Capitolo 18: limiti

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Il Sole iniziò a sorgere sulla città.

La luce del giorno, stava iniziando a colorare la maggior parte dei grattacieli di New York, raggiungendo la stanza di Eiji. I corpi seminudi dei due ragazzi, erano ancora sotto quelle lenzuola bianche. Le braccia di Ash erano avvinghiate al corpo di Eiji, mentre il capo del ragazzo moro era appoggiato sul petto del biondo.

Ad un certo punto, una suoneria di un cellulare, iniziò a squillare per tutta la stanza. La lince mugolò infastidita da quel rumore, mentre Eiji era ancora addormentato. Lentamente, il biondo aprì gli occhi, cercando con lo sguardo, quel maledetto cellulare. Non trovandolo, si alzò dal materasso, cercando di non svegliare il moro, ancora adagiato beatamente fra quelle lenzuola candide.

Ash si avvicinò alla giacca scura di Eiji, rovistando all'interno delle sue tasche. Una volta trovato il cellulare, il biondo lesse il nome che c'era scritto sulla schermata dello smartphone. ≪Sin...?≫ sussurrò, ancora assonnato. Poi, il ragazzo prese il cellulare con sé, andando a rispondere alla chiamata nel bagno della stanza. ≪Pronto..?≫ mugolò Ash, chiudendosi la porta alle spalle. ≪Ash... dov'è Eiji..?≫ chiese leggermente preoccupato, Sin. ≪Sta dormendo... che vuoi adesso?≫ chiese irritato, Ash. Sin rimase in silenzio per alcuni secondi. ≪Volevo solo dirvi che... farò il possibile per fermare mio fratello e Yut. Sono riuscito ad ascoltare alcune delle loro conversazioni al telefono e sto cercando di capire quali sono i loro piani... Ash, ti prego... questa volta, ti prometto che non ti deluderò.≫ Sin stava sussurrando, si era chiuso in una delle numerose stanze dell'appartamento lussuoso del fratello, per poter comunicare con gli altri senza che qualcuno lo sentisse. ≪Già, come l'ultima volta...≫ rispose Ash, aggrottando le sopracciglia. ≪Questa volta è diverso Ash, posso rivelarvi i loro piani, così potremo sconfiggere Yut una volta per tutte... ti prego di darmi un'altra possibilità, Ash.≫ il biondo rimase in silenzio, ragionando sul piano di Sin. ≪D'accordo, ma ad una condizione: una volta finita questa storia, voglio che tu tagli i rapporti con tuo fratello.≫ la voce della lince era fredda, quasi tagliente come una lama d'acciaio. Sin rimase in silenzio. Alzò lo sguardo, osservando la stanza in cui si trovava in quel momento. Tutti quei mobili di legno massiccio, oggetti dorati come soprammobili e quel divano color rosso fuoco posto in un angolo della stanza, fecero rabbrividire la pelle di Sin. Sapeva che quei mobili, Lao, li aveva comprati con i soldi facili che faceva ogni settimana grazie al controllo che aveva sui negozi del quartiere cinese newyorchese. ≪D'accordo.≫ la voce di Sin era fredda quanto quella di Ash. E così la chiamata terminò.

Sin ripose in fretta il cellulare nella tasca dei suoi pantaloni, sentendo dei passi avvicinarsi alla stanza dove si trovava in quel momento. ≪Fratellino...≫ ad un certo punto, degli uomini in abito nero, aprirono la porta della stanza, facendo entrare Lao. Il ragazzo più grande, sogghignò guardando il fratello minore con occhi maliziosi. ≪Ho un incarico molto importante per te...≫ Lao si accese una sigaretta, adagiandosi sul divano rosso, appoggiando la sua schiena contro lo schienale morbido del mobile.

Sin rimase in silenzio, mentre le guardie del corpo del fratello maggiore, lo continuavano a squadrare dall'alto verso il basso. ≪Voglio che tu vada a fare visita al ristorante di Nadia, mi devono ancora restituire parecchi soldi...≫ Lao aspirò ancora un po' del tabacco della sua sigaretta, poi riprese a parlare. ≪... molto probabilmente ti servirà questa.≫ il più grande sfilò dalla sua tasca interna del giubbotto in pelle, una revolver vecchio stile, con manico in legno scuro. Sin rimase a guardare quell'arma con occhi increduli. ≪Perchè mai dovrei usarla..? Loro fanno parte della nostra famiglia, Shorter era il nostro capo-≫ il più giovane non riuscì a concludere la frase che Lao lo interruppe, furioso. ≪Esatto, ERA il nostro capo! Ora sono io al comando di questa mafia, non voglio più sentire pronunciare quel nome in mia presenza, chiaro?!≫ il ragazzo si avvicinò al fratello minore con aria furiosa, puntandogli l'arma contro. ≪Hai tempo fino alle sette di questa sera per decidere: se non accetterai, saranno guai seri per te e per i tuoi amichetti... Ash ed Eiji...≫ la figura di Lao si allontanò dal fratello minore, lasciando la pistola fra le sue mani. Il ragazzo oltrepassò l'uscio, poi si fermò, guardando Sin con la coda dell'occhio. ≪Insieme a te verranno anche i miei uomini, non voglio che tu faccia il furbo.>> detto ciò, Lao spense la sigaretta, gettandola a terra e pestandola con il tacco della sua scarpa interamente in pelle scura.

I will always be on your side ~ Banana Fish Fanfiction - Happy EndingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora