17. Muori domani, impara per sempre

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"Everybody make a shoutful noise unto the Lord!"

Che domenica da sogno, oggi pomeriggio ho nuoto e i genitori possono assistere.
Verrà anche Dario, mi vedrà in costume..

Questa cosa non mi garba, in fondo è colpa mia, glie l'ho detto.
Ha detto anche che mi porterà a mangiare la pizza.

"Tin" un messaggio da Laura.
Lei: Cuore
Io: Mio, come stai?
Lei: Molto bene tu?
Io: Bene
Lei: Che facciamo oggi?
Io: Io oggi non puedo hacer nada, ho nuoto e poi devo uscire con Dario.
Lei: Che palle! Stai sempre con lui..ma almeno vi siete mai baciati?

In effetti no...ma la cosa non mi preoccupa perché se non lo bacio è per dispetto. E voglio fargli sudare prima di baciarlo (o farmi baciare).

Io: No..
Lei: Ma che sei scema?
Io: Ahah no! Ho tutto un piano..
Lei: Racconta.
Io: Poi ti racconto tutto, ora devo studiare..
Lei: Oki a dopo :)

Devo studiare latino perché mercoledì c'è la verifica.

-In bocca al lupo amore- mamma ha gli occhi licidi e a me fa male la pancia per la paura.
La lezione è cominciata e Dario è qui.

Sto per svenire. Questo costume è fottutamente stretto!
Vorrei non uscire più dalla piscina..

Mancano più o meno dieci minuti e dovrò uscire ma se penso al fatto che mangerò pizza uscirei subito.

Una bella doccia calda, mi vesto e vado con Dario.

-Mamma io vado a mangiare la pizza con..amici, torno alle sei. Mi puoi portare la borsa a casa?
-Certo torna alle sei precise che devi ripassare..-ammonisce mia madre.

-Hey!- Dario è davanti a me e mi abbraccia.
Amo il suo odore di colonia.
-Dove mi porti?- chiedo alzando la testa per guardarlo in faccia visto che è altro 1.90m non che io sia bassa ma lui è comunque più alto.
-Ti porto al Gusto Di Pizza- risponde sorridendo.
- Non so dov'è ma okay..- spero almeno che sia da questa parte del mondo.

In macchina c'è un silenzio assoluto, si sente solo il motore dell' automobile e il vento che soffia.
I sedili della Smart sono comodi, in pelle color sabbia. L'automobile è molto pulita e gli interni emanano odore di pino.

Non so esattamente dove siamo, spero che per le sei mi riporti a casa.

-We Dario, prego!- un uomo dalla carnagione mediterranea, calvo, ci ha accolti con un ampio sorriso che avrebbe messo a proprio agio chiunque.

Ci siamo appartati ad un angoletto molto confortante. Il locale è moderno, i tavoli sono coperti da una tovaglia di seta viola e i bicchieri hanno all'interno dei cristallini.

-Ti piace questo posto- chiede Dario, davanti a me sorridendo.
-Si è bellissimo e il signore di prima sembra simpatico!- esclamo ricambiando il sorriso.

Ho ordinato una bella pizza margherita tonda, gustosissima e gigantesca mentre Dario ha ordinato la pizza quattro stagioni.
Piano, piano sto imparando più cose di lui...

Sono le cinque ed è meglio se ci incamminiamo verso casa.
-Dario io devo essere a casa per le sei- annuncio per fargli sapere
-Perfetto- risponde tranquillamente
-Domani che fai?- chiede curioso, probabilmente vuole uscire ma io non posso, passo più tempo con lui che con mia sorella!
-Vado a scuola tu?
- Lavoro fino alle due. Usciamo domani?- chiede quasi come se mi stesse pregando
-Non posso, il pomeriggio devo andare a casa di un'amica- mento per non dirgli che si accollava un po' troppo.
-Mh..okay...mi abbandoni cosi..- fa finta di piangere
-Se vuoi dopodomani dopo palestra, andiamo da qualche parte..-cerco di riparare
-Non posso ne mercoledì, ne giovedì..

Regna il silenzio tra noi per ben cinque minuti.
-Dai andiamo- si alza e si precipita in cassa a pagare.
Ora mi sento leggermente in imbarazzo...

Regna il silenzio anche in macchina, si sente solo il vento che sbatte contro i finestrini e il motore.
Posso approfittarne per chiudere gli occhi e riflettere.
Riflettere sul futuro, sempre se ci sarà. Non si ha la certezza di niente in questa vita...bisogna vivere come se si morisse domani e imparare come se si dovesse vivere per sempre...

-Grazie mille Dario- gli do un bacio sulla guancia e apro lo sportello della macchina.
-Aspetta ladra!- mi afferra il braccio. A quella dichiarazione mi sono spaventata, perché mi ha chiamato ladra? Non ho rubato niente
-Ti stai rubando il mio bacio- sorrido perché penso che sia stupido..il mio stupido
-Il mio bacio?- ha fatto gli occhi da cucciolo ma gli escono male, non posso fare a meno di sorridere (ridere)
-Non te lo do! Sono una ladra. Ciao ciao- mettendo una gamba fuori dalla macchina
-Ma...- richiudo lo sportello e gli mando un bacio.

-Mamma sono a casa!- urlo e salgo in camera mia.
Le lenzuola sono pulite e la stanza ordinata, probabilmente Parvin oggi è venuta.
Mi faccio una doccia veloce e mi metto ad ascoltare la musica. Per la prima volta in vita mia sono veramente felice.

Non amarmi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora