Mai mi era capitato di sentirmi così impotente davanti a lui, anche se era sempre stato un po' una "prima donna" come spesso lo chiamavo. Inutile dire come si arrabbiava quando lo facevo. In ogni caso ero sempre stato io quello a cercare un contatto fisico, spesso lo abbracciavo, appoggiavo la testa sulla sua spalla, gli sorridevo o lo guardavo affinché lui mi guardasse a sua volta, ma mai - se non raramente - lo faceva lui.
Quella volta, all'ennesimo fan meeting, Wooyoung mi sorprese.
Mi ero imbattuto in una ragazzina che tutta disperata era arrivata davanti a me e mi aveva chiesto scusa più volte per aver perso la mia postcard. Wooyoung aveva sentito la nostra conversazione mentre io le ripetevo di non preoccuparsi, così si era avvicinato a me per poter curiosare all'interno dell'album e controllare se la postcard non si fosse appiccicata ad un'altra. Per farlo però aveva messo una mano sulla mia sedia, fra le mie gambe ed avevo percepito come la sua mano si era mossa contro di me, provocandomi un senso d'eccitazione all'interno della mia pancia.
Non ero più riuscito a seguire il discorso, infatti la ragazza mi aveva guardato varie volte di sfuggita; probabilmente si chiedeva il motivo per cui mi fossi assentato così improvvisamente e la risposta era proprio accanto a me.
"Forse è caduto" aveva detto Wooyoung con un sorrisetto divertito dipinto sulle labbra che aveva rivolto alla ragazza ma sapevo che sotto sotto era destinato a me. Infatti poco dopo si era sporto verso terra ed io da un lato avevo pregato che facesse altro, mentre dall'altro avevo sperato che mi lasciasse in pace, dal momento che non era proprio il caso, provocarmi in pubblico.
"Eccola, l'ho trovata!" aveva annunciato dopo qualche secondo e prima di tirarsi su mi aveva sfiorato la gamba con il naso, cosa che mi aveva fatto rabbrividire. Non avevo capito il motivo per cui si fosse comportato in quel modo e da una parte mi aveva fatto anche innervosire.
Sapeva quanto fosse complicata la nostra relazione, mostrarci in pubblico era una cosa assolutamente proibita, quindi perché mi aveva stuzzicato in quel modo? Quando eravamo soli finivamo comunque per fare l'amore nella sua o nella mia stanza, perciò non avevo capito tutta quella sua voglia improvvisa. Gli piaceva giocare, ma non era stato proprio il momento adatto.
*
Quando tornammo in hotel ci salutammo con gli altri che sparirono ognuno nella propria stanza, mentre io invece mi infilai in quella di Wooyoung, prima che quest'ultimo riuscisse a chiudere la porta. Volevo spiegazioni ed ero pronto anche ad urlargli contro se ce ne fosse stato il bisogno. Non poteva trattarmi come se fossi la sua bambolina.
Era vero, non ero mai riuscito ad impormi troppo con lui, infatti spesso era Wooyoung ad arrabbiarsi con me e ad iniziare i litigi, più per il fatto che io non ero neanche troppo aggressivo o irascibile ma piuttosto calmo e tranquillo, al suo contrario. Ma quella volta non mi era piaciuto come si era comportato, perciò mi sembrava giusto dirglielo.
"Che cosa avevi intenzione di fare, prima?" domandai dunque, mettendomi davanti alla porta di camera ormai chiusa, dando le spalle ad essa per poter guardare negli occhi Wooyoung che a sua volta sosteneva il mio sguardo ma faceva finta di non capire.
"Assolutamente niente, perché?" rispose dopo aver scrollato le spalle con nonchalance. Sbuffai una risata e scossi la testa, sentendomi ancora più nervoso di prima. Faceva il finto tonto e odiavo quando si comportava così.
"Perché mi hai praticamente toccato in pubblico, Wooyoung!"
Se prima avevo parlato in modo piuttosto tranquillo, adesso avevo alzato il tono di voce e lui mi aveva guardato con più sorpresa ma nonostante questo non volle ammettere di avermi provocato davanti a migliaia di persone. Aveva fatto un errore ma era ovvio che Jung Wooyoung non l'avrebbe mai ammesso, soprattutto con me che riusciva sempre a distrarmi in un modo o nell'altro.
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os || ateez
Fanfictionone shots su qualche ship a caso degli ateez, anche di quelle più improponibili. ©️ 2019 | Caterina ©️ copertina xunpodipayne
