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«Che hai intenzione di fare?» chiese Toga guardando il verde intento a sistemarsi la camicia e guardare l'ora ogni istante

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«Che hai intenzione di fare?» chiese Toga guardando il verde intento a sistemarsi la camicia e guardare l'ora ogni istante. «Sono le 18, non è ancora arrivato il momento del massacro!»

«Questa sera vado in giro da solo, scusami...ma vorrei schiarirmi le idee» lei sorrise come suo solito prima di tornare attenta al videogioco iniziando a maledire Dabi che la sconfisse senza problemi. «Non seguitemi» disse il verde prima di uscire.

Camminò nell'ombra timoroso che qualcuno potesse vederlo e, di conseguenza, riconoscerlo; si nascose non appena vide la 1-A intenta a vagare per il marciapiede opposto troppo attenti a chiacchierare sulle bellezze di quella piccola città.

Si mise il cappuccio e, con le mani in tasca, continuò a camminare sperando che non l'abbiano visto.

«Ma era troppo carino!» esclamò una ragazza che passò accanto a lui. «Peccato che abbia la fidanzata...quella troia!»

«Già, non sa nemmeno che cosa sia l'amore lui! Cioè, dai! Per prendersi una come quella deve avere dei gusti da far schifo! Non so se intendo!»

«E tu che ti ascolti, eh figlio di puttana?!» urlò quando lo sentì ridacchiare tra sé e sé.

"L'uomo in generale non sa quando è il momento di scappare, ma quando lo capisce...è ormai troppo tardi" pensò divertito il ragazzo.

«Io? Oh, nulla stavo soltanto pensando a quanto foste ridicole...» rise sadicamente alzando di più la voce. «Cioè, quella povera ragazza potrà essere anche brutta e cose del genere ma di sicuro sarà meno troia di voi due»

«Ma come osi?!» urlò l'amica attirando gli sguardi interessati degli Hero fermati sul marciapiede opposto al loro. «Tu non sai chi siamo noi!»

«E menomale! Sarei rovinato a conoscere i vostri brutti volti da racchie»

«Il mio paparino è il sindaco di questa cittadina del cazzo mentre il suo è un commerciante d'armi» disse orgogliosa. «Quindi se chiediamo loro, ti potrebbero cacciare da questo stato lo sapevi?»

«Uh, che paura! Guarda mi stanno tremando le gambe!» finse per poi ridere ancor di più. «Sapete dove me li metto i lavori dei vostri adorati "paparini"? Su per il buco del culo, ragazze» fece per tornare a camminare quando entrambe lo presero per il cappuccio riuscendo ad abbassarlo. «Questo non dovevate farlo...» sussurrò. «Io mi ricorderò di voi, sappiatelo...ma non nel modo che credete, bensì nella mia lista. Bye bye, troiette» si nascose di nuovo il capo sperando che l'oscurità abbia nascosto la sua identità, inutilmente.

«Izuku!» urlò qualcuno prima di tuffarsi fra le sue braccia.

«Uraraka, no!» esclamò Iida correndo verso di lei ma il verde fece un gesto che li stupì nettamente: l'abbracciò stringendola a sé.

«Adesso è meglio che vada» sussurrò allontanandosi leggermente. «Beh, alla prossima vittima Hero!» si voltò iniziando a camminare verso il molo, ignaro del fatto che lo seguivano.

Blackout ||BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora