Cuore Di Carta

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I due si erano addormentati poco dopo.
Levi si svegliò e posò lo sguardo sul profilo di Eren ancora avvinghiato a lui.

Come la notte precedente, gli accarezzò con delicatezza i capelli morbidi.

Levi pensò a come era finito in quella situazione: aveva appena baciato il moccioso.
E il bacio non era stato casto, anzi.

L'unica cosa che si era ripromesso di non fare l'aveva fatta.

Sospirò e guardò fuori dalla finestra.
Il sole era alto, e probabilmente era scoccato da un bel pezzo il mezzogiorno.
A un certo punto sgranò gli occhi.

Petra li stava aspettando nel bosco e se ne era scordato.

Era stato assopito completamente da Eren.
Si erano estraniati dal mondo, avevano fermato per un attimo lo scoccare infinito del tempo.

Con grande dispiacere dovette svegliare il ragazzo.
Se fosse stato per lui lo l'avrebbe lasciato riposare tutto il giorno.

Stava diventando molto permissivo nei confronti di Eren, ma come poteva non esserlo?

Dopo tutto ciò che era successo, era inevitabile.

-Moccioso, su svegliati.- sussurrò con voce sommessa.
-Mhh...- mugolò Eren affondando il viso sul petto di Levi. -...voglio rimanere così, sto bene qui. -
- Non sei l'unico a pensarla così, ma abbiamo un impegno. -
-Abbiamo? -
- Effettivamente l'impegno è solo tuo. Io ti devo accompagnare e giudicare. -
- Ma sono qui da poco e in più... - si bloccò il giovane a metà frase.
-Avanti, qual è il problema? -
Eren si sollevò dal capitano di scatto e lo osservò con occhi attenti.
- Non... Non hai niente da dire riguardo a questa situazione? -
Levi colse al volo cosa intendesse Eren, ma fece finta di non comprenderlo.
-Di cosa stai parlando? -
-Capitano, andiamo! Non è uno sciocco! -
Levi ghignò.
-Intendi il nostro bacio e noi due su questo letto ora? -
Il giovane annuì con decisione.
-Cosa dovrei dire? -
Eren rimase in silenzio e abbassò lo sguardo.

Non capiva da cosa fosse dettata quella incertezza.

-Vuoi che ci dimentichiamo di tutto ciò che è successo finora? - chiese Levi.

-Cosa?! Sta scherzando vero?
Lo abbiamo voluto entrambi.
Perché dovremmo dimenticarlo?
Io non voglio insabbiare questo ricordo. - disse Eren assumendo poco a poco un tono tendente al bordeaux.

Per un istante il cuore di Levi parve fermarsi, per poi accelerare e impazzire.
Le parole di Eren e il suo rossore erano una combo a quanto pare fatale per il capitano.

Stava cedendo alle emozioni, si stava lasciando trasportare troppo per i suoi gusti.
Le sensazioni lo stavano rendendo impotente di fronte ai fatti, e non riusciva ad accettarlo.
Aveva sempre il controllo di tutto.
Se Eren era la chiave di tutte quelle emozioni, allora avrebbe dovuto lanciare questa chiave nel pozzo.

Decise di parlare al ragazzo, senza usare mezzi termini.
Non sarebbe servito a nulla.

-Moccioso ascolta.
Non so che idea tu ti sia fatto di me ora, ma lasciami dire una cosa: non è come credi.
Quello che è appena successo non è stato altro che frutto del momento.
Ci siamo lasciati andare, e abbiamo sbagliato, quindi-
Delle labbra dolci si posarono con gentilezza sulle sue, impedendogli di concludere la frase.
Quel contatto lo stava tranquillizzando, ma un senso di colpa iniziava a crescere nel capitano, consapevole di quello che avrebbe dovuto dire da lì a poco.
Con uno schiocco si staccarono e si guardarono negli occhi.

-Pensi ci sia davvero qualcosa di sbagliato in tutto questo?
Io voglio conoscerti e sapere chi sei veramente. Il tuo passato, il tuo presente, il tuo futuro.
Levi c'è qualcosa di speciale in te, qualcosa che mi attrae a te.
Tutti gli avvenimenti accaduti dal mio arrivo, pensi siano solo frutto di pure coincidenze?
Andiamo.
Questo bacio è piaciuto a entrambi. Ci serviva.
Sarebbe finita comunque così, e lo sai anche tu-. affermò il giovane con tono autorevole.

𝐃𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 (𝐞𝐫𝐞𝐫𝐢-𝐫𝐢𝐫𝐞𝐧)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora