Il freddo e l'inverno non era proprio ciò che amavo, preferivo la primavera e l'estate, forse l'autunno anche, ma la cosa che odiavo di più era il freddo.
Lo soffrivo anche troppo, io che ero abituato al clima del mio mese, al caldo, al sole, al mare... l'inverno mi metteva tristezza, angoscia.
Yunho invece era particolarmente felice durante quel periodo, praticamente il contrario di me.
Quella domenica mattina era una delle poche giornate in cui potevo dormire fino a tardi ma il mio ragazzo aveva deciso il contrario e me ne resi conto solo quando mi sentii strattonare da una spalla e subito dopo la sua voce entrare nelle mie orecchie e in tutto ciò, il letto si muoveva perché lui sembrava saltellare su di esso.
"Mingi! Svegliati dai, andiamo fuori! Sta nevicando, facciamo un pupazzo di neve insieme?"
Non mi aspettavo di trovarlo già pronto per uscire, con un giubbotto enorme, una sciarpa a coprirlo fin sotto gli occhi e un cappellino di lana che gli nascondeva perfino la fronte.
Io ero ancora troppo assonnato da riuscire a capire che ore fossero.
"Abbiamo tutto il giorno, lasciami dormire" borbottai avvolgendo entrambe le braccia al cuscino. Gli diedi le spalle per continuare il mio riposo ma lui non sembrava volerne sapere di lasciarmi in pace.
"Andiamo adesso sono già pronto! Ti prego, ti prego, ti prego!"
Continuò a saltellare sul letto il ché dovetti ammettere che stava iniziando a darmi fastidio ma solo perché aveva interrotto il mio sonno; normalmente trovavo adorabile il suo atteggiamento un po' infantile, quando vedeva qualcosa che gli piaceva tanto ed iniziava a saltellare felice come in quel momento.
Mi voltai verso di lui così da mettermi a pancia in su e stesi le braccia sul letto. Dei ciuffetti di capelli mi ricadevano sugli occhi ma non avevo voglia di spostarli. Rimasi a guardarlo per qualche istante con aria pensante e lui sostenne il mio sguardo, con la speranza di ricevere una risposta positiva.
Ci pensò Yunho a spostarmi i capelli dagli occhi nel frattempo ed il suo gesto mi fece scappare un sorriso.
"Sei buffo tutto imbacuccato in questo modo" osservai ridacchiando leggermente, al ché lui mise un broncio e fece una smorfia, tirandomi un pizzicotto sul fianco.
Sussultai e lo fulminai scherzosamente con lo sguardo, prima di scattare a sedere sul letto. Avvolsi le braccia attorno al giubbotto che indossava ed in poco tempo lo feci stendere sotto di me, mettendomi sulla sua figura. Il suo viso era diventato rosso, probabilmente per il caldo che provava a causa dell'alta temperatura nella stanza.
Ci guardammo ancora negli occhi, mentre con delicatezza gli abbassavo la sciarpa per potergli stampare un piccolo bacio sulle labbra.
"Solo perché amo vederti felice, accetto di uscire sotto la neve a quest'ora" mormorai. Lui sorrise e poi ridacchiò quando aggiunsi un: "ma adesso spogliati un po' perché devo prepararmi e non voglio che nel frattempo tu muoia soffocato."
Così si aprì il giubbotto, si tolse il cappello, i guanti e si sciolse la sciarpa, rimanendo seduto sul letto quando io mi alzai per poter andare in bagno.
In poco tempo mi lavai e mi vestii ma mi sentivo comunque molto assonnato, Yunho però non meritava di tenermi il broncio per colpa della mia pigrizia e poi avevo già detto che vederlo felice mi faceva sollevare l'umore.
Una volta preparato tornai in camera dove trovai il mio ragazzo ancora accomodato sul materasso, ma schizzò in piedi quando mi vide prendere il giubbotto e dunque anche lui si affrettò a rivestirsi.
"Dai muoviti, non voglio che smetta di nevicare proprio quando usciamo noi" borbottò tirandomi per un braccio e solo in quel momento mi accorsi che aveva fatto davvero veloce a vestirsi.
Io dovevo ancora finire di indossare il cappellino, per questo provai il solito senso di irritazione a causa della sua insistenza, che però se ne andò quando lui mi rivolse uno sguardo tenero.
"Sei peggio di un bambino, Yun" commentai scuotendo la testa e lui ridacchiò ma non mise il broncio a quelle parole e anzi, fece scivolare una delle sue mani coperte dai guanti fino a prenderne una delle mie, poi mi portò verso l'uscita di casa e fu così che in poco tempo ci ritrovammo davanti al nostro giardino completamente bianco, forse si trattava di almeno mezzo metro di neve ed il sorrisetto che apparve sulle labbra del mio ragazzo mi fece capire che aveva tutta l'intenzione quella mattina di buttarsi a peso morto su di essa e rotolarcisi finché non sarebbe diventato completamente fradicio.
Ogni tanto, quando mi soffermavo a guardarlo, pensavo a quanto potessimo essere diversi: lui sempre allegro e spensierato, socievole con tutti, divertente, simpatico... io invece sempre serio, timido e riservato. Ero silenzioso, mentre invece lui era così chiacchierone che avrebbe parlato anche con i muri, probabilmente.
Eppure, non so come ma ero riuscito a farlo innamorare di me.
Tanti erano stati i giorni e le volte in cui avevo pensato di non andare bene per uno come lui, che fosse troppo per me, e che io invece non fossi abbastanza, insomma... i soliti complessi che tutti prima o poi si fanno quando si innamorano per la prima volta.
Yunho era stato qualsiasi mia prima volta ed io ero così fiero di avergliene donate così tante perché era lui l'unica persona che avrei voluto amare per il resto della mia vita.
A distogliermi dai pensieri fu qualcosa che mi batté su una spalla e quando mi voltai incontrai i suoi occhi sorridenti che quasi scomparivano, schiacciati dagli zigomi sollevati.
Mi aveva appena tirato una palla di neve addosso.
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os || ateez
Fanfictionone shots su qualche ship a caso degli ateez, anche di quelle più improponibili. ©️ 2019 | Caterina ©️ copertina xunpodipayne
