-tutti dettagli inutili-

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--- autore pov./ flashback

"Dovevi per forza prendere così tante foto e video? Non ne hai abbastanza? Finirai per riempire la galleria di quella macchina fotografica con solo la mia faccia" chiese il minore uscendo dall'edificio guardando il maggiore che sorrideva come un ebete camminando al fianco dell'altro, girando per la fotocamera controllando le foto che aveva fatto.

"Ovvio, chissà quando avrò ancora l'occasione di vederti ballare di nuovo" disse il moro non staccando gli occhi dal materiale preso.

"Tae" disse serio il platino richiamando l'altro.

"Si?"

"Devo andarci ancora altre tre volte e quello era solo stretching, e esercizi di inizi-" 

"SHHHHHH, questi sono solo dettagli inutili"  disse Taehyung mettendo l'indice sulle labbra di Jimin, intimandolo a tacere, con tanto di faccia drammatica e teatrale. "Tutto è utile mio caro Jiminie, e ora sbrigati che ho fame" disse infine prendendolo sotto braccetto e aumentando il passo, trascinandoselo dietro, con un sorriso di soddisfazione sul volto.

In tutto ciò il minore s'era risvegliato dal suo stato di incomprensione e un sorriso era comparso sul suo viso, e senza un motivo preciso stampò un bacio sulla guancia dell'altro, che gli sorrise indietro, prendendolo all'improvviso in braccio, facendosi cingere attorno alla sua vita le gambe del platino, e le braccia attorno al suo collo. Gli sguardi che si incrociavano e i sorrisi che si allargavano, visti sotto a una bassa luminosità della notte migliorata dai fari delle strade, ma che non toglieva loro niente. Jimin iniziò a stampare mille baci sulle guance di Taehyung.

"Pensavo ti spaventasse il pubblico." disse il maggiore stuzzicando l'altro.

"Non mi interessano più le persone. Mi interessi tu." disse stampandone subito uno sulle sue labbra.

"Ti amo" disse il maggiore.

"Ti amo anche io" rispose poi l'altro.

I loro occhi si incrociarono, quando il minore notò il cambiamento del viso del moro, e del fatto che avesse distaccato i suoi occhi dai propri, e che ora guardava alla spalle del minore.

"Mamma?" 

A queste parole Jimin si voltò di colpo "Mamma!?" perdendo l'equilibrio  e cadendo dalle braccia di Taehyung andando a sbattere la faccia contro un palo lì vicino.

"O mio diooo" il maggiore subito si lanciò verso l'altro che invece si era subito alzato e rigido neanche fosse un militare si inchinò verso la signora.

"E' UN PIACERE CONOSCERLA! MI SPIACE TANTO, SONO UNA BRAVA PERSONA LO GIURO, NON E' COLPA MIA E S-"

"Jimiiin calmatiii, fammi vedere la facciaaa" disse Taehyung che sorpreso e alquanto preoccupato richiamò il minore che alzò il viso e subito portò la sua mano sul naso, guardandola e vedendo del sangue su di esso. Subito anche la signora che fino a poco prima guardava un po' sorpresa e confusa, tirò fuori un fazzoletto e lo passò a Taehyung che intanto aveva preso tra le mani il viso del minore, preoccupato.

"Aishh cosa chiedi scusa, guardati in che stato sei" disse la signora che subito dopo tirò una sberla dietro la nuca del figlio.

"E io cosa c'entro ora??!"chiese il maggiore massaggiandosi la testa sorpreso dal gesto improvviso della madre.

"Dovevi tenerlo meglio! Altrimenti non sarebbe caduto! E cosa fate questo cose per strada??! Pensavo che fossi cresciuto e il periodo da adolescente ormonato ti fosse passato!!" disse la donna rimproverando più il figlio che l'altro.

Così era avvenuto il primo incontro tra la signora Kim e Park Jimin. 

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La scena era un po' imbarazzante, e alquanto comica. Appena entrati nella casa di Taehyung, la madre era filata subito a ispezionare e a fare un controllo dell'abitazione, aprendo il frigorifero e le dispense e ogni mobile esistente, non facendosi scappare qualche ramanzina sull'ordine e sul modo di sistemare o sull'alimentazione del figlio, che intanto la inseguiva panicato sistemando quello che lei si portava dietro e che lanciava in giro. Tutto sotto lo sguardo di Jimin che non capiva quello che stava accadendo.

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