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Quella notte si sentirono altre urla di dolore, risate maligne ed emozioni diversamente contrastanti tra loro

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Quella notte si sentirono altre urla di dolore, risate maligne ed emozioni diversamente contrastanti tra loro. Odio. Tristezza. Dolore. Gioia.

«Deku è tornato in Giappone...» lesse All Might sul giornale. «Che cosa facciamo, signor preside?» chiese alzando lo sguardo sul topo/orso seduto a capo di quel tavolo al quale erano presenti tutti gli Hero di massima importanza.

«Noi sapevamo già che era tornato ma i mass-media non ancora...in più dobbiamo tenere conto che hanno in mente di attaccare i nostri giovani ragazzi all'USJ» disse.

«Ma allora non sarebbe l'ideale far saltare la gita?» chiese Hawks, poggiando una mano sotto al mento a mo' del "Pensatore" di Rodin.

«No, i nostri ragazzi hanno bisogno di tutto questo perché, in fondo, questa esperienza potrebbe servire in futuro» tutti, in risposta, rimasero in silenzio.

"Quindi crede che sia giusto far morire dei ragazzi solo per esperienza?!" pensò All Might adirato proprio come gli altri presenti in quella stanza.

«Anche se annulliamo loro ne sarebbero confusi visto che la notizia di questa "gita" è trapelata anche fra di loro e, una volta a casa, potrebbero raccontare tutto ai genitori. Noi, a  quel punto, che cosa potremmo mai dir loro per giustificare la mancata prova? "Possibile attacco Villain! State calmi, risolveremo tutto"? Non credo» proseguì il preside voltandosi verso di loro. «L'unico che sa di questa cosa è il giovane Bakugou»

Nessuno rispose, troppo preso dai propri pensieri.

«Bene, io direi di concludere qui, che dite?» disse il preside sorridendo a tutti i presenti che annuirono e, uno alla volta, uscirono dalla stanza. «All Might, non faccia di testa sua, ok?» l'interessato annuì prima di andarsene anche lui.

Sospirando, l'Hero numero 1 ritornò ai dormitori con la testa fra le nuvole. Si chiedeva cosa potesse mai fare con il verde ma non arrivò ad alcuna conclusione.

«Buongiorno, professore!» esclamarono gli alunni della 1-A quando lo videro varcare le porte dell'edificio.

«Uh? Oh, ciao ragazzi!» sorrise.

«Com'è andata la riunione?» chiese Momo portandogli una tazza di thè nero.

«Esasperante...» sussurrò. Sorrise grato alla ragazza iniziando a sorseggiare il liquido scuro mentre ripensò alle parole del preside. «Non siete in ritardo?» chiese divertito guardando l'orologio.

«Ragazzi, il professore ha ragione! Dobbiamo andare di corsa in classe!» esclamò il capoclasse con i soliti gesti robotici.

Tutta la 1-A si alzò sbuffando chi dal divano chi dalle poltrone mentre, il biondo, restava semplicemente in silenzio a fissare il vuoto come assorto nei propri pensieri.

«Bakubro! Sei con noi?» disse il rosso agitando davanti al suo viso una mano per risvegliarlo dalla sua trance.

Da quando quella notte lui venne a sapere delle continue visite da parte di Midoriya, il loro rapporto non era più come prima.

Blackout ||BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora