Fiona ed Aaron Klein si erano svegliati molto tardi quella mattina, poiché la sera prima andarono più tardi del solito a dormire. Stavano guardando il programma televisivo "l'hai visto?!" Dove investigavano su gente scomparsa da poco tempo. Peccato che Karl fosse scomparso in acqua, quindi nessuno avrebbe potuto incontrarlo per strada altrimenti i due coniugi avrebbero potuto chiedere aiuto a quel programma.
Fiona si alzò dal letto con fatica, si infilò le ciabatte ai piedi e si avviò verso la cucina per bere una tazza di caffè.
Oggi sarebbero dovuti andare da Emilia, la vedova di Diego, anche lui scomparso in mare, per sapere più dettagli sulla sua storia.
Con voce stanca chiese al marito quanto tempo avrebbero impiegato per arrivare da lei, lui prese la mappa della città e rispose con tristezza che circa quaranta minuti ci volevano fino al bar di Emilia ma, in realtà stava mentendo, ci avrebbero impiegato molto più tempo ma, per non allarmare la moglie dovette mentire.Non era molto bravo nel dire bugie, infatti Fiona fece finta di crederci ma, in realtà i racconti di suo nonno dicevano che quel piccolo bar era lontanissimo da lì. Aaron, si vestì velocemente ed uscì per andare dal carrozziere a prendere la macchina che era pronta e tornò a casa verso le 12.30. Appena entrato, raccontò tutto alla moglie e si accorsero che erano ormai le 13 , avevano entrambi molta fame ma a nessuno dei due andava di cucinare così, in men che non si dica, si recarono al ristorante più vicino a casa loro.
Il "Restaurante Habana "era proprio dietro l'angolo, entrarono ed ordinarono entrambi "Arroz con pollo" che non era altro che, riso e pollo , piatto molto semplice e gustoso.
Dopo aver pranzato si misero subito in viaggio verso il bar "Lo Squalo" di Emilia.
Il viaggio fu molto lungo e difficile poiché la strada era piena di curve e di buche che ostacolavano il percorso, i semafori contribuivano a rallentarne il tragitto.Dopo circa un'ora se non di più, arrivarono a destinazione, lì c'era un piccolo parcheggio tutto occupato da macchine alquanto modeste. Misero il loro veicolo in un posteggio a pochi passi da lì, scesero e si fermarono ad osservare il bar che, a prima vista, sembrava una vecchia stalla abbandonata, gli infissi erano fatti di legno ormai fradicio, l'intonaco pian piano stava cadendo dalle pareti che, un tempo sarebbero dovute essere azzurre.
Fiona non ci badò molto ma, quando entrò rimase scioccata, era molto peggio della "trattoria di zio Bean" .
Ogni cosa era ricoperta da ragnatele e piccoli insetti, il soffitto era pieno di muffa verdognola, i tavoli erano di ferro arrugginito, il bancone era pieno di polvere e ragni, insomma, non era il posto ideale per una serata con gli amici. Evidentemente era stato abbandonato da parecchio tempo! I due coniugi uscirono immediatamente da quel posto prima che morissero soffocati.Affianco al bar c'era un piccolo edificio composto da pochi piani, ognuno con un balcone adornato di fiori.
Il portone era aperto, quindi entrarono senza alcun problema. Salirono le scale fino a trovare il piano su cui abitava Emilia. Una volta trovato, bussarono ed entrarono dicendole che li aveva mandati il capitano.Una signora anziana li accolse con gentilezza e li invitò ad accomodarsi su un divano rosso porpora situato in soggiorno, era molto sorpresa dalla loro presenza.
La donna sembrava essere benestante, quel giorno indossava una camicia di raso bianca, dei pantaloni di cotone grigi e infine, come accessorio, aveva una collana che sembrava essere d'oro bianco con un'ametista come ciondolo.Pur essendo anziana, aveva uno stile molto moderno che colpì Fiona.
Ordinò alla domestica di preparare tre caffè, dopodiché si sedette anche lei. «Come mai siete venuti fin qui?» chiese loro Emilia. I due coniugi le chiesero se potesse raccontare loro la storia della tragica scomparsa del marito.
La donna, con tristezza iniziò il suo racconto:
Era una calda serata d'estate, io e mio marito Diego stavamo a casa, seduti sul divano a guardare il TG, dopo un po' ci eravamo stufati di stare sempre dentro, così ci venne l'idea di fare una passeggiata in riva al mare.E così fu, camminavamo mano nella mano facendo il giro dell'intera costa. Intanto stavamo gustando degli snack e stavamo chiacchierando. Sembrava tutto così bello quando, all'improvviso, sentimmo delle urla provenire dal mare, mio marito si buttò eroicamente in acqua, senza pensarci due volte, nuotò fino ad arrivare molto a largo, ad un certo punto, sentii un forte rumore ma non riuscii a vedere nulla.
Mi sedetti sul bagnasciuga, impaurita ed aspettai a lungo il ritorno di mio marito ma niente da fare, non tornò più da me. Alcuni credono che sia morto annegato, altri che si sia salvato in una terra lontana ma, nessuno sa veramente cosa gli sia successo.
Emilia si mise a piangere, Fiona prese un pacchetto di fazzoletti dalla sua borsa e gliene porse uno.
Dopo aver sentito il racconto della donna, i due, commossi, la ringraziarono, la salutarono e se ne andarono a casa, molto provati per le informazioni ricevute.
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Il mistero del mare
Action[COMPLETED STORY] Questa è la storia di Karl , ragazzino tredicenne scomparso in acque caraibiche in circostanze misteriose. La ricerca disperata da parte dei genitori di un impossibile ricongiungimento; antiche leggende; inconfessabili segret...