CAPITOLO 5

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Erano passate già tre settimane dall'inizio del nostro viaggio. Tre settimane passate in mare con l'unica compagna di viaggio che desideravo: mia moglie Sanem.
Devo dire che pensavo peggio invece mi aveva sorpreso. Io ero abituato alla vita in mare ma lei no ed era stata una sorpresa quotidiana: il mio Macho era il mio secondo ormai. Apprendeva tutto e subito grazie anche alla memoria fotografica.
E che dire del desiderio che solo lei era in grado di accendere? Allah, Allah...
La mia Sanem, la ragazza timida e impacciata di due anni fa aveva lasciato spazio ad una donna vogliosa ma soprattutto intraprendente capace di accendermi anche solo con lo sguardo.
"Amore mio, squilla il telefono!" mi disse Sanem.
"Pronto? Emre!" rispose Can.
"Ok! Si, ci fermeremo per un po'. Sono tre settimane che vediamo solo mare... Te la passo. A presto fratello." dissi passando il telefono a Sanem.
"Leyla! Sorella mia... Verrete a Mikonos? Ascolta tesoro...." e si allontanò da Can parlottando e ridendo con sua sorella.
"Sanem prepara le valigie. A Mikonos andremo in albergo e domani arriveranno Leyla ed Emre."
Sanem corse di sotto felice e con un sorriso che non sfuggì a Can.
Attraccammo a Chora che era pomeriggio. Raccomandai la barca all'addetto della sicurezza portuale e ci dirigemmo in albergo dove ero riuscito a prenotare due suite per noi e per mio fratello e mia cognata.
Il "Chora Plaza Resort" era rinomato per il suo panorama: dal suo terrazzo si poteva guardare l'intera città.
Aprì la porta della nostra suite e Sanem restò incantata, ferma sulla porta.
Il fattorino che portò le nostre valigie la scansò per poter passare.
Risi e la tirai dentro anche perché un signore che era nel corridoio la guardava con troppo interesse e sapevo che mia moglie, dopo l'episodio di Kayseri con Polen, si sarebbe vendicata perciò non dovevo abbassare la guardia.
"Sistemiamo i bagagli e scendiamo per cena?" proposi e accettò.
"Can faccio la doccia." disse.
Avevo appena finito di parlare con Metin che mi aveva messo al corrente delle varie attività di Friki Harika quando la vidi.
Era in piedi, i lunghi capelli neri sciolti e mossi anche per la salsedine, ed era completamente nuda!!!
Non che non l' avessi mai vista nuda... Ma i colori del tramonto di Chora, un rosso e un arancio fusi in un connubio perfetto, la rendevano una visione unica.
Iniziò a volteggiare per andare in bagno e mi passò davanti. Sentii il suo profumo arrivare alle mie narici e persi il controllo. Sentivo lo scroscio dell'acqua e la raggiunsi.
"Ma quanto ci hai messo Can?" disse quando entrai con un sorriso malizioso.
"Allah, Allah Sanem"dissi.
Sanem mi sciolse i capelli e cominciò a massaggiarmi col sapone. Il tocco delle sue mani, il sapore delle sue labbra sulle mie, i suoi capezzoli turgidi al tocco delle mie mani, le sue gambe che si strusciavano sulle mie, il mio membro che non nascose il mio desiderio. Quando mi cinse i fianchi con una gamba, la bloccai alla parete, la presi così e lei si abbandonò.
La sollevai dalle natiche e le mie spinte furono subito vigorose. Ansimava e mugulava, la baciai e lei prima rispose al bacio poi, in preda al desiderio, cominciò a mordermi le labbra. Arrivammo all'orgasmo insieme, come sempre. E restammo così fino a quando i battiti dei nostri cuori rallentarono e i nostri respiri diventarono più regolari.
Uscimmo e ci asciugammo. Lei corse subito in camera, a me ci vollero una decina di minuti.
"Can! Ordiniamo la cena in camera?" mi chiese.
Il senso della domanda mi fu chiaro quando uscii anche io dal bagno e la raggiunsi.
Era stesa sul letto, appoggiata sui gomiti, la testa reclinata su un lato, le gambe semi divaricate che lasciavano intravedere il mio Paradiso.
"Sanem, morirò così...." le dissi mentre la sua mano batteva sul letto invitandomi a raggiungerla.
"Non morirai.... Non lo permetterò..." mi disse mentre mi adagiavo su di lei.
Non ordinammo più nemmeno la cena in camera.
Passammo la notte ad amarci e a bearci del nostro amore.
All'alba, sfiniti, ci coprimmo e ci addormentammo stretti in un abbraccio che fuse due corpi in un unico corpo.

CAN E SANEM ❤️  Una storia d'amore da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora