Capelli Color Rame

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I soldati partirono, consapevoli che molti di loro non ce l'avrebbero fatta.

Le squadre erano state divise, ognuna aveva un preciso compito.

Armin era stato designato alle segnalazioni.

Stava osservando l'orizzonte, con la pistola spara fumogeni pronta in una mano.

Si mise sull'attenti quando vide un gigante correre nella sua direzione con velocità estrema.

Sbatté le palpebre per mettere a fuoco la figura del titano. Era diverso, le fattezze erano quelle di una donna.

"Non può essere così veloce questo anomalo...in più sembra schivare i colpi. Questo non è un semplice gigante, questo è un essere umano come Eren!"


La squadra di Levi ed Eren era entrata nella foresta degli alberi giganti.

Eren non aveva la più pallida idea del perché si trovassero lì.

-Ma siamo in un bosco, e senza vedette. Se ci attaccassero dai fianchi saremmo scoperti...-esclamò il giovane cercando di farsi udire dal capitano.

Levi sbuffò

Doveva andare in un punto preciso chiesto da Erwin, ma non avrebbe dovuto rivelarlo a nessuno fino all'ultimo.

-Smettila di piagnucolare, lo so benissimo. Guardati intorno. Questi alberi sono giganti, perfetti per il movimento tridimensionale. E ora, rifletti con quella misera testa. - rispose seccato il capitano.

Eren non si aspettava una reazione così aggressiva.

Ma d'altra parte, doveva ascoltare l'uomo e ragionare.

In quel caso non poteva soffermarsi su quelle sciocchezze, c'erano cose più importanti a cui ragionare.

-Ha ragione. Per comprendervi totalmente avrei bisogno di esperienza. – ammise abbassando lo sguardo.


Aveva bisogno di qualcuno che lo guidasse, e la persona perfetta per questo era proprio davanti a lui.


Accanto a sé sentì Auruo dire qualcosa. Si girò verso di lui, sembrava lamentarsi.

-Non sono abituato a seguire ordini che non comprendo...cosa significa tutto questo? -pronunciò l'uomo continuando a guardare davanti a sé.

Eren sgranò gli occhi, andando in panico.

-Cosa? Nessuno sa cosa stiamo facendo? -domandò osservando i suoi compagni.

Gli sguardi dei ragazzi trapelavano preoccupazione.

"Levi, cos'altro mi stai nascondendo?"

Si sentì un botto, e in cielo sfrecciò un fumogeno color nero pece.

Levi alzò lo sguardo e in seguito strinse le redini del cavallo, cercando di nascondere quel nervosismo che lo stava divorando.

-Preparatevi. -affermò con serietà.

Lo spettacolo stava per iniziare.

Eren guardò dietro di sé e vide spuntare dal nulla un soldato.

Questo stava puntando a qualcosa, e a un certo punto si lanciò.

Non rimase in aria nemmeno un paio di secondi, perché un titano dalle fattezze femminili lo falciò, uccidendolo.

"No, no, no!"

-Capitano, che facciamo? Capitano?!- ripeté Petra, con voce tremante.

Mentre i suoi compagni erano occupati a bombardare Levi di domande, Eren semplicemente decise di restare in silenzio.

𝐃𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 (𝐞𝐫𝐞𝐫𝐢-𝐫𝐢𝐫𝐞𝐧)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora