Clean Quiet Tale (Act I)

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Ferma davanti alla fontana che troneggiava all'ingresso del Ryokan, Hinata ripensò alla sera del suo pessimo appuntamento in casa di Naruto. Anche in quell'occasione, la vergogna era stata l'unico ostacolo ad impedirle di essere quantomeno affabile agli occhi del suo innamorato. Ma ora le cose erano ben diverse: era sua moglie da poche ore, e quindi non poteva più permettersi di esitare.


«Tutto bene, Hina? Vuoi una mano?» le chiese suo marito, preoccupato che il suo pesante abito potesse esserle d'intralcio. La ragazza scosse la testa, avanzando a passo incerto dietro di lui.


«Certo che Shikamaru non ha badato a spese eh? Guarda che posto, 'ttebayo


La piccola cittadina di Amatendo sorgeva tra le montagne dell'entroterra di Konoha ed era da sempre meta turistica per eccellenza, grazie alle numerose sorgenti di acqua calda che sgorgavano tra le gole dell'ambiente circostante. Entrando nella pensione termale scelta da Shikamaru come regalo di matrimonio, la donna provò una punta di trepidazione al pensiero della prima notte di nozze: non poteva fare a meno di sentirsi un po' nervosa, immaginando quelli che sarebbero stati i suoi doveri coniugali, ma amava Naruto e aveva piena fiducia in lui.


«Salve.»

«Oh, i signori Uzumaki! Prego, prego! Vi aspettavamo con ansia.»

«Scusateci, i festeggiamenti si sono prolungati più del previsto.»

«Non si preoccupi signor Uzumaki, avevamo messo in conto l'eventualità di un possibile ritardo. Sa, un matrimonio non è cosa di tutti i giorni.»

«Eheh.»

«Ad ogni modo, il sole sta tramontando, perciò consiglio a lei e a sua moglie di ritirarvi subito nei vostri alloggi e di usufruire delle nostre vasche termali con più calma domattina.»

«Sì, direi che è un'ottima idea, 'ttebayo


Gli sposini furono subito accolti con benevolenza dal personale della pensione di lusso. Un galoppino fece loro strada lungo il corridoio, da cui era ben percepibile il mormorio di vitale allegria proveniente dalle suite adiacenti. Continuando nella conversazione, venne fuori che la loro camera era pronta e già provvista dei loro averi; Hinata non poté fare a meno di notare come Naruto sembrasse pienamente a suo agio nelle nuove vesti di marito, mentre lei faceva davvero fatica a non arrossire ad ogni "signora Uzumaki" o "sua moglie" sentisse uscire dalla bocca di quegli inservienti tanto cortesi e professionali.


«Ecco la chiave della suite. La colazione viene servita intorno alle otto e mezza. Se avete qualsiasi domanda vi prego di non esitare a chiamarci. Noi tutti vi auguriamo una buona permanenza e una serena luna di miele.»


Quando l'inserviente chiuse la porta dietro di sé, l'imbarazzo fu di nuovo palpabile. I novelli sposi si erano liberati della confusione dei festeggiamenti quasi con sollievo, e dunque l'emozione dell'intera giornata stava scemando, ma fu proprio in quel momento che entrambi si resero conto di cosa comportava l'essere soli in quella stanza...



La vita coniugale era appena incominciata.




Naruto non stette con le mani in mano per troppo tempo e iniziò a muoversi in quello spazio con curiosità, aprendo cassetti e armadi e controllando che fosse tutto in ordine. Hinata lo imitò e prese ad osservare con quale minuziosità era stata preparata la loro camera: la suite era spaziosa e arieggiata da eleganti finestre in legno di abete, da cui si godeva di una vista mozzafiato sulle colline circostanti. Il tatami era pulito e profumato. Al centro della stanza si trovava un futon matrimoniale su cui erano stati sparpagliati petali di loto. Solo il bagno sembrava non aver risentito della sfarzosità del Ryokan, probabilmente perché la maggior parte dei clienti preferiva di gran lunga tuffarsi nelle acque termali senza rendere conto dei servizi delle suite.

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