𝐃𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 (𝐞𝐫𝐞𝐫𝐢-𝐫𝐢𝐫𝐞𝐧)

Preludio

CAMPO CADETTI, la sera precedente

I cadetti erano rientrati da Trost, e ora avrebbero scelto finalmente in che squadra entrare, in via del tutto eccezionale.

Avrebbero dovuto aspettare altri due mesi, ma con gli eventi accaduti recentemente i comandanti avevano sollecitato i giovani a decidersi, saltando completamente la possibilità di tempo ulteriore.

Avevano un estremo bisogno di soldati.

Quasi tutti gli amici di Eren avevano scelto a malincuore la squadra di ricerca.

Jean per primo. Con le sue parole aveva definitivamente convinto tutti.

Si trattava di una decisione impegnativa: da li le loro vite avrebbero preso una svolta del tutto nuova.

Marco era stata la sua più grande ancora. Lo avrebbe fatto, per lui.

Il giorno dopo, verso il tardo pomeriggio erano stati mandati all'ex castello del corpo di ricerca, ora sede attuale.

Durante il tragitto nessuno aveva osato proferire parola.

Giunti all'imponente edificio, erano subito stati divisi per svolgere alcuni compiti.

Jean aveva già portato a termine il suo. D'altronde si trattava solo di spazzolare i cavalli.

Si trovava proprio nei pressi della scuderia quando vide una chioma mora in una stalla vicina.

Si sentiva osservato, e le occhiate arrivavano proprio da quella persona.

"Ma chi diavolo è questo tizio?" pensò a denti stretti.

A passi sicuri iniziò ad avvicinarsi.

Sgranò gli occhi.

"Non ci posso credere, è proprio..."

-EREN!- urlò per farsi udire.

Insieme al giovane si trovava un altro uomo molto più basso di lui. Eren sembrò dirgli qualcosa, per dopo correre verso Jean.

-Faccia da cavallo che ci fai qui?- domandò sorpreso il moro.

Jean sbuffò. Odiava quando lo chiamava così.

-Secondo te stupido dannato che ha solo una gran fretta di morire?- chiese ironico mostrando il logo dell'uniforme nuova.

Eren si avvicinò ancora di più, provocando un leggero rossore sulle guance di Jean.

-Non ci credo, sei entrato nel corpo di ricerca!- esclamò scioccato il più piccolo.

Jean annuì.

Eren si voltò. Levi se ne era andato. Un leggero sconforto appannò i suoi occhi.

Jean lo notò e lo tirò per un braccio, invitandolo a fare una passeggiata.

-Chi era il nano con te?- chiese mettendosi le mani in tasca, continuando a camminare.

Eren si scaldò.

-E' il capitano Levi, e non dire mai più una cosa del genere.

Fidati di me, l'ho pagata cara l'ultima volta. Comunque dove sono Armin e Mikasa? E gli altri?- domandò curioso Eren.

-Armin, Mikasa, Connie, Sasha, Reiner, Christa, Ymir, Berthold ed io ci siamo uniti al corpo di ricerca.-

-Quindi Annie e Marco sono gli unici ad essere entrati nel corpo di gendarmeria? Cavolo, pensavo che Marco...-

Jean lo bloccò.

-Marco è morto Eren.- disse senza troppi giri di parole Jean.

Eren si portò le mani alla bocca.