«Stupido! Ti sei fatto vedere da quei mocciosi!» urlò Shigaraki Tomura al verde che ridacchiò facendo andare su tutte le furie il Villain. «Che cosa ti ridi?!»
«Rido per la tua immensa stupidità! Cioè, non capisci che io l'ho fatto di proposito? I giochi sono più divertenti quando si mettono tutte le carte sul tavolo, no?» rise, con tanto di lacrime, vedendo la faccia del tutto incazza del suo collega. «Stai tranquillo...il piano prosegue» ghignò e poi scese le scale andando nel seminterrato.
Come suo solito, non appena chiuse la porta dietro di sé, si avvicinò a passi pensati alla scrivania, aprendo uno dei numero cassetti. Tirò fuori una foto, una di quando era appena un moccioso di quattro anni.
Era in compagnia assieme al ragazzo dalli sguardo cremisi.
Sospirò silenziosamente, sfiorando delicatamente i contorni del viso bambinesco del suo amico d'infanzia. Al verde tornarono in mente i pomeriggi assieme a lui e non poté non commentare il suo comportamento da sciocco.
«Ero davvero coglione...come ho fatto a stare in silenzio alle sue parole per così tanti anni?» si domandò sedendosi sul materasso e giocherellare con il suo amato coltellino svizzero ancora imbrattato di sangue fresco o secco.
"Forse dovrei pulirlo..." pensò andando nella stanza adiacente alla sua e sciacquare l'arnese fino a far riflettere la sua figura sulla superficie metallica.
«Deku! Dove sei?» urlò a gran voce Toga al piano di sopra. «Ho una sorpresina per te!» curioso, si mise il coltellino nella taschino interno della giacca e si affrettò a salire le scale.
«Toga!» esclamò quando la bionda gli saltò addosso per abbracciarlo.
«Guarda!» prese, da dietro la schiena, una sacca di sangue con gli occhi che brillarono dall'emozione. «Per i tuoi esperimenti!»
«Quirk...?» domandò esaminando il liquido vermiglio al suo interno.
«Uno non molto forte ma che si può migliorare, scoprilo da solo!» saltellando da ogni parte, scese al piano di sotto canticchiando un motivetto abbastanza inquietante.
«Hey, toast bruciato» salutò anche Dabi, che ricambiò con un cenno del capo, per poi tornare nel suo laboratorio e iniziare ad analizzare i campioni di sangue prendendo appunti su ogni minima cosa. «...ma questo Quirk...» sussurrò ad un tratto e, scioccato, rifece i calcoli almeno cinque volte, ma erano sempre gli stessi. «È quello di mia madre...»
Intanto dall'altro capo della città i ragazzi della 1-A non poterono far altro che ripensare all'accaduto.
«Che diavolo facciamo!?» esclamò rabbioso Bakugou, emettendo del fumo dalle mani. «Quello non può essere Deku» "Aveva un qualcosa che mi attirava..." pensò e per un attimo intravide la figura del ragazzo in mente sua.
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Blackout ||BakuDeku
Fanfiction(Villain! Deku x Bakugou) Ormai tutti lo credevano morto, tutti eccetto Inko Midoriya e Bakugou Katsuki. Che strano scherzo, vero? Colui che lo aveva torturato per così tanto tempo era...preoccupato per quel "Nerd di merda" come lo chiamava il bion...