≪È davvero bravo il tuo amico, sai?≫ Lao si era fermato a guardare la stessa fotografia che stava contemplando Sin, prima di accorgersi dell'arrivo di suo fratello.
≪Che ci fai ancora-≫ gli occhi di Sin erano spalancati, increduli per quello che stavano vedendo.
≪Vivo? Beh, questo lo dovresti chiedere a Yut. Ah ah ah, incredibile... è da tanto tempo che aspetto questo momento.≫ sul volto di Lao si formò uno strano ghigno malefico che mise i brividi al più giovane. ≪Come facevi a sapere dove eravamo..?≫ chiese dubbioso, Sin. ≪Yut mi ha raccontato tutto: so di te, di Eiji e di... Ash. Sapevo di non averlo colpito nel punto giusto ma non pensavo sarebbe sopravvissuto. Devo ammettere che il ragazzo ha una capacità di sopravvivenza straordinaria... o forse è solo fortuna la sua...≫ gli occhi scuri di Lao, tornarono sulla fotografia, continuando a sorridere in modo sinistro.
≪Che cosa vuoi da noi?≫ ringhiò Sin, avvicinandosi di qualche centimetro al viso del più grande. ≪Ah... fratellino, sono solo venuto qui per chiederti di tornare da me. Adesso sono io il capo, tu non avevi e non hai tutt'ora, la stoffa adatta per guidare la mafia cinese newyorchese, ma averti come braccio destro, non mi dispiacerebbe. Per questo, sono tornato per darti una seconda possibilità.≫ gli angoli della bocca di Lao si alzarono verso l'alto, fino quasi arrivare a toccargli le orecchie. Sin indietreggiò subito. ≪Scordatelo, non voglio più vivere quella vita... ora voglio solo essere libero e felice, e questo è ciò che voglio anche per gli altri.≫ lo sguardo di Sin ritornò sulla fotografia. Lao sogghignò, quasi divertito per le parole che il fratello aveva appena fatto uscire dalla sua bocca. ≪Ti sei rammollito o sbaglio? Sembri una ragazzina adesso. Stare con Eiji ti ha reso un pappamolla...≫ non appena Sin sentì quelle parole così pungenti e fastidiose pronunciate dalla lingua perfida del ragazzo, una scossa elettrica percorse tutta la sua schiena fino ad arrivare alla sua nuca. ≪Ritira subito tutto quello che hai appena detto.≫ con le mani, il più giovane afferrò il colletto della camicia bianca dell'altro, iniziandolo a guardare con occhi rabbiosi. ≪Ehy, vacci piano, questo è il mio completo buono per le occasioni speciali, non voglio che si rovini-≫ scherzò nuovamente, Lao. ≪Ritira subito quello che hai detto su Eiji oppure io...≫ ringhiò nuovamente Sin, stringendo ancora di più la presa al colletto del fratello. ≪Oppure tu, cosa..? Pensi davvero di poterla fare franca? Da quando te ne sei andato, non ho fatto altro se non crescere e diventare sempre più forte in questa città...≫ gli occhi di Lao si andarono a posare su uno dei suoi scagnozzi posti in fondo alla stanza, mentre gli altri tre erano immischiati fra la folla, veglianti sulla figura del proprio boss. Ad un certo punto, la gente che stava osservando gli scatti presenti nella sala del primo piano, si iniziò ad insospettire, notando i due ragazzi muoversi e agire in modo strano. ≪Smettila Sin, se continui a fare il ragazzino ribelle, la gente inizierà ad agitarsi... e per te saranno guai...≫ sussurrò Lao, con un sorriso strafottente stampato sul volto, toccando la pistola che portava sotto la camicia bianca del suo completo. Sin, con espressione accigliata, decise di lasciare la presa, ritornando a guardare un punto indefinito nella fotografia posta davanti ai suoi occhi. ≪Che intenzioni hai?≫ chiese infastidito, il più giovane. ≪Vedi, Yut vuole uccidere Ash e, beh anche io non sono da meno...≫ ribatté Lao, sistemandosi la camicia leggermente sgualcita. ≪Perchè..?≫ chiese Sin, stringendo i pugni lungo i fianchi. ≪Vedi Sin, la vita ti insegna a cadere e a rialzarti. Io sono caduto parecchie volte e mi sono sempre rialzato ma grazie ad Ash, sono stato torturato, picchiato a sangue, ridotto in fin di vita. È tutto grazie a quel bastardo se adesso ho questa...≫ Lao interruppe il suo discorso indicandosi il viso, proprio dove c'era in bella vista una cicatrice importante lasciatagli da uno dei suoi aguzzini mandati da Yut qualche anno prima. ≪Inoltre, ho fatto un patto con Yut: una volta ucciso Ash, Yut lascerà per sempre il continente americano. Non so dove andrà, ma a me basta sapere che sia lontano da qui.≫ l'espressione di Lao si fece cupa, quel sorriso provocatorio che teneva sempre in bella mostra, ad un tratto era svanito nel nulla. ≪Se ci tieni tanto a cacciare Yut, fallo e basta... ora sei il capo della mafia cinese, perchè hai bisogno di uccidere Ash? Lui non c'entra niente con la tua sofferenza... sei stato tu a pugnalarlo, forse dovrebbe essere Ash stesso a volerti morto.≫ le pupille scure di Sin rimasero fisse su quelle del fratello, guardandolo con rancore e rabbia. Lao rimase in silenzio. ≪Dovrai passare sul mio cadavere, prima di arrivare ad Ash.≫ Sin sussurrò all'orecchio del fratello questa frase con tono di voce freddo e tagliente, quasi come se stesse cercando di pugnalarlo con delle semplici parole. ≪Shorter non avrebbe mai voluto tutto questo... ma ricordati che un vero capo, deve sapere quando è il momento di tenere a bada le proprie emozioni e dimostrare maturità davanti ai suoi seguaci, e non come stai facendo tu. Tu vuoi ucciderlo solo perchè ti sei sentito umiliato, quando invece quello che dovrebbe pagare, è diventato un tuo socio adesso. E mi riferisco a Yut.≫ il più giovane si appoggiò con una mano sulla spalla del fratello maggiore. ≪Ricorda, Lao... a volte bisogna agire con la testa e non con il cuore...≫ il più grande rimase impietrito dalle parole del fratello minore.
Con una pacca sulla spalla, Sin lasciò da solo l'altro, in mezzo a quella miriade di gente che continuava a tenere il naso all'insù, ammaliata da quelle gigantesche fotografie. Lao non ebbe abbastanza fiato per controbattere, il cuore gli stava battendo all'impazzata. Aveva gli occhi rossi, colmi di rabbia e di rancore per ciò che le sue orecchie avevano appena sentito.
≪Capo, il signor Okumura si sta dirigendo verso questa stanza.≫ uno degli scagnozzi di Lao si avvicinò al ragazzo, avvisandolo. ≪Andiamo...≫ con un gesto veloce della testa, il capo della mafia cinese, fece radunare tutti i suoi scagnozzi che l'avevano seguito fin lì per uscire dall'edificio. I cinque uomini in abito scuro quindi, si diressero verso le scale antincendio per tornare al piano inferiore. Poi, una volta aperta la porta di servizio che dava alla sala principale, degli occhi verdi smeraldo si andarono a posare sulla figura in incognito di Lao. Entrambi si guardarono per qualche secondo in silenzio, mentre tutte le persone presenti al pian terreno dell'edificio, svanivano lentamente in una fitta nebbia bianca: erano rimasti solo Ash e Lao nella stanza. Ad un certo punto, la lince iniziò ad avvicinarsi alla figura di Lao. ≪Tu che ci fai qui...?≫ ringhiò Ash, avvicinandosi prepotentemente alla figura dell'altro. Il ragazzo s'impietrì, quasi come se qualcuno l'avesse congelato sul posto. O forse, era paura quella che stava provando Lao.
