CAPITOLO 23

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Sono passati sei mesi dalla nascita dei gemelli.
Can e Sanem avevano tanto lavoro a Friki Harika: Sanem era un vulcano di idee!!
Deren, CeyCey e Muzo non riuscivano a starle dietro ma erano molto felici perché l'agenzia era ritornata ai fasti di un tempo.
Oggi, però, è un giorno speciale: finalmente Aziz e Mihiriban si sposano!!
Sono tutti alla tenuta: Can e Sanem con i gemelli, Leyla ed Emre con la piccola Hülya, Nihat e Mevkibe, Deren, CeyCey e Muzo.
In mattinata ci sarà il matrimonio con i pochi invitati presenti, poi, in serata, una grande festa con invitati tutti i ragazzi dell'agenzia.
Mihiriban aveva addobbato un grande tavolo in giardino con fiori bianchi e profumatissimi. Tutto intorno un tripudio di rose rosse e nastri bianchi.
L'ufficiale per i matrimoni sarebbe arrivato alle 12.
Aziz era nervoso e camminava avanti e indietro in giardino, impettito nel suo completo blu su cui spiccava un papillon giallo.
Leyla, elegantissima nel suo tubino nero, e Sanem, con un lungo abito rosso, sarebbero state le testimoni di Aziz mentre Emre, in smoking, e Can, affascinante nel suo stile, sarebbero stati i testimoni di Mihiriban.
Nihat e Mevkibe badavano ai piccoli Deniz, Ateş e Yıldız, la piccola Hülya camminava col suo papà.
Can si avvicinò a sua moglie che cercava, senza successo, di calmare il suocero il cui nervosismo aumentava col passare del tempo.
"Sanem, stasera ho una sorpresa per te..."
"Ah Can Bey ah... Allah, Allah... Sai che non vedrò l'ora che arrivi questa sera?''
"Ah Sanem ah... Tieni a bada la tua curiosità mia sola e mia unica..."
"Can... Ma i gemelli?"
"Loro resteranno qui alla tenuta con i nonni e con gli zii... Tranquilla, staranno benone..."
Sanem baciò suo marito e si allontanò.
Can la seguì con lo sguardo avvicinarsi ad Aziz.
"Ah mio cuore ah... A cosa starà pensando adesso quella tua bella testolina?"
Can sapeva benissimo che, quando Sanem giocherellava con le ciocche dei suoi capelli, qualcosa frullava nella sua testolina e lui immaginava anche cosa...
I loro sguardi si incrociarono mentre Aziz e Mihiriban pronunciarono il loro "si".
Mihiriban aveva lacrime a rigarle il viso che un emozionato Aziz prontamente asciugò con dolci baci.
Avevano sognato da una vita di unire le loro vite ed ora erano molto felici per aver realizzato il loro sogno accarezzato a lungo.
Sanem dava il biberon alla piccola Ateş quando fu raggiunta da Can che controllò gli altri due piccoli cuccioli.
"Hai bisogno di aiuto?" chiese premuroso.
"No, amore. Finisco con Ateş e vi raggiungo... Sai che è la più impegnativa dei tre, vero? È la più minuta ma è anche la più vispa..." e diede un bacio sulla fronte della piccolina.
"È identica alla sua mamma..." sorrise.
"Ma la mia sorpresa?" chiese Sanem quando, finalmente, Ateş si addormento'.
Can la prese per mano e si recarono in giardino: la festa era cominciata e i ragazzi dell'agenzia con la famiglia Divit-Aydin erano tutti pronti per festeggiare gli sposi.
Dopo il primo lento dedicato agli sposi, si aprirono ufficialmente le danze per la gioia di Muzo e CeyCey ma un po' meno per quella di Deren che non amava tanto essere coinvolta nelle danze scatenate dei due.
Can si avvicinò al ragazzo alla consolle e diede lui una chiavetta poi si recò dalla sua Sanem che rideva con sua sorella.
Fece un cenno con la testa al ragazzo e partì una canzone.
Can prese sua moglie tra le braccia, che cinse il suo collo con le sue braccia, e si lasciarono trasportare da quella romantica canzone "Ay Tenli Kadın" che rievocò nella loro mente dolci ricordi...
Can accarezzava la pelle nuda della sua Sanem e si guardavano intensamente negli occhi.
Riuscivano ad estraniarsi dal resto del mondo solo guardandosi e chi li vedeva non poteva non capire che erano anime destinate l'una all'altra.
Finito il ballo, Can sussurrò qualcosa all'orecchio di Emre che rispose con una pacca sulla spalla di suo fratello.
"Pronta per la tua sorpresa Sanem?"
"Prontissima! Sto morendo dalla curiosità Can!"
Can allungò la mano che Sanem si affrettò a stringere e si diressero al pick-up.
Alla fine del lungo viale per lasciare la tenuta, Sanem chiese dove stessero andando.
Can, per tutta risposta, le prese la mano e la portò alle sue labbra.
"Ti fidi di me?"
"Mi fido Can..."

<< La fiducia è un mistero... È la forma più elevata di amore, è l'essenza stessa dell'amore. L'amore in sé è già un mistero, è qualcosa di indefinibile ma l'amore è simile ad una circonferenza e la fiducia ne è il centro, l'anima...>>
                    OSHO

CAN E SANEM ❤️  Una storia d'amore da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora