IDENTITA'

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Venerdì20:10

Dopo un bel bagno caldo con candele e oli profumati, si distese sul letto avvolta dall'accappatoio. Rimase qualche secondo a fissare le stelline fosforescenti appese sul soffitto. Quel passaggio in moto aveva smosso qualcosa dentro di lei. Non riusciva a interpretare quella situazione, non sapeva se inserirla nella casella di momenti indimenticabili. Non era mai salita su una moto ma in qualche modo riuscì a non pensare alla paura, qualcosa l'aveva messa a suo agio o forse qualcuno. Rivolse lo sguardo verso la sedia della scrivania su cui aveva posato il giubbotto di pelle borchiato che gli aveva dato Michael dopo averla lasciata vicino il portone. Non si spiegò quel gesto come i tanti altri. Insistette, diceva che le sarebbe servivo più a lei che a lui ma come poteva servire a lei che era arrivata a casa e non a lui che ancora doveva arrivarci. Michael nascondeva qualcosa che non voleva far trapelare a nessuno. Non capiva perché si nascondesse dietro a degli atteggiamenti provocatori quando in realtà era tutt'altro.



Raggiunse la madre in cucina intenta nei preparativi della cena.  <<Mm, che odorino>> disse curiosando tra i fornelli. <<Sei di buon umore oggi! A chi dobbiamo il piacere?>> domandò Rosa posizionando le posate dorate sul tavolo. <<Di nessuno, ho soltanto fatto una bella dormita>> esclamò afferrando furtiva una crocchetta di pollo. <<Quindi non hai proprio conosciuto nessun ragazzo carino?>> <<Beh in realtà più di uno>>ridacchiò. <<Dai su parlamene, sono curiosa di sapere chi ha colpito il cuore di mia figlia>>rise prendendosi gioco di lei. <<Non esageriamo>>precisò. Non aveva momenti di confidenza con sua madre da parecchio tempo, così decise di cogliere l'occasione. Dopo il trasferimento non era successo chissà quale episodio straordinario e in realtà sapere che i suoi amici conducevano un estate piena di mare, sole e risate, le faceva male. Così più giorni passavano e più si chiudeva in se stessa, per questo motivo, i suoi genitori le regalarono Briciola, il cucciolo di Chihuahua per cercare di farla tornare serena ma nonostante amasse gli animali, ciò non sistemò il suo stato d'animo. << Il primo giorno di scuola ho conosciuto Thomas, un ragazzo carino , mi ha aiutato a trovare l'aula di storia e ha recitato con me al seminario, sai è molto bravo>>fece un sospiro e aggiunse <<e poi c'è Michael, lui è strano in realtà, sembrerebbe un ragazzo premuroso ma ogni volta che si comporta bene combina qualcosa che mi fa ricredere in lui>> <<Magari ha soltanto paura di mostrarsi per quello che, forse teme di non essere accettato>> Rimase in silenzio ad approfondire la frase saggia della madre. <<Si lo penso anch'io>> le rispose. << Ah la gioventù, quanto sono belli i primi incontri, non mi dimenticherò mai di quando vidi tuo padre per la prima vol...>> continuò Rosa ricordando le emozioni del primo amore. Ci vollero pochi secondi che il resto della famiglia fu riunita al tavolo, affamati come segugi. Il telegiornale regionale era l'unico a parlare. "Una notizia dell'ultima ora, il giovane campione olimpico di scherma ha subito un incidente d'auto frontale a causa della tempesta di oggi, perdendo momentaneamente l'uso della caviglia. Non potrà partecipare alle gare di quest'anno, ecco a voi le parole del giovane infortunato." Irene non sollevò lo sguardo dal suo piatto, finché una voce conoscente le arrivò alle orecchie. <<Continuerò ad allenarmi duramente, mi dispiace solo per coloro che hanno creduto in me>> Irene sbiancò. Era Thomas. Rimase incredula per qualche secondo, prima per metabolizzare che lui fosse in tv e un campione olimpico di scherma e dopo per l'incidente che aveva avuto. Gli occhi di Thomas sembravano spenti, il verde era diventato un grigio scuro e il sopracciglio sinistro era diviso il due, sorretto da due piccoli cerotti. Inquadrarono per qualche secondo una macchina di grossa cilindrata schiacciata da un albero fulminato e subito dopo mandarono un corto di Thomas sulle scorse gare vinte. Alzava la coppa con entrambe le mani e sorrideva come un bambino al parco giochi. Ricollegò il tatuaggio dei 5 dischi che intravide sul polso il primo giorno di scuola, era il simbolo delle olimpiadi.


Per tutta la durata della cena aveva un unico pensiero che le fluttuava in mente, si chiedeva come stesse Thomas, doveva essere a pezzi e si sentiva in dovere di fargli capire che lei ci sarebbe stata se avesse avuto bisogno. Dopo aver dato il suo contributo a sparecchiare la tavola, salì frettolosamente le scale, chiuse la porta della sua camera e si fiondò nell'armadio per cercare il bigliettino da visita dentro la tasca della felpa . Era tutto sgualcito a causa del lavaggio in lavatrice e compose uno aduno i numeri sbiaditi, sperando di non sbagliare. Rimase a fissare la chat per qualche minuto. Adesso non era più un semplice ragazzo conosciuto il primo giorno di scuola ma era il vincitore delle olimpiadi e non poteva scrivergli un messaggio banale, insomma sapeva che il suo sarebbe stato solo uno tra centinaia. Compose, cancello e ricompose diverse volte, finché decise di mandargli un messaggio breve e conciso "Sei comparso al telegiornale, ho visto la macchina distrutta. Stai bene? Se dovessi avere bisogno, adesso hai il mio numero. - La ragazza nuova" Schiacciò il tasto invio e gettò il telefono sul letto. Una linea di imbarazzo le percorse la pelle. Sapeva che non avrebbe ricevuto risposta prima di un ora, doveva essere impegnato o magari stava riposando, così abbandonò il telefono sul piumino color viola magenta e si concentrò a giocare con briciola, ma ecco il suono di una vibrazione. Si gettò a capofitto su di esso. "Ciao ragazza nuova, dovevo fare un incidente per farmi scrivere allora! Comunque la gamba è un po dolorante ma spero di riprendermi in fretta" Non aveva aspettato un minuto in più per risponderle, questo la colpì. Una seconda vibrazione. " E dato che me lo chiedi.. domenica al falò avrò bisogno di qualcuno che mi aiuti a camminare, mi accompagnerai?" Il falò era stato messo nel dimenticatoio e Ming sicuramente non avrebbe perdonato un altro palo. Non esitò un secondo e rispose. " Tree-lined avenue n5. Alle 21:00" 

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