Alla ricerca di Karl

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Fiona quella notte non chiuse occhio, rimase sveglia tutto il tempo per cercare di ricordarsi cosa avesse fatto e dove fosse stato il figlio prima di sparire.
Se ne stava sola, sul suo balcone a pensare... purtroppo per le troppe emozioni vissute in quei giorni, Fiona non riusciva proprio a ricordare.
Dopo un po' di ore, visto che non riusciva a ricordare nulla si rimise a letto con l'intenzione di dormire, ma i pensieri la tormentavano troppo, quindi restò sveglia tutta la notte.
All'alba non riusciva ad aprire occhio, era molto stanca, fece un abbondante colazione per riprendere le forze e, con l'aiuto del marito si mise in cammino.
Ormai era quasi autunno, sebbene facesse ancora caldo, le strade erano ricoperte di foglie colorate, il cielo era ricoperto da grandi nubi e sulle strade si alternavano pozzanghere di ogni dimensione. Fiona e il marito viaggiarono in macchina, la loro era un' Alfa Romeo 174 rossa nuova di zecca.

Le foglie sotto alle ruote facevano uno strano rumore, un rumore che infastidiva molto Fiona, ma allo stesso tempo le ricordava qualcosa, il rumore era simile a quello della macchinina del figlio.
« Certo! Possiamo chiedere informazioni al proprietario del negozio di giocattoli, Karl lo adorava e ci passava volentieri da lì, anche solo per dare un'occhiata alle vetrine che, venivano cambiate spesso!» Disse Fiona.

Così il marito guidò fino alla piccola bottega di giocattoli tanto amata dal figlio.
Lì c'era un vecchio signore vestito di rosso che dirigeva il negozio. Aveva una lunga barba bianca che gli arrivava fino al terzo bottone della sua elegante camicia bordeaux.
« Posso esservi d'aiuto? » Disse il signore gentilmente. «Beh veramente volevo chiederle se ha visto nostro figlio Karl.. » disse Fiona mostrandogli una sua foto recente.

«Sì, l'ho intravisto qualche settimana fa, era davanti alla vetrina e guardava con tanto interesse quel modellino di macchina, poi assieme ad amici si è diretto in spiaggia» rispose l'uomo.
«Certo! La spiaggia! È lì che è sparito, dobbiamo controllare meglio se c'è qualche sua traccia! »
Ringraziarono il proprietario del negozio e si misero in cammino.
Con la loro veloce macchina, in men che non si dica arrivarono in spiaggia. L'acqua era molto calma e l'atmosfera era tranquilla, non c'era alcun tipo di rumore, si sentiva solo il cinguettio di due uccellini.

Si recarono proprio sul punto dove Karl scomparve e perlustrarono il luogo.
Niente da fare! Neanche una minima traccia del bambino. Fiona si gettò in mare nel tentativo di ritrovarlo, nuotò oltre le boe ma non c'era traccia di lui.
Il sole calò, il buio si diffuse dappertutto quindi Fiona dovette ritornare sulla riva a mani vuote.ritornò a riva a mani vuote.
Si sedettero l'uno affianco all'altro sul bagnasciuga e piansero disperatamente.

Ad un tratto sentirono una voce provenire da dietro, era una vecchia signora che leggeva le carte, assomigliava ad una strega dei film di fantascienza : bassa con una grande gobba sulla schiena, il naso all'ingiù e con in mano un bastone.
«Sono una cartomante, lavoro dodici ore su 24, se volete scoprire il vostro intrigato futuro non esitate a chiedere. » disse la signora. «No, non ne abbiamo bisogno in questo momento.» rispose Fiona .

« Allora perchè siete qui a quest'ora? Di solito a mare si va di giorno, non di certo a quest'ora!» disse la vecchia signora. «Stiamo cercando disperatamente nostro figlio Karl che è scomparso qualche giorno fa nel mare misteriosamente». Rispose.
La cartomante non sembrò turbata come tutti quelli che vennero a sapere della triste storia, non si capiva bene la sua espressione visto che il suo volto era ricoperto da rughe.
« Sapevo che un giorno sarebbero tornata...» Detto questo la vecchia signora non aggiunse altro.

Il mistero del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora