CAPITOLO 24

3.9K 157 42
                                    

Can portò Sanem al  dove Luthfus aveva sistemato la barca.
Solo che Sanem non aveva la minima idea di dove fossero perché Can le aveva bendato gli occhi...
"Can dove siamo? Can non vedo nulla... Can!"
"Fidati mio piccolo Erkenci Kuş..."
La prese in braccio e Sanem poggiò la testa sulla spalla del marito.
"Passerà la vita intera amore mio... Passeranno le stagioni... Ma l'essenza del nostro amore, il tuo profumo, quello non passerà mai amore mio!"
Can mise a terra la sua Sanem e la fece sedere.
"Sanem non togliere la benda o ti lego..." disse ridendo Can che aveva visto il movimento delle mani di Sanem.
Sanem sbuffò e cominciò a muovere i piedi nervosamente.
"Can... Ma siamo in mare, vero?"
Can rise.
"Puoi togliere la benda Sanem..."
Sanem si tolse la benda e la prima cosa che vide fu il suo Can al timone, i capelli sciolti al vento.
"Amore mio..."
Gli occhi di Sanem cominciarono a riempirsi di lacrime.
Il perimetro della barca era illuminato da lucine bianche e sul ponte c'erano cuscini colorati ed un amaca.
Can fermò la barca in alto mare e raggiunse sua moglie.
"Dobbiamo parlare Sanem..."
Sanem cominciò a piangere e Can la strinse forte a sé.
"Partirai... Vero Can?"
" Ma cosa dici Sanem? Dove dovrei andare? Dove potrei andare?"
La baciò: un bacio che sapeva di voglia di amarsi.
"Sanem... Da quando abbiamo riportato i gemelli a casa e hai ricominciato a lavorare non ti sei fermata un'attimo. Prima eravamo noi ora siamo Can e Sanem... Mi manchi Sanem... Mi manca mia moglie..."
"Can io non volevo ti sentissi escluso..."
"Amore mio lo so..."
"Can..." e prese le sue mani tra le sue.
"Sanem... Amo te e i nostri figli più della mia vita. Morirei per voi... Però ho bisogno di te... Da quanto tempo non facciamo l'amore Sanem?" le chiese Can andando dritto al sodo.
"Can, io non..."
"Sanem sei una bravissima mamma, la migliore che i miei figli potessero avere. Sei la moglie più devota e ringrazio Allah ogni giorno. Grazie al tuo lavoro e alle tue doti Friki Harika è ritornata l'agenzia di un tempo. Tu sei tutto questo Sanem... Tu sei il mio mondo Sanem..."
Sanem lo baciò.
"Oh Can... Ti ho trascurato amore mio. In questi sei mesi ho voluto dimostrare che potevo essere una brava moglie, madre e dirigente di azienda... Ma ho dimenticato di essere una donna. La tua donna Can..."
"Sapevo che avresti capito..." disse prendendola per mano e portandola sotto coperta.
Arrivarono in camera e c'erano petali di rose dappertutto. La luce della luna illuminava il volto di Sanem.
"Voglio bearmi di te Sanem. Voglio baciare le tue labbra per tornare a respirare. Voglio accarezzare la tua pelle per riscoprire i tuoi brividi come miei. Voglio perdermi nei tuoi occhi per rivedere nella tua anima la mia anima Sanem..."
Sanem fece scivolare il suo vestito restando in perizoma.
Aveva recuperato la sua forma fisica e, agli occhi di Can, era anche più bella. I suoi seni erano sodi e perfetti, di una taglia più grande per la gravidanza.
Sanem cominciò a spogliare il suo Can che era perso in lei.
Lei lo baciò e lui ricambiò: un bacio passionale che li lasciò senza fiato.
Can si liberò dei pantaloni restando in boxer che Sanem sfilò subito.
Il desiderio di suo marito fu subito evidente.
Can le strappò il perizoma e la stese sul letto.
Si sdraiò su di lei e cominciò a baciarle la fronte, gli occhi, le labbra. Scese al suo collo e poi ai suoi seni.
I mugolii di Sanem riempirono la camera.
Lei ansimava e tremava dal desiderio: divaricò le gambe e Can la penetrò.
I loro corpi si muovevano armoniosi in quella danza d'amore così speciale per loro.
Arrivarono al culmine del piacere insieme.
Can intrecciò le sue mani a quelle della sua Sanem e si persero l'uno negli occhi dell'altra mentre le loro anime continuavano ad amarsi.
Sanem sentiva Can ancora in lei e ricominciò a muoversi sensuale.
Ricominciarono ad amarsi e loro a vivere perché si erano mancati tanto anche se non se lo erano mai detto.
"Questa notte è solo per noi Sanem..."
"E anche le prossime notti, i prossimi giorni... L'eternità è nostra e del nostro amore Can..."
La luna spiava quelle anime amarsi e lo raccontò all'alba che volle vedere la forza di quell'amore sorgendo in un sole che, col suo calore, non poté competere con la passione di questo amore...

CAN E SANEM ❤️  Una storia d'amore da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora