L'investigatore Thomas si svegliò di buonumore quella mattina, era su una buona strada, qualcosa gli diceva che molto probabilmente si stava avvicinando a scoprire il segreto del signor Garcia. Si alzò dal letto molto presto, doveva essere pieno di energie per continuare a pedinare il pescatore Pablo.
Per prima cosa fece un'abbondante colazione, poi si vestì con abiti poco appariscenti per passare inosservato perché, se si fosse vestito come era suo solito di certo avrebbe dato nell'occhio.Ma, per ogni evenienza, mise nel suo zaino nero altri vestiti e cose che avrebbero potuto servirgli.
Dopodiché scese le scale ed andò in garage per prendere, come sempre, la sua moto nera con la quale si sarebbe spostato velocemente e senza destare sospetti ma, non la trovò. Cercò di ricordarsi dove l'avesse lasciata la notte prima.
Controllò fuori e nei dintorni di casa sua, magari ieri era troppo stanco per rimetterla in garage e l'aveva lasciata fuori, poi guardò nei giardini dei vicini di casa ma nulla da fare, non c'era traccia della sua moto.Chi poteva rubare una moto ad un ex poliziotto?
Ad un certo punto il suo volto s'illuminò, gli venne il forte sospetto che l'avesse potuta rubare una persona che conosceva fin troppo bene: un certo Andrea, un uomo sulla cinquantina, un ladro sbattuto in gattabuia proprio da lui quando faceva il poliziotto.
È stato il criminale peggiore con cui avesse avuto a che fare in tutta la sua carriera.
A suo tempo fu arrestato perchè rubava macchine, gioielli e soldi alle anziane signore.Era stato condannato varie volte, l'ultima pena a dieci mesi di carcere era finita da poco e si era trasferito proprio nel quartiere dove viveva Thomas. Da quando Andrea viveva lì, succedevano tante cose strane in zona, sparivano biciclette, motorini e, addirittura auto. Niente era più come prima! Quel quartiere così tranquillo era diventato in poco tempo pericoloso.
Così l'investigatore, un po' infuriato per l'accaduto andò a casa di quel malvivente per accertarsi che la sua ipotesi fosse corretta.Appena arrivato trovò il suo veicolo buttato a terra in malo modo e questo lo fece infuriare ancora di più, quindi senza pensarci due volte e con il volto rosso dall'ira, entrò in casa sfondando la porta d'ingresso, sebbene fosse molto robusta.
Era furibondo non solo per la moto ma, la ragione che lo colpiva maggiormente era il cattivo gesto compiuto da colui che, in passato, gli aveva promesso di non rubare mai più.Entrato nell'abitazione, non trovò Andrea, quindi nell'attesa del suo rientro, perlustrò tutta la casa, osservò con attenzione ed interesse l'ambiente circostante.
La casa del criminale, anche se modesta, era molto accogliente e confortevole, era anche ben arredata, le pareti erano pieni di dipinti raffiguranti fiori, bambini e ciotole piene di frutta lucida ed invitante.
Quando si voltò verso delle foto incorniciate appese al muro rimase sbigottito, sembrava essere un amico o un parente di Pablo, il pescatore che stava pedinando da giorni.All'inizio non capì bene cosa fare ma poi la sua mente s'illuminò come un faro in piena notte, gli venne un'idea geniale!
Poteva usare il fatto che Andrea conoscesse il pescatore a suo favore, lo poteva ricattare come d'altronde aveva sempre fatto nella sua carriera da investigatore.
Intanto perlustrò con più attenzione la casa, osservandone con cura tutti i vari ambienti.
L'abitazione aveva soltanto quattro stanze, ognuna piccola ma ben arredata.La camera che aveva colpito maggiormente l'investigatore era il soggiorno, aveva una grande televisione poggiata su un mobile di legno che dal colore sembrava essere di ciliegio.
Sul pavimento c'era un tappeto bianco, sopra di esso vi era un tavolino anch'esso di ciliegio con sopra una ciotola di frutta fresca. Vi era anche un divano grigio che si abbinava perfettamente al resto dell'arredo.
Poi salì una piccola scalinata formata da pochi gradini e si spostò verso il bagno.
Ad un certo punto sentì dei passi molto forti provenire dal pian terreno.Thomas smise di ispezionare la stanza, scese la breve scalinata e controllò cosa stesse succedendo.
Davanti a lui vide un uomo minuto che lo stava osservando con rabbia. Era Andrea che voleva sapere il perchè di quella intrusione in casa sua senza il suo permesso.
Thomas senza dargli spiegazioni l' afferrò dal colletto azzurro della camicia e lo alzò di circa dieci centimetri da terra.
Gli sferrò un pugno non molto forte sulla guancia, dopodiché lo rilasciò di colpo facendolo cadere per terra, poi si girò e si diresse verso il salotto.Andrea lo seguì a passo lento toccandosi la guancia ormai rossa per il dolore, senza capire il perché di quell'aggressione.
Thomas si sedette sul divano e gli disse che la moto che aveva rubato la scorsa notte era la sua! Andrea sbiancò in viso, si era cacciato in un bel guaio! A quel poliziotto, tempo fa, gli aveva promesso di rigare dritto e, invece, ora gli aveva persino rubato la moto.L'investigatore ormai quasi non pensava più al furto ma, era molto interessato a sapere qualcosa di più riguardo le fotografie appese al muro che raffiguravano lui ed il pescatore Pablo e prepotentemente gli chiese come facesse a conoscerlo.
Il criminale, inizialmente, non rispose ma poi, si tranquillizzò un po' e accennò un timido sorriso. Thomas, irritato, sbatté il pugno sul tavolo e ripetè la domanda, questa volta più forte per assicurarsi di essere stato abbastanza chiaro.Andrea rise nuovamente e, per evitare di essere picchiato un'altra volta non esitò a rispondere e gli disse che loro due erano fratelli.
Thomas rimase molto sorpreso, non si aspettava una notizia del genere.
Dopo un po', sul suo volto apparve come un sorrisetto ma, più che un sorriso era un ghigno. Pensò di sfruttare quel furto per avere quante più informazioni possibili da lui così, facendosi serio, gli si avvicinò e gli disse che se non gli avesse raccontato tutto sul fratello: lavoro, abitudini, amicizie, ecc. sarebbe andato in centrale e lo avrebbe fatto arrestare per furto.
Improvvisamente la faccia di Andrea ridivenne pallida e, siccome, oramai non aveva speranze, iniziò a parlare.
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Il mistero del mare
Action[COMPLETED STORY] Questa è la storia di Karl , ragazzino tredicenne scomparso in acque caraibiche in circostanze misteriose. La ricerca disperata da parte dei genitori di un impossibile ricongiungimento; antiche leggende; inconfessabili segret...