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UNA SETTIMANA DOPO
MERCOLEDÌ
Erano appena iniziate le vacanze di natale e la febbre non era decisa a lasciare il corpo di Irene che la impedì di raggiungere i suoi amici alla fiera natalizia in città.
Distesa sul letto con una borsetta di acqua calda vicino ai piedi, stringeva tra le mani una zuppa di pollo che le aveva portato Ming.
<<Mi raccomando prendila, ti aiuterà a guarire prima>> le raccomandò Ming preoccupata per la sua amica.
Irene annuì senza fiatare, la gola le bruciava.
Ming le diede un bacio sulla mano e uscì dalla porta per raggiungere gli altri. Era così fortunata ad aver incontrato una persona come lei.
In realtà non le dispiaceva rimanere a casa e godersi il suo letto.
Il telefono era aperto sulla chat di Thomas da cui era apparso un nuovo messaggio:
"Ho in mente diverse cose da fare insieme, riprenditi presto. -Thomas"
Forse questa febbre era arrivata nel momento giusto per prendere le distanze da Thomas. Qualcosa di lui le piaceva ma dentro di se era consapevole di aver fatto una scelta e sicuramente non era una di quelle persone a cui piace prendere in giro. Far star male le persone, tenerle appese ad un filo e manovrarle a proprio piacimento ; non era da lei.
Decise di non dare una risposta per il momento.
Aprì il contenitore, che sprigionò un odore forte di curcuma in tutta la stanza, la richiuse immediatamente per evitare un attacco improvviso di nausea.
Nel modo di posarla sopra il comodino, distante dalle sue narici, il termometro le cadde per terra nascondendosi sotto il letto.
Lo acchiappò ma qualcosa di duro le sfiorò la mano.
Lo afferrò. Era il libro che le aveva dato suo padre. Aveva abbandonato quel pensiero, diversi eventi erano successi uno dietro l'altro, finendo così verso l'oblio delle cose da fare. Si era presentato nella situazione perfetta per essere riaperto.
Le sembrò più pesante del solito come se nell'attesa si fossero aggiunte altre pagine. La copertina rigira era rimasta del suo colore sgargiante nonostante la polvere.
Ricordava il perché di quel libro, doveva tradurre delle pagine del libro che aveva preso in biblioteca.
Lo aprì alla pagina della tabella dei diversi alfabeti e di fianco posizionò aperta la pagina della foto. La macchia a forma di S, era identica alla sua. Più la guardava e più i dubbi si creavano fitti tra i suoi pensieri. Pensò che lei fosse collegata a quella storia, alla storia della lingua degli angeli.
<<Angeli, angeli>> ripeté sottovoce. Come se avesse già sentito dire qualcosa a proposito di quest'ultimi. Qualcosa le stava sfuggendo dalla mente. Ripensò a suo nonno, alle parole del padre. Suo nonno era un vero appassionato di queste vecchie leggende, sicuramente avrebbe potuto aiutarla. << ANGELI, VECCHIE LEGGENDE>> urlò con entusiasmo. La lampadina si accese. <<Michael parlò del suo gatto, il nome del micio era il nome con cui chiamavano gli Angeli più forti... le leggende che gli raccontava sua madre da piccolo>> Michael doveva saperne qualcosa ma in quel momento era impossibile rintracciarlo. Doveva rimboccarsi lemaniche. Nessuno in quel momento poteva aiutarla, tranne i libri che aveva d'avanti gli occhi. Si aiutò con il quadernetto rosso sul comodino ed una matita per trascrivere le lettere. " Nota come macchia di fuoco, viene inflitta ai nascituri di stirpe Scarlett per poterli riconoscere" <<Scarlett>> scandì ad alta voce. Lo riconobbe, era questo il nome del gatto di Michael. Ricordava le stesse lettere incise nella medaglietta. Era impossibile. Non poteva essere. << Cosa vuol dire? Nascituri? Quando è successo tutto questo?>> Incuriosita e spaventata allo stesso tempo decise di continuare ad approfondire. Doveva saperne di più. " verranno di seguito addestrati adusare al meglio il loro potere che si completerà all'età dei 17anni, di seguito, non tutti gli Scarlett saranno graziati dal dono del fuoco" <<Ildo-dono del f-f-fuoco>> rilesse balbettando. Una lacrima le scese dolcemente sulla guancia rosea. Chiuse bruscamente entrambi i libri e li allontanò da lei. Le scritte in matita erano davanti i suoi occhi. Come poteva essere vera una cosa del genere? Quel libro risaliva a decenni prima, questa storia era più grande di lei. Una macchia incisa sulla pelle per riconoscerla, come un animale da pascolo con un numero inciso sul pelo. Che cosa bizzarra. Il dono del fuoco. Per quanto queste poche informazioni fossero frutto di una vecchia leggenda, confermavano la teoria del fuoco che aveva preso piede dalla sera del suo diciassettesimo compleanno. La fronte iniziò a scaldarsi, la febbre stava salendo. Forse la paura aveva avuto la meglio.
Avrebbe dovuto continuare a leggere quel libro ma decise di agire diversamente.
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Girasoli Sotto La Neve.
FantasyLa diciassettenne Irene Sunflowers, si trasferisce con la sua famiglia in una città, molto lontana dal suo posto natio nel mediterraneo, Londra. Nel suo primo giorno di scuola alla Paradise School, un incontro intenso ed improvviso con un attore fa...