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La città sembrò per molti mesi di nuovo, dopo tanto tempo, "tranquilla" e questo non faceva che aumentare la tristezza di Bakugou che iniziava a credere, proprio come tutti, che la morte del verde fosse tutto reale e non una loro tentata fuga

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La città sembrò per molti mesi di nuovo, dopo tanto tempo, "tranquilla" e questo non faceva che aumentare la tristezza di Bakugou che iniziava a credere, proprio come tutti, che la morte del verde fosse tutto reale e non una loro tentata fuga.

Lo stesso valeva anche per Inko Midoriya che, nonostante cerchi sempre di sorridere, si incolpava di tutto.

«Mocciosi, dovete sapere che tra poche settimane, sarete liberi per le vacanze se non per i compiti che vi assegneremo...» tutto l'entusiasmo degli alunni svanì una volta conclusa la frase del docente che ghignò divertito. «Non pensate a tutto il casino che sta succedendo, ma solo a divertirvi, ok?» annuirono tutti per poi mettersi a parlare tra di loro nonostante la presenza del Prof Hero ancora in classe.

«Voi che cosa farete in questi tre mesi?» chiese Mina emozionata.

«Passerò il tempo con la mia famiglia...» rispose Uraraka sorridendo.

«Io devo recuperare lo studio!» dissero in coro Kaminari, Kirishima e la tizia rosa.

«Che ne dite se creiamo un gruppo di studio? Magari solo per un mese...» propose il biondo guardando fuori dalla finestra con i piedi sul banco.

Quel pomeriggio, a casa Midoriya, si ripromise di non ferire più nessuno...di non insultare più pesantemente vista la brutta esperienza appena passata.

Tutti, in aula, rimasero storditi alle parole del biondo poiché era più uniche che raro che lui si proponga per aiutare qualcuno che non sia sé stesso. «Sei sicuro di stare bene, Bakubro?» gli chiese Kirishima ridendo.

«Si, inutile comparsa...mai stato meglio» rispose in tono arrabbiato. «però se proprio lo trovate strano, rimangio tutto quanto» disse dopo poco.

«No! Ti prego, ci serve disperatamente il tuo aiuto!» esclamò Mina mettendo una mano in faccia al povero Kirishima. «Non ascoltarlo, è solo gelosia la sua...aiutaci te ne prego!» nella classe riecheggiarono delle risate mal trattenute.

«Fate come vi pare» sussurrò il biondo cercando di trattenere il suo sorriso, invano. «Alle 16 in punto davanti al parco, per chi fa ritardo non avrà più alcun aiuto, sono stato chiaro?» i tre annuirono prima di tuffarsi addosso al biondo in un abbraccio dove, stranamente, Bakugou non si scansò.

«Sbaglio o sei più tranquillo del solito?» fece notare Kaminari ancora stordito da tutto l'"affetto" di cui il biondo non negava ai tre.

«Non sono cose che ti riguardano, Pikachu mancato!» esclamò alzando leggermente la voce come non faceva da ormai giorni. «Sono cose private queste!»

«Si, ma stai calmo!» disse tra le risate tenendosi la pancia. «Volevo piuttosto chiederti: davvero sei gay?»

«Si...me ne sono reso conto da poco» sussurrò in risposta il ragazzo tornando con lo sguardo assente fuori dalla finestra. "Da poco, si...ma troppo tardi..." pensò sospirando mentalmente.

Blackout ||BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora