Capitolo 9: sotto agli occhi della Luna

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《Caspita Sin, sei cresciuto parecchio...》
Max si mise una forchettata di polpettone in bocca, sorridendo con le labbra strette, al ragazzo seduto proprio davanti a sé.

Sin arrossì leggermente per l'osservazione dell'uomo, sentendosi tutti quegli occhi puntati addosso. Tutti, tranne quelli di Ash ed Eiji che non smettevano un secondo di fissarsi a vicenda. Ogni piccolo movimento di uno, veniva seguito dalle pupille curiose dell'altro.

《E tu Eiji, ho sentito dire che adesso sei un fotografo affermato nel tuo paese! Ho sempre amato la fotografia... cosa ti ispira di più per prendere in mano l'obbiettivo e scattare?》chiese curiosa Jessica, sorseggiando il suo vino rosso all'interno del calice di vetro che teneva fra le dita.
Il ragazzo cambiò subito espressione, quasi come se fosse stato scosso da un terremoto improvviso. Gli occhi scuri del giapponese si staccarono da quelli della lince, anche se a malincuore, posandoli poi sul volto della donna.《S-sì, diciamo che le mie fotografie hanno impressionato diversi critici e... alla fine ho fatto il giro di tutti i musei giapponesi presenti sull'isola... tanto da riuscire ad arrivare fino a qui, a New York... di solito vengo sorpreso dall'ispirazione quando meno me l'aspetto, ho fotografato diversi momenti quotidiani principi della mia giornata tipo, non appena esco di casa. La mostra che si terrà la prossima settimana, si baserà proprio su quegli attimi che caratterizzano la mia vita...》lo sguardo del ragazzo si andò a posare sul suo piatto di ceramica bianco, quasi del tutto vuoto. Le se guance si colorarono di un rosa pallido, mentre gli angoli della sua bocca si alzarono verso l'alto, sorridendo timidamente. Ash non aveva smesso di guardarlo per neanche un secondo, e quel suo viso così gentile, gli aveva fatto perdere qualche battito.

《Ah ragazzi... che mangiata... ma adesso, è tempo di sparecchiare. Sin, Michael, date una mano a Jessica con le stoviglie. Io e i ragazzi dobbiamo fare una bella chiacchierata in famiglia. Andiamo a prendere una boccata d'aria fresca in giardino, forza.》Max si alzò dalla sedia su cui stava, facendo segno ai due di seguirlo. Ash ed Eiji in silenzio, si alzarono anche loro da tavola, con lo sguardo puntato sulla figura del più grande, incerti su ciò che l'uomo avesse intenzione di fare.

Oltrepassata la porta scorrevole del soggiorno, tutti e tre arrivarono al giardino ben curato della casa. Poi, Max si fermò davanti ai corpi esili dei due giovani.《Ash, Eiji... ho capito perfettamente come vi sentite e... rivedervi dopo così tanto tempo, è una forte sensazione che comprendo a pieno. Per questo vi volevo lasciare un po' di tempo per parlare in intimità, avete ben due anni di amicizia da recuperare. Cercherò di tenere impegnati gli altri, così da non disturbarvi. Ok?》l'uomo appoggiò una mano sulla spalla della lince, sorridendo compiaciuto ad entrambi, quasi come se volesse incoraggiare i due a riprendere ciò che avevano interrotto qualche anno prima. Poi, decise di lasciarli da soli, ritornando nel salotto di casa.

Ad un tratto, un silenzio angosciante s'intromise fra i due ragazzi.

Il cielo era pieno di stelle quella sera, mentre la Luna illuminava fiocamente i contorni dei corpi di entrambi.《Come stai..?》ad un certo punto, la voce esile di Eiji spezzò quel silenzio assordante. Ash sorrise, appoggiando la schiena al muro di mattoni della casa, lasciando per qualche istante le due stampelle che lo aiutavano a restare in piedi.《Sto bene... ma adesso che sei qui... Eiji, io... mi dispiace di averti abbandonato... io non avrei mai- ah...》il biondo si fermò per qualche istante, stringendo le mani in due pugni ben saldi, ricordando quel momento in cui il sangue iniziò a colare dal suo addome, sporcando quella lettera che Eiji aveva scritto per lui.《Quel giorno, mentre avevo una ferita aperta sulla mia pelle, se ne stava aprendo un'altra nel mio cuore... non avrei mai voluto lasciarti andare, avrei fatto qualsiasi cosa pur di tornare da te ma-》le parole della lince vennero interrotte subito dal corpo di Eiji, che si andò ad aggrappare bisognoso, a quello del biondo.《Non è colpa tua, Ash. Tu non mi hai abbandonato, sei stato sempre nei miei pensieri per tutto questo tempo. Non ho mai smesso di pensare a te, ho sempre sperato che tu stessi bene ma la mia promessa di proteggerti, non l'ho potuta mantenere... e per questo mi dispiace molto... se fossi rimasto qui, a questo punto, quelle stampelle non ti servirebbero adesso... avrei dovuto preoccuparmi di più di te, e non della fotografia...》

I will always be on your side ~ Banana Fish Fanfiction - Happy EndingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora