Wooyoung era sempre stato un ragazzo molto socievole ed espansivo con tutti e forse era per questo che eravamo riusciti a conoscerci.
Inizialmente era stata solo una conoscenza, eravamo diventati amici finché tra di noi non era nato un altro sentimento più forte da cui una sera del tutto casuale, sul letto della sua camera era scappato un timido bacio.
Era questo che mi aveva fatto capire che Wooyoung sì, era espansivo con tutti e si comportava così perché era nel suo essere, ma io avevo capito di essere speciale perché con nessun altro si era mai fatto vedere così piccolo ed insicuro come si era mostrato a me quella notte.
Eppure mi dava fastidio che si mettesse a parlare con chiunque, anche con chi non conosceva. Non sopportavo beccarlo a fissare qualche ragazzo carino quando uscivamo insieme e l'attimo dopo si era allontanato da me per potersi mettere a parlare con lo sconosciuto.
Ogni volta era sempre la stessa storia, lui si avvicinava a qualcuno di nuovo, mai visto prima e lasciava solo me, esattamente come un idiota.
E quando provavo ad avvicinarmi iniziavo a sentirmi a disagio perché Wooyoung non mi presentava mai come il suo ragazzo e anzi, non mi presentava a prescindere neanche come amico, semplicemente era come se quando parlava con gli altri io scomparissi totalmente.
E a me, che ero composto del novanta percento di ansie e paranoie, era impossibile non rimuginare sull'atteggiamento del mio fidanzato. Avrei potuto pensare fossimo giunti alla fine della nostra relazione ma no, perché era qualcosa che aveva sempre fatto, sia prima del nostro primo bacio, sia dopo.
Nel profondo sapevo che Wooyoung non si comportava così per fare una cattiveria a me o per mettermi alla prova e testare la mia gelosia. Sapevo che quel comportamento era una parte di lui, lo faceva in modo del tutto spontaneo senza rendersi conto che certe volte mi dava fastidio.
Anzi... mi dava sempre fastidio, ogni qualvolta che lo vedevo avvicinarsi a qualcuno, qualcuno di mai visto prima e con cui il minuto dopo riusciva a scherzare e ridere come se quella persona fosse una conoscenza di vecchia data.
Ero geloso, non una gelosia cattiva che mi portava a costringerlo di non rivolgere più la parola a nessuno, era più una gelosia dettata dall'insicurezza di non essere abbastanza per lui. Se così fosse stato probabilmente non sarei mai riuscito ad accettarlo.
Volevo trovare il coraggio di parlargli e di chiederglielo ma l'idea che Wooyoung potesse darmi ragione e dirmi qualcosa del tipo "effettivamente non sei tu la mia persona" mi faceva rabbrividire e non poco, anzi forse provavo anche un senso di nausea alla bocca dello stomaco.
Io e lui ci eravamo conosciuti per caso perché aveva fatto come aveva sempre fatto con tutti: mi aveva rivolto la parola in modo del tutto casuale dopo essersi seduto al mio stesso tavolino ad un bar in cui mi ero fermato un istante per sorseggiare un caffè, prima di andare in università.
E ora ero terrorizzato all'idea che potesse succedergli lo stesso con un altro ragazzo e forse chissà... prima di me aveva avuto un altro fidanzato che aveva lasciato per mettersi con il sottoscritto...
Stavo bene con Wooyoung ma certe volte diventava così frustrante che la testa mi scoppiava per le troppe paranoie, avrei voluto urlare e sfogarmi con lui ma non trovavo il coraggio, allora avevo provato a parlarne con Yunho ma mi aveva semplicemente consigliato di raggruppare tutte le mie forze possibili ed immaginabili così da poterlo affrontare.
Sì, come migliore amico non era stato poi così molto d'aiuto ma in fin dei conti cos'altro avrei potuto fare? Il mio problema era con Wooyoung e per quanto potessi alleviare la pesantezza parlandone con una terza persona, non avrebbe mai risolto definitivamente le cose.
La mia mente tornò alla realtà quando mi sentii picchiettare un dito su una spalla e dunque mi voltai per potermi ritrovare faccia a faccia proprio con il ragazzo che mi stava facendo impazzire, forse anche troppo per i miei gusti.
"Che facevi qui impalato? Rimani sempre in disparte quando parlo con qualcuno, mi sembra di esser da solo."
La voce di Wooyoung mi entrò nelle orecchie proprio nello stesso momento in cui sentii un brivido di nervosismo attraversarmi la schiena. Avrei potuto rispondergli dicendo che le volte in cui avevo provato ad avvicinarmi lui non mi aveva considerato minimamente, eppure anche quella volta non ci riuscii, ma forse perché eravamo ancora in un posto pubblico e non mi andava di fare scenate davanti a degli sconosciuti.
E ora che aveva appena finito di parlare con l'ennesimo ragazzo con cui addirittura si era scambiato il numero, stava di nuovo degnando me delle sue attenzioni.
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os || ateez
Fanfictionone shots su qualche ship a caso degli ateez, anche di quelle più improponibili. ©️ 2019 | Caterina ©️ copertina xunpodipayne
