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*Attenzione, sono presenti scene da bollino rosso, segnalerò dove inizieranno🔴*

Pov Peter
Sono le due di pomeriggio e sono a casa di Ned a costruire la morte nera della lego, oggi non c'è scuola essendo domenica e possiamo rilassarci

-Amico quindi come è andata con Sharon?- mi chiede Ned dandomi una gomitata, io lo guardo e mi appoggio al letto con gli occhi sognanti

-È andata benissimo amico, abbiamo passato una serata fantastica gli ho confessato ciò che provo per lei e lei ricambia, poi ci siamo baciati, Dio ogni volta che la bacio sento una sensazione fantastica allo stomaco, ci stiamo frequentando e le ho vinto un peluche di Stitch, il suo preferito- dico guardandolo

-Amico mio sei proprio cotto di lei-

-Ned io credo di amarla- dico grattandomi la nuca e tornando a costruire la morte nera.
***
-Buongiorno piccola- dico dandole un bacio sulla fronte e sorridendo, da quell'uscita sono passate due settimane e devo dire che sono state le migliori di sempre, siamo usciti quasi tutti i giorni e avvolte l'ho portata a fare dei giri con la tuta da Spider-man

-Ei Pete quindi oggi studiamo insieme?- mi chiede giocando con le ciocche finali dei miei capelli mentre sorride

-Certo appena usciti da scuola andiamo a casa mia- le sussurro all'orecchio stingendola di più a me

-Allora a dopo Sig. Parker-

-A dopo Sig.na. Stark- dico lasciandole un bacio sotto l'orecchio e andandomene in classe

Pov Sharon
-MJ sono agitatissima oggi vado a casa di Peter per la prima volta dopo esserci iniziati a frequentare in quel modo e saremo da soli perché May è a lavoro- dico alla mia migliore amica mordicchiandomi un unghia per non farmi prendere dal panico

-U u u la cosa si fa interessante- mi dice sorridendo maliziosamente e dandomi una gomitata

Suona la campanella segno che per oggi la scuola è finita, raccolgo i miei libri e vado verso l'armadietto, mi raggiunge anche Peter e con un braccio intorno alle spalle ci dirigiamo verso casa sua, l'ansia di poco fa è sparita ed è stata sostituita dalla felicità, Peter estrae le chiavi dalla tasca dei pantaloni e apre la porta di casa, entriamo andando direttamente in camera sua, lanciamo gli zaini per terra mentre Peter si lancia letteralmente a pancia in giù sul letto, io rido e poco dopo mi sdraio sopra la sua schiena abbracciandolo sia con le braccia sia con le gambe

-Sembri un koala- borbotta Peter con la faccia schiacciata sul materasso, io gli tirò uno schiaffo leggero sulla schiena rido e porto le mani sul retro del suo collo facendogli dei grattini

-Se continui così va a finire che mi addormento-dice ridacchiando -Dai studiamo che prima facciamo, prima ce li togliamo e prima abbiamo tempo per noi- si alza a sedere e una volta averlo liberato dal mio abbraccio, si va a sedere sulla sedia della scrivania; iniziamo a fare i compiti io sul letto sdraiata a pancia in giù e lui sulla scrivania, facciamo prima inglese, poi chimica ed in fine fisica, impieghiamo due ore per fare i compiti e io sono all'ultimo problema, sono già cinque volte che lo leggo ma non capisco cosa chieda o come si faccia, lancio uno sbuffo al quanto frustrato

-Che succede?- chiede Peter girandosi con una penna tra le labbra

-Non lo capisco-dico indicando il problema presente sul mio libro

-Fammi vedere- mi alzo e mi siedo sulle sue gambe mostrandogli il motivo della mia perdita di pazienza, lo guarda attentamente mentre legge le righe e appunta qualcosa su un foglio, con la penna ancora tra le labbra, in questo momento è così dannatamente sexy, mi mordo il labbro facendo questi pensieri

Peter Parker|| Il mare nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora