio ragazzo e vorrei solo la pace più assoluta mentre sono dentro al mio letto, possibilmente con Peter, vedo quest'ultimo diventare rosso dalla rabbia e poco prima che parli lo precedo

-Vaffanculo Flash- dico stringendo maggiormente il braccio del mio fidanzato riparandomi dal freddo e cercando di farlo calmare

-Cos'hai detto?!- chiede Flash a denti stretti, sbuffo ed alzo la testa dalla spalla di Peter

-Sei diventato sordo per caso? Su dai sparisci faccia da culo va a infastidire qualcun' altro- dico poco prima che entri il professore, sia Flash che Peter hanno un' espressione sbalordita e mi guardano allibiti, mi metto a sedere vicino a Peter e appoggio la testa sulle braccia, dopo poco lo sento avvicinarsi al mio orecchio

-Sei stata mitica amore- dice prima di tornare a seguire la lezione, sorrido quando mi rendo conto di come mi abbia chiamata "Amore" e in quel momento mi sento felice ed orgogliosa di avere un ragazzo come lui.

***

La scuola fortunatamente è finita, ci hanno comunicato che tra una settimana partiremo per una gita in Europa e sono felicissima, mi ci vuole proprio una bella vacanza.

Arrivo in camera, mi butto sul letto chiudendo gli occhi, sta sera c'è la festa in mio onore e voglio essere bella sveglia visto che so che queste feste durano fino a tarda notte, afferro il telefono, metto la sveglia per le sei e mi addormento stringendo il cuscino.

Sento la sveglia suonare e decido di alzarmi mi stiracchio per qualche minuto alzandomi, ora mi sento veramente riposata; esco dalla mia camera per cercare Nat e Wanda ho bisogno del loro aiuto per sta sera, fortunatamente le trovo subito in salotto a guardare la tv mi posiziono davanti a loro, alzano gli occhi su di me ed inizio a parlare