<<Non mi aspettavo di vederti. Non così lucido almeno>> sorrise falsamente Cassandra ad Axel. Aveva attraversato tutta la scuola a corsa per trovarla, lo aveva usato! Lo aveva usato per uccidere Naetha! La sua migliore amica!
<<Io. Ti. Distruggerò!>> scandì bene le parole il ragazzo ringhiando e cominciando a cambiare forma
<<Pensi davvero di battermi lupacchiotto? Non ci è riuscito quello stupido di Adonis e dovresti riuscirci tu? Illuso! Tanok mi darà più potere>> sogghignò malvagia la donna. Non aveva più niente di dolce la sua voce, niente che facesse sperare che sotto quella maschera di odio si nascondesse ancora una donna forte e pura di cuore. Non c'era più niente: solo morte e distruzione.
Un ululato pieno di dolore riecheggiò nei grandi saloni della scuola, arrivando persino nell'atrio, dove i ragazzi avevano appena escogitato un piano per vendicarsi della preside
<<Axel>> sussurrò Numor riconoscendolo
<<Dobbiamo agire in fretta, non possiamo lasciarlo morire!>> esclamò Ithan digrignando i denti e stringendo i pugni
<<Non abbiamo più potere...>> gli fece notare Manuel, ricordandosi che la preside aveva assorbito la loro forza quando li aveva assoggettati
<<Questo non è vero!- replicò Neyra alzandosi- I vostri sono dei poteri speciali. Sono qui, nel vostro cuore- disse portandosi le mani al petto- Voi stessi siete l'essenza di quei poteri, senza di quelli sareste morti...credete in voi stessi, vi prego...>> aveva di nuovo gli occhi pieni di lacrime e non potevano lasciarsi sopraffare, non adesso!
Ithan serrò la mascella: aveva permesso a Cassandra di fargli puntare un pugnale alla gola di Neyra. Assunse una calma glaciale, il respiro era regolare e il battito stabile; la brina delle fredde mattine invernali cominciò ad avvolgerlo davanti agli occhi dei compagni, poi esplose. Dove prima c'era Ithan con la divisa nera della scuola, c'era un Mendirak con un'armatura blu e argentata che rifletteva la luce del sole, tornata finalmente a splendere.
Manuel strinse i pugni e chiuse gli occhi: una rabbia cieca avvampò dentro di lui; il fumo grigio inodore del suo potere lo avvolse, per poi dissolversi com'era arrivato. Gli occhi degli Angalchiron brillavano più arancioni che mai e la sua armatura rossa e oro sprigionava calore.
I Mendirak e gli Angalchiron avrebbero combattuto insieme, fianco a fianco...forse, per l'ultima volta.
Axel era a terra. Guaiva per l'impatto contro il pavimento freddo e scuro dell'ufficio della preside. Quella donna di cui si erano fidati fin dall'inizio, adesso, lo aveva scaraventato a terra con un turbinio di fulmini neri
<<Ma guardati, sei ridotto a niente e per cosa? Per vendetta...>> rise sguaiatamente la donna avvicinandosi al ragazzo. Il ragazzo non riusciva a muoversi: gli aveva spezzato due costole e una vertebra. Aveva bisogno di tempo perché gli ossi guarissero; ma all'improvviso Cassandra venne colpita in pieno petto da una palla di fuoco e una di ghiaccio che la sbalzarono oltre la scrivania
<<Neyra proteggi Axel, noi pensiamo a lei>> ordinò Numor alla sorella, che annuì decisa.
Erano comparsi tutti e quattro dietro di lui, in suo aiuto, decisi più che mai a mettere la parola fine a quella storia.
I maghi non aspettarono che delle guardie facessero il loro ingresso nella stanza per trasformarsi. Con un rapido gesto, Neyra, scoccò le frecce che aveva nella faretra una dietro l'altra non mancando mai il bersaglio. Numor, combattendo abilmente con la sua lancia, teneva testa ad un altro manipolo di soldati che sopraggiungeva alle spalle della Dea sorella, mentre Axel si era ritratto in un angolino ed aveva assunto di nuovo la sua forma umana: si contorceva dal dolore sul pavimento insanguinato. Ithan e Manuel si stavano occupando della preside dando sfogo ai loro poteri. Nessuna restrizione, nessun limite: fuoco e ghiaccio...insieme.
Lo scontro imperversava...Manuel fu scaraventato contro Neyra da un fulmine nero di Cassandra ed entrambi rotolarono a terra
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La Dea Caduta
FantasyI due uomini la precedettero e aprirono i battenti lasciandola senza fiato. Naetha si guardò intorno: solo nei sogni aveva assistito ad uno spettacolo simile. Intorno a lei c'erano colonne, seggi e statue. Una in particolare attirò la sua attenzione...