E così fu, il piano andò alla grande, ci vollero mesi di preparazione, tanto impegno e olio di gomito, questo è vero, ma quel che conta alla fine è il risultato, non importa quanta fatica ho dovuto fare per ottenerlo, quante bugie ho dovuto raccontare, quante persone ho dovuto illudere e poi tradire, ma l'importante è essere riuscito a scappare da lì sano e salvo, senza essermi fatto nulla e con un'infinità di dobloni d'oro .
Con me c'erano centinaia di monete d'oro, con quelle avrei potuto cambiare totalmente la mia vita e inoltre mi sarebbero bastate per l'eternità, quindi mi reputo molto fortunato.
Lo so Fiona, basta osservarti per capire ciò che stai pensando in questo momento, so già cosa vorresti chiedermi, beh, a dire il vero parlarne con la mia famiglia non è stato poi così semplice, devi sapere che mia madre era un tipo ansioso e si preoccupava per tutto quindi non è stato affatto facile.
Il problema era che non potevo raccontare alla mia famiglia quell'incredibile avventura e per questo avevo un grande vuoto dentro, fremevo dalla voglia di svelare tutto, ma sfortunatamente doveva rimanere un segreto impenetrabile.
Quindi dovetti fare la cosa che mi rammarica maggiormente e cioè mentire ai miei genitori...
prima di tutto chiesi loro scusa per essermi assentato tanto tempo senza dire nulla e raccontai loro che un peschereccio oceanico mi aveva offerto un imbarco per alcuni mesi ed io, volenteroso di provare quella nuova esperienza e avendo paura di un loro rifiuto, accettai senza avvisarli e senza chiedere loro il permesso; poi, ero pur sempre un ragazzo con tanti grilli per la testa e con la voglia di percorrere la mia strada senza che loro mi ostacolassero, ovviamente erano tutte cavolate, non avrei mai voluto mentire, ma fui obbligato.
Mi credettero, ma erano furiosi con me, si arrabbiarono talmente tanto che mi cacciarono di casa, non vollero più rivedermi, volevano che andassi a vivere altrove, per conto mio, però conoscendo il loro carattere speravo che dopo un po' di tempo potessero cambiare idea, invece no, ci vollero anni per riconciliarmi con i miei.Nonostante il dispiacere per il rapporto litigioso con la mia famiglia ero estremamente felice per il mio futuro, avrei vissuto serenamente con quel mucchio di monete d'oro, avrei totalmente cambiato vita, ovviamente senza rivelare a nessuno il mio segreto.
Era questo il punto, tutti a quei tempi erano a conoscenza della povertà della mia famiglia, quindi di sicuro si sarebbero insospettiti vedendomi passare dalle stalle alle stelle.Però sono stato attento a non cambiare in fretta stile di vita, infatti non cambiai il mio umile lavoro, che di certo non serviva più a farmi guadagnare un pasto, ma a me piaceva pescare e ormai quel lavoro era diventato una specie di hobby, avevo tanti amici e non volevo abbandonarli.
Sfortunatamente, però, non andò tutto secondo i piani, non sei tu Fiona, l'unica a sapere della mia storia, ma purtroppo l'hanno saputo anche quei miei amici pescatori, quelli con cui mi vedo più spesso.
Non sono di certo stato io a svelarlo ma ci sono arrivati da soli, col tempo e quello è stato uno degli errori più gravi mai commessi da me.
Perché oltre a prendermi in giro sul fatto che mi sono fatto scoprire, hanno anche iniziato a ricattarmi, dicendomi che se non avessi dato loro una piccola parte dei miei soldi, avrebbero svelato a tutti il mio segreto, ed é per questo che anche loro non se la passano male.
Questo è tutto, vi ho raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo, ora mi sento più leggero con la mia coscienza, spero di esservi stato d'aiuto e, soprattutto, che il vostro Karl sia stato catapultato per sbaglio su quell'isola e possiate riabbracciarlo al più presto, comunque per qualsiasi domanda sappiate che sono sempre a vostra disposizione.
Fiona scoppiò in lacrime, tirò un urlo per la felicità ed abbracciò, con tutta l'euforia e la forza che aveva in corpo, il buon pescatore.
Lo ringraziò tantissime volte per il suo grande aiuto, non poteva nemmeno immaginare quanto fosse importante per lei tutto ciò che le aveva raccontato, era proprio quello che le serviva.
In lei si era accesa una speranza, credeva sempre di più che il suo amato figlio potesse essere ancora vivo e il cuore di una madre non può sbagliare.
Mentre il marito e l'investigatore stavano ancora parlando con il pescatore, nel cuore di Fiona si accese una luce, si sentì come riscaldata da un abbraccio, quello per lei era un segno della presenza di Karl.
L'ultima cosa da fare per ritrovare il suo amato figlio sarebbe stata andare sull'isola, un'impresa molto complicata ma fattibile grazie alle utili informazioni del pescatore.
Prima che i tre se ne andassero, il pescatore li fermò un attimo e disse che, prima della partenza per l'isola, avrebbe dato loro informazioni più dettagliate su come arrivare in quel posto.
« Avrei preferito venire con voi, accompagnarvi, guidarvi di persona verso l'isola, ma devo ammettere che ho una certa età, non posso più fare certi movimenti, ho molti acciacchi, quindi è meglio starmene a casa, vi assicuro che ce la farete... » Disse il signor Garcia.
Fiona lo rassicurò dicendogli che aveva fatto fin troppo per loro e che non c'era assolutamente bisogno di fare altro.
Dopo quel lunghissimo racconto durato tutta la notte, Fiona, Aaron e l'investigatore ormai sfiniti dalle troppe parole, salutarono il signor Garcia, ringraziandolo ulteriormente .
Fiona salutò l'investigatore dicendogli che l'indomani avrebbe saldato i conti perché in quel momento era troppo stanca per rimanere ancora lì, vista l'ora.
Una volta arrivati a casa, i due coniugi, senza fare neanche una considerazione sulla storia appena ascoltata, si misero a letto, distrutti dalla stanchezza.
Ne avrebbero discusso il giorno dopo, si era fatta una certa ora...
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Il mistero del mare
Action[COMPLETED STORY] Questa è la storia di Karl , ragazzino tredicenne scomparso in acque caraibiche in circostanze misteriose. La ricerca disperata da parte dei genitori di un impossibile ricongiungimento; antiche leggende; inconfessabili segret...