{ATTENZIONE: Tutte le immagini presenti in ogni capitolo sono prese da internet o Pinterest. "Girasoli sotto la neve " è totalmente un mio scritto personale, ovviamente è protetto da copyright. Ogni parola, ogni descrizione, ogni personaggio è stato inventato e creato a mio piacimento. Ogni luogo, situazioni o caratteristica sono stati ideati dalla sottoscritta, quindi, è tutto frutto della mia immaginazione. Mi raccomando. Ogni piccola parte copiata è punibile con la legge.
Detto questo buona lettura e spero vi piaccia. }1
Settembre.
Sgranò gli occhi ed emise un gemito di paura. Rimase immobile per qualche secondo a fissare il soffitto asciugando col dorso della mano il sudore creatosi sulla fronte ma le sfuggì una goccia che dolcemente le scese giù accarezzandole la guancia rosea. Sospirò e gettò un'occhiata sul baldacchino ai suoi piedi assicurandosi che non ci fosse nessun'altro oltre lei. Un dolore pulsante le si concentrò alle tempie.
<<Il solito incubo>> farfugliò. Si alzò di scatto spostando il piumone viola ametista e si diresse verso il bagno della stanza.
L'orologio a led riposto sopra il comodino di fianco al letto segnava le 07:40 quando improvvisamente rimbombò nella stanza un rumore fastidioso simile ad un cigolio acuto. Inconfondibile, era la saracinesca del garage arrugginita e cigolante che era appena stata messa in funzione.
<<Irene sbrigati o faremo tardi>>
<<Arrivo>>
Il riflesso allo specchio non le dispiaceva. La chioma di capelli mossi color tramonto era meno arruffata del solito e il suo viso si presentava pulito caratterizzato da una cicatrice piccola ma profonda al sopracciglio destro risalente ad una spiacevole caduta dagli scogli così potente da non averne ricordo. Si sistemò il cappuccio della felpa color blu notte riponendolo fuori al giubbotto di pelle nero e afferrò lo zaino sorvegliato da un cucciolo di Chiwawa color miele. <<Vieni qua Briciola!>>
Il silenzio venne nuovamente spezzato da una voce rauca che proveniva dalla stanza di fianco nella penombra. Non sapeva neanche come fosse disposta, se ci fosse una scrivania e delle finestre o soltanto un materasso riposto per terra. Mark era molto riservato a tal punto da chiuderla a chiave in sua assenza, diceva di non fidarsi di nessuno. Ma cosa poteva mai esserci di così prezioso oltre ad un vecchio skateaboard? Era un estraneo per lei, non aveva neanche un ricordo d'infanzia o di gesti affettuosi da fratello maggiore che li legavano, soltanto il sangue ed un cognome.
Masticava nervosamente un pancake ai mirtilli afferrato di fretta dal tavolo della cucina, osservando il paesaggio verde farsi strada davanti al parabrezza della macchina che silenziosamente spezzava il vento.
<<Sei nervosa?>>
<<Soltanto un pò >> Mentiva, lo era eccome.
I Sunflowers si erano trasferiti qualche mese prima a Londra a causa dei viaggi frequenti del padre nella ricerca di oggetti d'antiquariato per la ditta di famiglia. Non le dispiaceva affatto un cambiamento, aveva persino scelto la camera migliore della villa la quale una finestra a tre ante si affacciava sul giardino principale dove aveva piantato dei semi di girasole, ma sicuramente le mancava il mare della sua Sicilia. Il primo giorno in un ambiente nuovo è terrorizzante un pò per tutti, soprattutto per un adolescente che viene investito da nuove emozioni ed ansie e sicuramente stilare una lista dei possibili inconvenienti non era una cattiva idea.
Accese la radio per evitare l'aria pesante della tensione e rivolse lo sguardo sulle sue converse malridotte facendo trasudare il suo stato di confusione.
<<Dopo il lavoro ti porto in un negozio di sneakers che ha aperto da poco in centro, ti va? >> non fece in tempo a finire la frase che aggiunse irrigidendo con i polpastrelli il manubrio in pelle<< E magari dopo ci prendiamo un bel gelato così mi racconti la tua giornata>>Rosa era una madre sempre pronta e determinata a mantenere la serenità all'interno della famiglia. Apprezzava il suo sforzo ma quasi non le importava, cercava di affrontare la situazione con indifferenza per far si di non rimanerci delusa se qualcosa fosse andato storto.
<<D'accordo, ma andiamo da Starbucks>> rispose forzando un sorriso.
Rimase in silenzio per il resto del tragitto sfogliando una rivista sportiva trovata nel cassetto dello sportello.
Improvvisamente la macchina si fermò e la radio si zittì. Di fronte a loro regnava protagonista una struttura maestosa di marmo bianco dalla forma appuntita, preceduta da un cancello in ferro battuto affiancato da due ciliegi in fiore che davano spazio alla scalinata d'ingresso. La differenza con le scuole italiane era prettamente visibile, quasi esagerata.
<<Che spreco, sarebbe come regalare una tela bianca a degli incoscienti>> pensò, riferendosi ai ragazzi che pensano soltanto a rovinare tutto ciò che si trovano d'avanti. Senza fare domande scese dalla macchina facendo un cenno di saluto a chi le augurava buona fortuna. A confronto con la grossa massa candida la sua statura appariva più minuta del solito. Rimase in silenzio a contare le finestre delle cupole, quando un brivido le percorse la schiena, un bruciore sulla punta delle dita come se avesse toccato un ferro rovente, un sapore acido in bocca, una fitta alla testa. Strinse le mani nelle tasche del giubbotto di pelle lucida che le faceva da corazza. Ansia da primo giorno, pensò. Un suono assordante le perforò il timpano riportandola con gli occhi per terra. Era la campanella. Non si accorse prima di quell'istante di essere circondata da una mandria impazzita di ragazzi dalla quale provenivano ghigni esagerati. Era il momento. Fece un sospiro profondo e si mischiò con la folla di visi sconosciuti.
CIAO RAGAZZI IO SONO IRENE, E FINALMENTE SONO RIUSCITA A PUBBLICARE QUALCOSA DI MIO. SPERO VI PIACCIA IL MIO PRIMO CAPITOLO! MI SONO IMPEGNATA DAVVERO TANTO PER SCRIVERLO, FATEMI SAPERE NEI COMMENTI!
ACCETTO CRITICHE E CONSIGLI. OGNI LETTORE È IMPORTANTE ❤️ *
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Girasoli Sotto La Neve.
FantasyLa diciassettenne Irene Sunflowers, si trasferisce con la sua famiglia in una città, molto lontana dal suo posto natio nel mediterraneo, Londra. Nel suo primo giorno di scuola alla Paradise School, un incontro intenso ed improvviso con un attore fa...