Ad un tratto, gli scagnozzi in abito scuro si avvicinarono ad Ash, ma il moro li fermò immediatamente, alzando un palmo verso l'alto. ≪No... non qui...≫ Lao ringhiò qualcosa, continuando a stringere i denti. ≪Non pensavi di rivedermi, non è così?≫ chiese il moro, ridendo leggermente. Ash rimase in silenzio, continuando a fissarlo con quelle due gemme verdi penetranti. Lao si ricompose immediatamente. ≪Dovresti stare attento... spesso le presone che ti stanno vicino, hanno sempre un doppio volto. E spesso lo vieni a scoprire nei peggiori dei modi... sai, sono venuto qui per riprendermi mio fratello, ora io e lui lavoriamo insieme un'altra volta. Forse dovresti guardarti le spalle, amico.≫ con un ghigno malizioso, Lao si appoggiò con una mano sulla spalla di Ash. La lince rimase in silenzio ad ascoltare l'altro. ≪È impossibile, Sin mi ha promesso che-≫
≪Che cosa? Io e lui siamo gli eredi della mafia cinese, così ha deciso Shorter. Il destino ci ha fatti rincontrare e sarà così che finirà per te: ucciso da uno dei tuoi amici, di cui ti potevi fidare ciecamente, questo almeno fino a qualche minuto fa.≫ di nuovo, il ghigno di Lao s'insidiò nella mente di Ash. Ad un tratto, la figura di Sin comparve nella stanza, notando subito ciò che stava succedendo nella sala principale. ≪Ash!≫ ad un tratto i due vennero interrotti dalla voce di Sin che, velocemente si avvicinò a loro. ≪Fermo, non ti avvicinare...≫ ringhiò feroce Ash, indietreggiando di qualche passo. Non poteva crederci che il suo amico gli aveva girato nuovamente le spalle, dopo la promessa che si erano fatti. ≪Oh fratellino caro! Eccoti! Vieni, è giunto il momento che io e te parliamo d'affari...≫ Lao si avvicinò al giovane, prendendolo per le spalle. Lo sguardo di Sin era fisso sul volto della lince che, con quelle due gemme smeraldo, stava fulminando la figura del giovane cinese. ≪Come hai potuto... mi avevi promesso che ci avresti aiutato e invece... mi volti le spalle un'altra volta!≫ ringhiò Ash, stringendo i pugni per la rabbia. ≪N-no! Non è così! Ash, aspetta! Ti posso spiegare, io-≫
≪Pensavo di potermi fidare di te, Sin...≫ Ash girò le spalle al giovane, mentre Lao stava guardando la scena in silenzio. ≪Vieni, fratellino. Qui non sei ben accetto a quanto pare.≫ il corpo di Sin venne trascinato senza tanta fatica, verso la macchina scura parcheggiata fuori dal museo che avrebbe dovuto portare Lao alla sua dimora. Il ragazzo non aveva abbastanza fiato per controbattere e così, finì nelle grinfie del fratello maggiore, mentre nella sua testa non c'era nient'altro se non confusione.
Ash rimase in silenzio, ripensando a ciò che era appena successo. Era incredibile che Sin avesse fatto il doppio gioco, un'altra volta. Non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in quella situazione ma purtroppo, aveva ragione Lao: a volte, le persone al tuo fianco hanno una doppia faccia, che mostrano solo nelle situazioni a loro favorevoli. Diventare uno dei capi della mafia cinese avrebbe sicuramente fatto comodo a Sin ma, Ash non se lo sarebbe mai aspettato, dopo tutto quello che avevano passato durante gli anni del Banana Fish.
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I will always be on your side ~ Banana Fish Fanfiction - Happy Ending
FanfictionDopo un anno di coma farmacologico, Ash riesce a sopravvivere all'agguato di Lao. Il biondo poi, viene adottato dalla famiglia di Max e Jessica. Finalmente può vivere una vita normale e senza più rischiare la pelle ogni volta che scende in strada. M...