9//nightmares (k.hj + p.sh)

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Mi svegliai di colpo quando lo sentii urlare per l'ennesima volta.
Da ormai qualche mese Hongjoong andava avanti in questo modo: ogni notte si svegliava a causa degli incubi ed automaticamente mi svegliavo anch'io, dal momento che condividevamo la stanza.
Non mi dispiaceva svegliarmi per poterlo aiutare, anzi, preferivo quando riuscivo a farlo, perché a volte era capitato anche che dormissi fino al mattino successivo e non mi accorgessi minimamente del suo dolore, e questo mi spezzava il cuore.
Nessuno sapeva a cosa fossero dovuti quegli incubi. I medici gli avevano detto che probabilmente erano causati dal tanto stress accumulato per il tour e il lavoro pesante di ogni giorno e che quegli incubi servivano proprio a scaricarlo.
Ma era strano il fatto che li facesse ogni volta che chiudeva gli occhi.
Tuttavia non avevo idea di cosa si trattassero questi incubi.
Non sapevo se aveva paura di scioccarmi, oppure semplicemente non gli andava di dirli ad alta voce, il fatto era che non me li aveva mai raccontati.
Decisi di alzarmi al secondo urlo che uscì dalle sue labbra ed in un secondo mi ritrovai seduto sul materasso del suo letto, con una mano sulla sua schiena a picchiettarlo per farlo svegliare.
Avvicinai la testa al suo viso, poi gli misi la mano sui capelli.
"Hongjoong, ehi... piccolo, sono qui" sussurrai carezzandolo sulla nuca con la massima delicatezza. Fu dopo uno scossone che si mise a sedere di scatto, gli occhi spalancati che fissavano il vuoto davanti a lui.
"Hongie, tesoro..." continuai, portando una mano sulla sua guancia, in modo da farlo voltare verso di me.
Lui puntò gli occhi nei miei e poco dopo lasciò che le lacrime iniziassero a rigargli gli zigomi.
Istintivamente si buttò addosso a me, poggiando la fronte contro il mio petto e le braccia avvolte al mio busto.
"Mi dispiace" sussurrò piano tra un singhiozzo e l'altro, mentre continuava a piangere. Quando portai le mani sulla sua schiena lo sentii tremare, capendo che ancora non si era ripreso per niente.
Mi abbassai per lasciargli un bacio sulla testa, poi poggiai la fronte sul punto in cui gli avevo stampato il bacio e rimanemmo in silenzio per qualche istante.
"Mi dispiace doverti svegliare ogni notte. Mi sono rotto di andare avanti così, Seonghwa" blaterò fra sé e sé quando dopo qualche minuto di tempo riuscì a calmarsi, anche se non del tutto.
"Ehi ascoltami" sussurrai in un filo di voce a quelle parole. Gli alzai la testa dopo averlo preso dalle guance e lo costrinsi a guardarmi negli occhi.
Ero pazzo di lui e poche erano state le volte in cui gliel'avevo potuto dimostrare.
Sapevo che anche lui provava il mio stesso affetto nei miei confronti, solo che non era facile per noi poterlo dire apertamente.
I nostri occhi si guardarono e io mi morsi il labbro inferiore, prima di scuotere leggermente la testa.
"Sai che ti amo e che non m'interessa assolutamente del fatto che mi svegli ogni notte."
Rimanemmo in silenzio, lui mi guardò come se fosse rimasto incantato dal mio sguardo; probabilmente era solo tanto innamorato come lo ero io.
"È proprio questo il motivo che mi fa del male ogni notte, Hwa. Sei tu e l'amore che provo per te" rispose Hongjoong.
Sentii i brividi lungo la schiena a quelle parole ed il labbro inferiore mi tremò. In che senso ero io la causa dei suoi incubi? Stava finalmente per dirmi cosa sognava ogni notte?
"Sono io a farti del male?"
Lui scrollò le spalle, prima di scuotere la testa.
"È l'amore che provo per te" ripeté di nuovo, ma io continuavo a non capire.
"È da quando ho capito di essere innamorato di te che sogno ogni volta che ci scoprono e che ci dividono. Ogni notte ed ogni mattina mi sveglio con questa paura, Seonghwa. E non ce la faccio più, ho il terrore che ci possano fare qualcosa, non reggerei il colpo, se ci allontassero."
Tirò su col naso e io di nuovo sentii i brividi lungo la schiena.
Quindi era per questo che ogni volta si svegliava in preda al panico ed in una pozza di sudore freddo.
"E di conseguenza poi ho paura che possa succedere qualcosa al gruppo, al nostro sogno... non lo so Seonghwa, vorrei solo chiudere gli occhi e non riaprirli più."
"Non dire cazzate, Hongjoong" mi lasciai subito sfuggire appena sentii l'ultima frase. Capivo che in preda a quei momenti di panico non era facile mantenere la lucidità, ma non potevo permettere che lui dicesse tali cose.
"Sono sicuro che andrà tutto bene. Basta amarci in segreto, no? Nella nostra piccola camera qui alla kq, non è romantica come cosa?" dissi senza stare troppo a pensare su cosa dire.
Gli lasciai un bacio sul naso e gli accarezzai le guance.
"Sei tutta la mia vita, piccolo Hongie e non lascerò che il nostro amore venga buttato giù da degli incubi causati dalla paura di perdermi" gli sussurrai vicino alle labbra. Lui portò le mani sopra le mie, dunque le feci intrecciare insieme, poi decisi finalmente di baciarlo sulle labbra.
Fu quando ci attaccammo insieme che lui smise di tremare e sembrò che quel bacio fosse il rimedio a tutti i mali. Lo avvicinai a me dopo avergli messo le braccia attorno alla vita e gli accarezzai le cosce, mentre continuavamo a baciarci con la massima dolcezza.
"E tu sei tutta la mia di vita, Seonghwa. Ho così tanto bisogno di te, non ne hai idea" mormorò biascicando sulle mie labbra.
Gli sorrisi, portando una mano sulla sua fronte per potergli tirare i capelli indietro.
"Credimi, ne ho tutta l'idea possibile e immaginabile, invece."
Lui sorrise alle mie parole e scosse la testa, mordendosi il labbro inferiore.
Sembrò finalmente aver ritrovato la serenità e fu così che ci addormentammo l'uno fra le braccia dell'altro come ogni notte, dopo i suoi incubi.
Forse avremmo dovuto iniziare a dormire insieme fin dalla sera per evitarli.

os || ateezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora