SCOMPARSO

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3SETTIMANE DOPO

VENERDI'11:15

Era arrivato il mese più freddo della stagione ma portava con se la festa preferita di Irene, il natale. Il 25 dicembre era sempre stato il suo giorno preferito dell'anno, la maggior parte dei ricordi speciali risalivano ai lunghi pranzi e alle giocate a carte seduti al tavolo con i crampi alla pancia a causa delle risate. Ricordava bene quei momenti spensierati con i suoi nonni, era il primo natale in cui il loro posto a sedere sarebbe rimasto vuoto. La scomparsa dei nonni paterni era dovuta ad un incidente in auto, mentre percorrevano una strada vicina allo strapiombo, una svista fece perdere il controllo del manubrio, riducendo la macchina in brandelli qualche metro più giù. Il calendario in camera sua, era fermo al mese di novembre, quella festa non la entusiasmava più come un tempo.

Le strade iniziavano a riempirsi di decorazioni, presepi viventi ad ogni angolo, babbo natali che salutavano per strada, luci appese in ogni dove. L'aria natalizia iniziava a farsi sentire ed Irene camminava tappandosi il naso con le dita.


Si erano appena concluse le due ore d'attività fisica, le gambe le tremavano , non correva così tanto da anni forse. L'univa cosa positiva era la palestra al coperto, riscaldata e molto spaziosa, una vera goduria a pensare i campi di basket ricoperti di neve. Rallentò il passo, lasciandosi superare dalle sue compagne dirette verso lo spogliatoio. Era una cosa nuova potersi dare una rinfrescata per poi tornare a lezione, sarebbe stata una cosa inusuale nella scuola precedente. Il corridoio come al solito era molto silenzioso ma in lontananza si sentiva una voce squillante che non potette ignorare. Avrebbe riconosciuto quella voce lontana 10 metri. Si avvicinò silenziosa alla porta da cui proveniva. Capelli raccolti in un acconciatura elaborata presentavano la scena alla preside. <<Dobbiamo chiudere immediatamente la mensa non possiamo permettere di essere scoperti>> disse in tono severo alla signora Gwen difronte a lei. <<e-e-e co-come faremo con i studenti?>>balbettò facendo tremare la verruca sul suo viso tondo. <<penserò ad una soluzione, adesso devo occuparmi di mio figlio, puoi pensarci tu?>> la fulminò con lo sguardo. La signora Gwen la superò avvicinandosi alla porta. Con uno scatto, Irene si girò allontanandosi qualche passo dalla porta. Il suono dei tacchetti sul pavimento in mattonelle di marmo rimbombarono nella direzione opposta, interrompendosi verso la porta della segreteria. Ricollegò il discorso a Michael. L'ultima volta in cui l'aveva visto era stata quella sera al falò. Il bigliettino era l'unica cosa che rimaneva di lui. Nell'ultimo periodo il suo banco era sempre vuoto e nessun concerto improvvisato era stato fatto. Era passato quasi un mese dalla sua scomparsa. Si chiese se avesse potuto aver avuto bisogno di aiuto e il bigliettino fosse stata solo una scusa per poterne parlare con lei. Doveva scoprire cosa stava succedendo e che fine avesse fatto Michael. Si avvicinò nuovamente alla porta dell'aula 14 per cercare più indizi ma nessun'anima viva oltre lei era tra quei banchi. L'aula era vuota, come se la preside si fosse volatilizzata, si affacciò alla finestra pensando al peggio, ma nulla, nessuna traccia.



12:25

La campanella che annunciava lo spostamento dei studenti in mensa era appena suonata. Si alzarono tutti creando baccano. Tutti tranne Irene, aspettava impaziente un messaggio, un indizio. La lezione di matematica non l'aveva aiutata a distrarsi, non riusciva a non pensare il peggio per Michael. D'un tratto il megafono appeso all'angolo della porta si accese. << Attenzione, insegnati e studenti riprendete posto, vi verrà servito il pranzo in aula a causa di un allagamento in mensa che rimarrà chiusa fino a data da destinarsi>> La voce era più rauca del solito ma si intuiva fosse la bibliotecaria. Si fecero sempre più forti cori di protesta che vennero zittiti dalle urla del professore seguite da una vena pulsante sulla fronte. La mensa non era allagata ma di sicuro qualcosa doveva essere successo la notte scorsa, dato che fino al giorno prima era accessibile. Rimase in silenzio tra i suoi pensieri escogitando un piano, mentre la signora della mensa distribuiva cibo confezionato.                                                                                                

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