CAPITOLO 16

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Can guardava dormire la sua Sanem.
Tra due mesi sarebbe stato il loro primo anniversario di matrimonio e tra cinque mesi sarebbero nati i loro gemelli.
Sanem aprì gli occhi e si persero l'uno negli occhi dell'altra.
"Buongiorno amore mio!"
"Buongiorno amore mio. Ti ho preparato la colazione" disse Can indicando il vassoio ai piedi dell'enorme letto.
Sanem si sedette a letto mentre Can le porgeva il vassoio.
"Simit e thè! Lo sai che li adoro!! Dividiamo?" chiese Sanem che spezzò il simit e imboccò il suo Can.
"Amore mio credo tu abbia un po' esagerato. Simit, thè, fragole, kefir, kaymak (crema di latte di bufala o di mucca), miele, mini vaschette di formaggio..."
"Devi mangiare per tutti e quattro Sanem, soprattutto dopo la giornata di ieri amore mio!"
Can rise e le fece l'occhiolino.
Fecero colazione imboccandosi a vicenda.
Poi si prepararono per andare a Friki Harika.
"Sanem che ne dici se troviamo casa ad Istanbul? Per arrivare a Friki dalla tenuta ci vuole quasi un'ora. E tra poco ci saranno anche i piccolini..." propose Can.
Sanem accondiscese e Can promise di chiamare l'agenzia immobiliare dell'amico di Metin.
Arrivati a Friki Harika li accolsero CeyCey e Deren che mostrarono loro le modifiche fatte nell'ufficio di Can.
L'enorme scrivania era stata progettata per essere usata da Can e Sanem contemporaneamente. CeyCey aveva messo sulla parte sinistra tutti gli oggetti presenti sulla vecchia scrivania di Sanem.
Emre accolse sua cognata con un bouquet di fiori mentre tutti i ragazzi applaudivano i loro nuovi capi.
Sanem e Can erano shoccati.
Come sempre fu Metin a fare chiarezza.
CeyCey, Deren e Muzo avevano ceduto le loro quote di Friki Harika rinunciando ad esserne soci in favore di Can e Sanem e d i Leyla ed Emre: Emre e Leyla possedevano il 30% mentre Can e Sanem il 70%.
Emre spiegò a suo fratello che era stata una sua decisione la ripartizione delle quote perché Can e Sanem avevano lottato tanto per Friki Harika Ed era solo grazie a loro se era ritornata ad essere l'agenzia top di un tempo. Can abbracciò suo fratello. Poi tirarono le loro mogli in quell'abbraccio.
Il nervosismo di CeyCey ruppe l'incantesimo.
"La signora Hüma, la signora Hüma" balbettava agitato come al solito.
"Non vi sembra il caso di andare a svolgere il vostro lavoro?" urlò ed entrò seguita da Ceyda che si diresse da Can.
Deren fece uscire tutti dall'ufficio di Can e Sanem.
"Non avvicinarti!" disse Can a Ceyda che lo guardava stupita.
"Dopo tutto quello che hai detto a mia moglie non avresti dovuto farti vedere mai più!"
"Can, Emre, possiamo parlare noi quattro da soli?" chiese Hüma.
"No, mia moglie resta!" urlarono all'unisono i due fratelli mentre Leyla e Sanem si guardavano allibite.
"Figli miei non vi sembra di esagerare? Alla fine io e Ceyda vogliamo solo parlare con voi due..."
"Io sono stufo di dover sottostare ai tuoi capricci mamma. Sparisci, torni, cerchi di comandare e non mi hai chiesto nulla di mia figlia... Ma che persona sei?"
Emre era davvero arrabbiato. Leyla gli si avvicinò e lui la prese per mano e fece per andare nel suo ufficio ma Hüma lo fermò.
"Io non sono mai stata d'accordo col tuo matrimonio Emre. E lei non mi piace. E meno di lei mi piace sua sorella Sanem..."
"Sai cosa mi interessa della tua opinione Hüma? Io sono felice con mia moglie e mia figlia. E se devo scegliere tra te e loro, credo tu possa capire da sola la mia scelta." disse Emre deluso da sua madre.
Can applaudì suo fratello.
"Bravo Emre! E come per il vostro matrimonio, mi hai anticipato anche questa volta..."
"Ah Can ah... Ho cercato di essere una buona madre, di recuperare il tempo perso, di indirizzarti la persona più giusta per te facendoti conoscere meglio Ceyda e facendo ritornare Polen ma tu non vedevi che questa ragazza. Sei sparito per un anno per causa sua. Hai rischiato di morire in un'incidente. Pensavo che l'amnesia fosse stata la tua più grande fortuna non ricordandola. Ma lei ha fatto di tutto purché te la ricordassi e te la sei anche sposata."
"Signora Hüma non vada oltre" sibilò Can parandosi davanti a sua madre.
"Sanem è la cosa più bella della mia vita. Sono felice solo con lei. E tra poco sarò ancora più felice anche con i miei bambini. Sa cosa dovrebbe fare? Andarsene e non tornare mai più! A me e alla mia famiglia non mancherà di certo!"
Can guardò la sua Sanem. Era rimasta ferma e in silenzio.
Sanem accarezzò la guancia di suo marito e con il viso rigato dalle lacrime uscì dall'ufficio.
Can litigava ancora con Hüma quando Deren aprì la porta dell'ufficio improvvisamente.
"Sanem.... Sanem stava scendendo giù nell'archivio. È svenuta ed è rotolata per le scale..." disse piangendo.
Can corse fuori verso le scale.
La vide stesa per terra con le mani sul ventre.
"L'ambulanza sta arrivando..." disse Emre poggiando una mano sulla spalla di suo fratello e stringendo con l'altra mano quella della sua Leyla.

CAN E SANEM ❤️  Una storia d'amore da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora