-Fastidio-

79 9 100
                                    

°°° Taehyung pov.°°°

Oggì Jimin ha un turno  dalle 19.00 fino alle 2.00 nel nuovo locale, dove lavora da qualche settimana, se devo essere sincero non mi piace molto questo posto, sono entrato ogni tanto per accompagnare Jimin e fargli compagnia, è un luogo molto affollato e c'è molto casino, si sente odore di alcool e l'aria é soffocante, si vedono persone che flirtano e si toccano un po' ovunque; ci sono i "ballerini" che offrono uno show sotto occhi bramosi di toccarli e di vederli, mi spiaceva per loro, sapevo che era lavoro, ma lo trovavo comunque disumano e disgustoso, come delle persone toccassero qualcuno per soldi, senza essere visti come esseri umani ma semplicemente carne fresca, un oggetto, un giocattolo, ma quello era il mondo e non potevo farci niente, magari quelle persone lo facevano anche per scelta, il mondo è vario e non sarò di certo io a giudicarlo.

Jimin per fortuna si era rifiutato di ballare sul palo come spogliarellista, anche se il posto non era bellissimo, lui si era presa il ruolo con i danni minori infondo, beh se non lo avesse fatto se la sarebbe vista con me e non sarebbe rimasto vivo, né lui né colui che gli aveva proposto il lavoro. Però correva sempre da una parte all'altra, c'era sempre dove pulire un tavolo, il pavimento, e sistemare i danni lasciati dai clienti poco educati. Vedevo la fatica nel suo viso, era spesso sudato, e spesso probabilmente non si rendeva conto della mia presenza, o di quello che facevano gli altri, era troppo impegnato in quello che faceva, si dedicava davvero, ci teneva a fare bene il suo impego.

Oggi lo avrei aspettato fino alla fine del suo turno; prima che uscisse di casa avevo visto che aveva preso delle medicine, credo fossero vitamine o integratori, probabilmente era stanco. Ormai stiamo insieme da poco più di un mese, dopo tanto tempo sono riuscito a farlo parlare e ora mi racconta quello che succede, anche se non si libera del tutto sono felice del fatto che si fidi di me e che me ne parli, dei suoi problemi. Mentirei se dicessi che non mi manca, vorrei passare più tempo con il minore, non abbiamo mai avuto un appuntamento vero e proprio, fino ad ora l'unica cosa che abbiamo fatto è stata andare a fare la spesa insieme, o andare in giro per fare quadri, anche se questo era prima di dichiararci, visto che ne avevo fatti troppi, da averne più di due quaderni pieni della faccia e non solo, di Jimin e una serie di quadri e tele con le sue fisionomie del viso. Passiamo la maggior parte del tempo a farci compagnia a vicenda, a coccolarci nel divano tra un turno e l'altro. 

Questo pensiero mi aiutava ad andare avanti, il solo pensiero di poter vedere Jimin mi dava la forza di lavorare meglio, oppure semplicemente di lavorare di più, se avessi risparmiato e guadagnato di più, l'avrei potuto invitare ad un' appuntamento, e avremmo potuto passare un po' di tempo insieme diversamente e quindi mi impegnavo sempre di più. Ultimamente i miei quadri hanno cominciato a fruttare di più e questa cosa mi rendeva felice, avrei potuto viziare il mio ChimChim. E lo avrei fatto, meritava, meritava davvero.

"Scusi, possiamo avere altre tre birre e due di soju?" chiese qualcuno di un gruppetto abbastanza numeroso, probabilmente era un cena aziendale, si poteva notare dagli abiti e dalla gerarchia con cui si erano seduti al tavolo, mi ricordo che quando erano appena arrivati erano molto freddi e timidi, era bastato poco alcool per fargli agitare, ed ora ridevano e parlavano abbastanza chiassosamente ma non troppo.

"Io prendo della vodka alla ciliegia e una margherita per questo fiorellino che è qui con me" disse uno che si era avvicinato al bancone, era dai capelli rossi, indossava dei jeans abbastanza aderenti, ed una camicia scollata leopardata, sembrava tirarsela abbastanza, era in compagnia di una ragazza che gli stava appiccicata come una cozza, ai piedi portava dei tacchi appariscenti e forse troppo alti per lei,  non riusciva neanche a camminarci decentemente, continuava ad inciampare  "ma non sai neanche starci in piedi? so camminare meglio io sui tacchi, vedi come ti faccio na' sfilata con tanto di balletto e coreografia, questi principianti pff... ",pensai tirandomela, mentre la sua probabile quarta abbondante sembrava quasi uscire dall'abito di colore nero attillato che mostrava bene le sue curve.

ok?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora