CAPITOLO 7

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Due mesi: due mesi in mare, due mesi di Sanem, due mesi di passione, di fuoco.
Purtroppo non potevo mantenere la promessa fatta a Sanem di festeggiare i due mesi di matrimonio a Valencia perché avevamo attraversato delle tempeste che avevano rallentato la nostra tabella di marcia.
Sanem dormiva di sotto. Il temporale di questa notte l'aveva messa ko ed anche me. Avevo ancorato la barca per riposare e recuperare.
Mi alzai per preparare la colazione. Le provviste cominciarono a scarseggiare ma non era un grosso problema: a Valencia avrei lasciato la barca al mio fidato amico Jorge, da lì in aereo saremmo andati a Parigi e poi alle Galapagos.
Sanem mi raggiunse nella piccola cucina cingendomi la vita con le sue braccia. Affondò il suo viso nei miei capelli mentre la sua mano entrava nei boxer.
"Sanem, ti prego..." cercavo di mantenere un tono di voce normale ma ormai ero in balia del desiderio di mia moglie che era anche il mio.
Can si voltò. Adoravo averlo in mio potere.
Avevo imparato come tenerlo in mio potere e sentirlo pregarmi per mettere fine a quella dolce tortura.
Mi inginocchiai, gli abbassai i boxer e il desiderio di mio marito fu molto evidente.
Cominciai a baciargli la punta e lo vidi irrigidirsi. La mia lingua giocava col suo membro e quando lo vidi appoggiarsi con le mani al tavolo lo presi in bocca e dettai il ritmo della nostra passione.
"Sa... San... Sanem" urlò, esplodendo nella mia bocca. Mi rialzai soddisfatta.
"Mia moglie mi vuole morto" sussurrai mentre cercavo di tornare in me.
La vedevo bere il suo thè mentre mi fissava compiaciuta.
"Ti amo" le dissi con la voce ancora roca.
Mi baciò ma la allontanai a malincuore.
"Sanem domani attraccheremo a Valencia. Prepara le valigie e non dimenticare niente perché poi partiremo per Parigi e da lì voleremo alle Galapagos!"
Saltellava battendo le mani, era felice ed io ancora di più perché ho fatto della sua felicità la mia missione di vita.
La giornata fu tranquilla: lei era presa dalla preparazione dei bagagli e io mi organizzai con Jorge che avevo chiamato col satellitare.
Valencia era bellissima come sempre. Avevo affidato la nostra barca al mio fidato amico mentre un taxi ci portava al nostro albergo.
"Hotel Valencia Center" era una struttura molto moderna, con una grande piscina e delle camere ampie e bellissime: nel nostro bagno c'era anche la vasca idromassaggio che Sanem provo' subito.
Decidemmo di cenare in albergo.
La mattina arrivò e un raggio di sole baciò il viso della mia bellissima moglie.
Avevamo un volo da prendere: Sanem si concesse un ultimo bagno con l'idromassaggio, io optai per una doccia.
Un taxi ci portò in aeroporto, facemmo check in e ci imbarcammo.
La città più romantica del mondo ci aspettava.
Conoscevo Parigi ma non vedevo l'ora di conoscerla con gli occhi di Sanem perché il mondo visto con i suoi occhi aveva tutto un altro aspetto.
E lei era tutto il mondo. E io non volevo altro.

CAN E SANEM ❤️  Una storia d'amore da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora