"Stai fermo un'attimo"

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Era ormai tutta la settimana  che Taehyung continuava a presentarsi al bar, ordinando sempre qualcosa, sempre sedendosi nello stesso punto, se non occupato da qualcuno. Stava lì per un'ora , con l'obbiettivo di ammirare ogni piccolo dettaglio del biondo di cui si era invaghito al primo colpo; cercando di non farsi notare, portandosi un libro o una rivista per "leggere". 

Jimin era troppo impegnato a lavorare per rendersi conto, che c'era qualcuno che cercava di scrutare ogni suo singolo movimento e atteggiamento. 

Tae un giorno si presentò al bar, non con il solito libro, ma un astuccio e uno sketchbook, ordinò una tazza di te e un toast classico, e deciso si sedette al suo ormai posto fisso, e cominciò a schizzare sul quaderno. Jimin non si accorse di cosa stesse facendo il moro, dato che erano arrivati un numero considerevole di persone. 

Ma per colpa di questo, Tae non riuscì a prestarsi diligente nel suo quaderno, visto che il suo soggetto era in continuo movimento si perdeva in linee che poi non avevano più senso. Così quando gli ultimi clienti se ne andarono e all'interno del locale rimasero solo Tae e Jimin e il cuoco in cucina, il moro si alzò prese il ragazzo per il polso e lo trascinò fino al suo tavolo facendolo sedere nella seconda sedia di fronte a lui, "stai immobile, è tutto il tempo che ti muovi, come pensi che ti possa ritrarre, altrimenti?!" 

Il biondo era perplesso, e le sue gote cominciarono a prendere un colore rosato, rimase immobile senza capire e lasciando il moro fare il suo lavoro, fin quando la porta non si aprì per fare spazio ad altri clienti, che costrinsero Tae a dare via libera a Jimin, che si chinò leggermente con il capo ed andò dietro al bancone per prendere le ordinazioni.

Poi il moro notò l'orario e decise di andare a pagare, e Jimin approfittò di quel momento.

"perchè mi ha voluto disegnare?"

il moro lo guardò per un attimo e si ritrovò a rispondere: "non lo so a dir la verità, la voglio semplicemente ritrarre" 

Jimin lo guardò per un attimo e disse: "a cosa le serve? vorrei sapere dove andranno a finire i disegni che fa" aveva paura che la figura davanti a sé era semplicemente un pervertito, e aveva paura di finire in qualche guaio, anche se sentiva di potersi fidare di lui, aveva ancora paura.

Tae ci pensò per qualche secondo: "forse in un mio prossimo quadro? non lo so, mi ispiri come soggetto" 

Il soggetto arrossì leggermente, per poi abbassare subito lo sguardo sulla cassa; cosa che fece sorridere il moro, "non ti preoccupare non ho cattive intenzioni" cercò di dire Taehyung comprendendo un po' le domande del biondo, che subito alzò lo sguardo, incontrando quello rassicurante del maggiore. 

E così Taehyung uscì augurando una buona serata a Jimin, che era ancora un po' confuso da tutto quello che era successo. Nessuno prima d'ora gli aveva chiesto di fargli un ritratto, o comunque nessuno si era interessato a lui particolarmente.

°°°°

La sera successiva Tae attraversò la porta con l'intento di trovare Jimin, cosa che non successe, perchè notò che non c'era. Chiese spiegazioni al collega che stava servendo una signora, e gli rispose che hanno assunto più persone per permettere di fare dei turni. Il moro chiese se poteva sapere la schedula dei turni del biondo, cosa che non le venne data, per privacy. Così si sedette sconfortato, ordinando un semplice cappuccino, e sfogliando i disegni che aveva fatto a Jimin il giorno prima, per poi essere interrotto da una voce famigliare dietro di lui:

"Che belli..." Tae quasi si soffocò con la bevanda, si girò e si ritrovò una figura minuta, con un volto felino, e dei capelli color arancio.

"Hyung! Che spavento che mi hai fatto venire!", Yoongi lo guardò indifferente, prendendo posto nell'altra sedia, prendendo i fogli e cominciando a sfogliarlo. 

"Perché ci sono così tanti disegni di questo tizio?" chiese, guardando sospettoso Tae, che riprese subito il quaderno, come se fosse qualcosa di prezioso. 

"non è "tizio", ma ha un nome ed è Park Jimin" cercò di difendersi Tae, venendo subito interrotto da un' altra voce "Yoongiiii, perché non mi hai detto dove stavi andandoo!?!?"

"Hey Kook!" disse Tae guardandolo sorpreso, mentre yoongi offeso rispose al minore "Chiamami hyung, ragazzino!"

"gnègnè, come vuoi, hyung! Ciao Tae, è da tanto che non ci si vede" rispose Jungkook ad entrambi, prendendo una sedia e sedendosi con loro. 

Yoongi lo guardò per un attimo sconcertato, per poi riprendere il quaderno da Tae, aprendolo e porgendolo al biondo (Jungkook) dicendo "Lo vedi praticamente ogni giorno. Comunque Tae si è innamorato di questo Park qualcosa". 

Il moro lo guardò perplesso e offeso, riprendendo l'oggetto che continuava a girare fra le mani di tutti, dal minore che stava squadrando i disegni con interesse, cercando di difendersi dalle parole dell'arancio: "Non mi sono innamorato! Penso solo che sia carino e mi piace come soggetto da disegnare"

Yoongi lo guardò un po' sospettoso, rispondendo: "Pensala come vuoi. comunque visto che ci sono, volevo dirti che ho sentito parlare di un concorso a premi, per un quadro da esporre in una famosa mostra; non sei ancora molto conosciuto ma, se uno dei tuoi quadri finisse in una mostra di qualcuno di importante come quella, potresti riuscire a raccogliere più clienti, e anche se non vincessi il primo premio, anche quelli più piccoli non sono messi male", Tae lo guardò un po' indeciso.

Kook allora intervenne: " Hyung secondo me dovresti partecipare, provare non potrà nuocere" e il moro allora rispose "beh se lo dice anche il feto allora magari ci provo".

"Feto!? Ma che nome mi hai dato!?!" rispose Jungkook con una faccia sorpresa e scocciata allo stesso tempo. 

"quello che ti si addice, feto" rispose yoongi al posto di Tae, "anche tu, hyung?!" quasi urlò il biondo, cosa che fece scoppiare in risate i due che stavano tra virgolette prendendo in giro il maknae, finendo tutti insieme a passare la serata insieme.

°°°

Due giorni dopo, Taehyung riuscì a incontrare finalmente Jimin. Appena trovato, si lanciò su di lui abbracciandolo e quasi facendolo cadere e dicendo euforico "Ti sei fatto vivoo!!! pensavo che ci avrei messo mesi, a incontrarti durante i tuoi turni!" il biondo sembrò un po' perplesso e imbarazzato. 

Il moro si staccò, prendendo le mani dell'altro e chiedendo:

"Ti piacerebbe farmi da modello??"



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E così ecco il secondo capitolo!!

Spero vi piaccia! e che non abbiate trovato troppi errori!

Grazie mille comunque in anticipo! :3

Saluti da Manae Nope!!



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