24//criminal enemies (c.s + j.wy)

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La musica era troppo alta per i miei gusti quella notte, forse perché non ero completamente lucido, l'effetto della canna che mi ero fumato insieme ai miei compagni mi aveva stordito

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La musica era troppo alta per i miei gusti quella notte, forse perché non ero completamente lucido, l'effetto della canna che mi ero fumato insieme ai miei compagni mi aveva stordito.
Non mi sentivo male ma faticavo a capire cosa stesse succedendo attorno a me.
Avevo visto un ragazzo che mi era venuto incontro e mi aveva chiesto se mi sentissi bene, mi aveva accompagnato fuori da quella discoteca nel centro di Hongdae e mi aveva tenuto per un braccio per tutto il tempo, come se avessi avuto paura di vedermi cadere da un momento all'altro per la perdita d'equilibrio.
I miei compagni non sapevo dove fossero, io ero entrato nel locale solo perché avevo sentito la necessità di bere per la gola troppo secca ma non ero riuscito ad arrivare a destinazione.

"Sei sicuro di stare bene?"
"Sì, mi serve solo un po' d'aria. Dovevo bere ma va bene anche così" avevo risposto. La voce del ragazzo era stata leggermente nasale ma forse erano le mie orecchie a non aver sentito perbene. Sicuramente se l'avessi risentita da sobrio non l'avrei riconosciuta.

"Ma sei già fatto, amico. Vuoi anche bere?" Mi aveva preso in giro con una leggera risata e io gli ero andato dietro.
"No, no, ma che hai capito... avevo bisogno d'acqua" avevo biascicato in risposta, lui aveva provato a scattare in piedi ma così facendo mi aveva lasciato ed ero crollato in avanti, acquattandomi su me stesso. Non avevo avuto forze per fare niente, neanche di alzare un dito.

"Te la vado a prendere" aveva annunciato. Questo ragazzo, uno sconosciuto come qualsiasi altro, si era preso la briga di assistermi dopo essermi sballato. Non mi ricordo se avevo fatto uso di qualcos'altro, forse uno dei miei amici mi aveva di nascosto messo qualcosa nel drink che avevo preso poche ore prima... in ogni caso non ero in me e questo era stato certo.
Il ragazzo era tornato con un bicchiere di acqua naturale che sarebbe potuta benissimo esser stata drogata anche quella ma non avevo avuto le forze per discutere su questo, mi ero fidato di lui e l'avevo bevuta tutta in un sorso. Lui si era di nuovo messo seduto accanto a me, poi si era presentato.

"Mi chiamo Wooyoung, e tu?" Aveva detto. Per un attimo ero riuscito ad alzare la testa e guardarlo; le labbra rosse e carnose erano state le prime a farsi notare, poi avevo guardato il neo sotto l'occhio, finché il mio sguardo non era venuto a contatto col suo.
Forse ero stato un idiota, forse era stata tutta colpa del cuore spezzato che mi aveva lasciato uno dei miei migliori amici quando gli avevo confessato del mio interesse per lui e mi aveva rifiutato per una stupida ragazza. O forse semplicemente ero troppo fatto per capire cosa stessi per fare, perché mi ero sporto verso Wooyoung e avevo appoggiato le mie labbra sulle sue. Lui non mi aveva rifiutato ma non mi aveva dato neanche quello che avrei voluto quella notte, ciò che desideravo da tempo ma che da sobrio almeno riuscivo a contenere.
Mi aveva baciato anche lui, mi aveva accarezzato le guance con i pollici ma poi si era allontanato e si era messo a ridere, come a volermi sbeffeggiare, seppur in maniera gentile.

"Hey, hey, hey... ammetto che mi piacerebbe andare oltre ma vorrei che tu fossi lucido e che lo volessi veramente" mi aveva detto con un soffio sulle labbra che mi aveva mandato in tilt il cervello. Lo avevo trovato carino sì, ma perlopiù erano state le sensazioni e il mix di emozioni che si intrecciavano dentro di me a farmi desiderare quello sconosciuto con tutto me stesso.
Mi aveva però tenuto al mio posto, con quelle parole.

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